In ricordo di Leonetto Tintori

Martedì 30 giugno ore 18 presso il Laboratorio per affresco Tintori a Vainella la Fondazione CDSE presenta il libro di Alessia Cecconi “Resistere per l’arte-Guerra e patrimonio artistico in Toscana” (Ed. Medicia), realizzato con il contributo della Regione Toscana, in ricordo di Leonetto Tintori.

Sarà presente l’Autrice.

Ore 19.30 saluto commemorativo presso l’Arca

Ore 20.00 Brindisi

 




A Murlo: Veglia di Resistenza

Alle ore 20.30 a Casciano di Murlo il Comune organizza una Veglia di Resistenza in occasione del 71° anniversario della Liberazione, presso i giardini de “I Lecci” (via Campo a Paolo).

Interverranno: Fabiola Parenti, Sindaco di Murlo, Silo Savelli, Romilda Ravazzi e tutti coloro che vorranno raccontare e ricordare quei giorni.

E per tutta la serata “Biblioteca resistente”: la Biblioteca comunale in trasferta con testi su Murlo e la Resistenza da poter prendere subito in prestito.




Il viaggio di La Pira ad Hanoi, 50 anni dopo

Alle ore 15.00 in Palazzo Vecchio (Sala degli Elementi), importante iniziativa promossa dalla Fondazione La Pira in occasione del cinquantesimo anniversario del viaggio di La Pira ad Hanoi.

Saluto del Sindaco, Dario Nardella
Introduzione del Presidente della Fondazione, Mario Primicerio

Intervento dell’ambasciatore del Viet Nam in Italia Nguyen Hoang Long:  Italia e Viet Nam, ieri e oggi

Relazione dell’Ambasciatore Mario Sica: Il ruolo dell’Italia nello scenario internazionale al tempo della guerra del Viet Nam

Elisa Giunipero (Università Cattolica, Milano), La storiografia dell’iniziativa di La Pira

Conclusioni: Lapo Pistelli

 




E come potevamo noi cantare?

Sabato 27 giugno alle ore 21.30 presso l’Anfiteatro dentro le mura di San Casciano (o in caso di pioggia nel Teatro Niccolini), prima assoluta di E come potevamo noi cantare? progetto di Stefano De Martin per la conservazione e valorizzazione dei canti e delle musiche della Resistenza realizzato grazie ad un puntuale puntuale lavoro di ricerca documentaria e recupero degli spartiti originali.

Il progetto è realizzato con il Corpo Musicale “Oreste Carlini”, il Coro “Altrocanto” e i dicitori Paolo Ciotti, Simone Coli, Alessio Ferruzzi, Elisabetta Masti e Monica Masti e la partecipazione di marcello Citano detto Sugo, Bianca maria Elia, don Andrea Bigalli.

Ed è sostenuto e patrocinato da Comune di san casciano, Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Istituto Ernesto De martino, ANPI.

Il coro è diretto da Stefano Corsi.

La Banda è diretta da Andrea Gheri.

saranno eseguiti: Bella ciaoa, Italia combatte, Fischia il vento, Pietà l’è morta, Brigata Garibaldi, Figli di nessuno, Eroi, Inno di garibaldi, Il bersagliere ha 100 penne, Dalle belle città, Quei briganti neri, Marciar marciar, La badoglieide

Dicitori (direzione Alessio Ferruzzi)
Italo Calvino, Angelo Del Boca, Beppe Fenoglio, Marisa Ombra, Cesare Pavese, salvatore Quasimodo, David Maria Turoldo, Marcello Venturi, Renata Viganò, Elio Vittorini.




Michele Campana, nel 130° anniversario della nascita.

Il Centro Studi Campaniani rende omaggio a Michele Campana, poeta e giornalista, coetaneo di Dino Campana e compagno ai Salesiani di Faenza, nel 130° anniversario della nascita. Proseguendo le iniziative tese a commemorare gli amici e i compagni del poeta che per ragioni diverse si sono distinti nella loro vita (Anacleto Francini, Luigi Bandini e don Annunzio Tagliaferri), quest’anno verrà ricordato Michele Campana,non parente stretto di Dino, ma con il quale  condivideva lo stesso ceppo marradese, e suo conterraneo, essendo nato a Modigliana quando ancora era in provincia di Firenze. Amici di giochi a Marradi, quando Michele veniva a trovare i nonni al Conventaccio, diventano compagni di scuola in terza ginnasio ai Salesiani di Faenza, dove il loro rapporto si consolida , uniti dalla passione per la lettura dei grandi poeti della letteratura italiana. Poi le loro strade si dividono e mentre Dino è iscritto alla facoltà di chimica , Michele serve ai tavoli della trattoria fiorentina del padre dove è notato da Mario Ferrigni che dirigeva un quotidiano fiorentino. Inizia così la sua carriera giornalistica presso numerose testate mentre scrive poesie, pubblicando nel 1904 il suo primo libretto dal titolo “ Rime giovanili” a cui farà seguito una copiosa produzione narrativa e lirica. Michele è uno dei pochi compagni di Dino che ha lasciato nei suoi articoli importanti testimonianze dell’amico avendo ben chiara la straordinaria importanza della sua poesia e che interverrà sia  per favorire la vendita dei “Canti Orfici” sia per promuoverne la ristampa, negli anni in cui l’ “infelice” poeta era rinchiuso in manicomio. Nella giornata commemorativa che si terrà a Marradi (FI) sabato 27 giugno  2015 alle ore 16,30 presso il Centro Studi Campaniani Via Castelnaudary, 5  dopo il saluto delle autorità, seguiranno le seguenti importanti relazioni: Micaela Pazzi, Michele, l’altro Campana; Mirna Gentilini,  Dino e la sua poesia negli scritti di Michele Campana ; Claudio Borghesi, Con Michele in via San Damiano; Veronica Gabbrielli,Tra politica e cultura: Michele Campana dalle carte del suo archivio. Il Convegno, realizzato in collaborazione con  l’ Accademia degli  Incamminati di Modigliana e l’ Accademia Il Fauno di Firenze e con il patrocinio del Comune di Marradi e di Firenze, sarà introdotto e coordinato da Silvano Salvadori, vicepresidente del Centro Studi Campaniani. Al termine del Convegno sarà inaugurata la mostra iconografica con pubblicazioni e  scritti di Michele Campana e con documenti riguardanti il suo rapporto  con il poeta dei Canti Orfici, allestita nel Museo “Artisti per Dino Campana”. La  mostra potrà essere visitata sino al 20 agosto 2015  nei giorni di apertura del Centro Studi (martedì e venerdì dalle 17,00 alle 19,00) e nei giovedì sera dalle 21,00 alle 23,00.




«Solitudo» violata. La Certosa di Calci nella Grande Guerra

Dal 27 giugno al 4 ottobre  alla Certosa di Calci è in programma la mostra “«Solitudo» violata. La Certosa di Calci nella Grande Guerra” che fa luce sul rapporto tra la Certosa e gli anni della Prima Guerra Mondiale.

Durante il conflitto la Certosa fu utilizzata come caserma, ospedale di riserva per soldati italiani, ospedale per prigionieri dell’esercito austro-ungarico. Gran parte dei suoi corridoi, delle celle e degli spazi  fu trasformato in corsie, infermerie, sale mediche e operatorie, camerate, lavanderie, cucine, posti di guardia. Certosini e curiosi lasciarono così il posto a medici e suore, soldati di sanità e scorte, prigionieri ammalati e mutilati di diverse nazionalità, lingue e religioni. Il percorso della mostra, realizzato grazie a  una accurata ricerca negli archivi e nel corpo stesso della Certosa, ricostruisce le fasi, le caratteristiche e le conseguenze di questo riutilizzo della Certosa, sulla popolazione di Calci, sulle vite di migliaia di soldati. Oltre al materiale fotografico, installazioni e a documenti storici l’esposizione permette anche la visione di un documentario realizzato con la regia di Gianluca Paoletti Barsotti.

La mostra è stata realizzata con il contributo di Fondazione Pisa, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Calci; è a cura di Antonella Gioli e Severina Russo (ricerche di Antonella Gioli, Loredana Brancaccio, Martina Lerda, Anna Salvadorini, con la collaborazione di Anna Bertoncini, Sara Bruni, Chiara Cecalupo, Daniele Galleni).

Aperta durante i giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 (lunedì chiuso) e il sabato dalla 9:30 alle 12:30. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 5 euro (ridotto 2.5 euro).




1915: l’Italia entra in guerra

Mercoledì 24 giugno 2015 alle ore 17.00 presso la Sezione dell’Archivio di Stato di Pescia l’Istituto Storico Lucchese, Sezione Pescia-Montecarlo/Valdinievole ha il piacere di presentare il libro di Giorgio Petracchi, 1915. L’Italia entra in guerra (Pisa-Cagliari, Dalla Porta, 2015).

Presenterà il volume e ne discuterà con l’autore il dott. Riccardo Maffei, ricercatore in storia contemporanea.




“Livorno tra fascismo, guerra e ricostruzione” una giornata per il 70° della Liberazione

70livProseguono a Livorno le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascimo (1945-2015) nel ricordo del valore storico, politico e civile della ricorrenza.

A pochi giorni dalla 48° edizione della Coppa Barontini, in programma la prossima settimana sui fossi medicei, martedì 16 giugno, alle ore 16,30,nella sala consiliare del palazzo comunale, si svolgerà una cerimonia di commemorazione e riflessione storica sul tema “Livorno tra fascismo, guerra e ricostruzione” promossa dal Comitato Coppa “Ilio Barontini” e dal Consiglio regionale della Toscana.

Interverranno il sindaco Filippo Nogarin, il presidente del Comitato organizzatore della Coppa Ilio Barontini Massimiliano Talini, il direttore scientifico Fondazione memorie Cooperative Enrico Mannari e l’ex deportato dai nazisti in Germania Mauro Betti.

Coordinerà l’evento Mauro Nocchi, della segreteria dell’Anpi e membro del Comitato organizzatore della Coppa.

Nel corso della cerimonia è previsto un omaggio musicale a Garibaldo Benifei da parte delle nipoti.

Al termine, il sindaco consegnerà gli attestati agli eredi delle Medaglie d’Oro della Resistenza Livornesi, ai partigiani, agli eredi di Ilio Barontini, dei sindaci della ricostruzione Furio Diaz e Nicola Badaloni, all’Associazione Partigiani d’Italia e all’associazione Perseguitati Politici italiani antifascisti.