La bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana

Mercoledì 20 novembre, a Pisa, al Polo didattico Carmignani, Piazza dei Cavalieri 8, presentazione del volume di Enrico Deaglio La bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana.
Mercoledì 20 novembre, a Pisa, al Polo didattico Carmignani, Piazza dei Cavalieri 8, presentazione del volume di Enrico Deaglio La bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana.
Ore 10:00 – Montecatini Terme, Castello La Querceta – Palestra Istituto Professionale di Stato “F. Martini”
Presentazione del progetto: prof. Nadia Pontari e Cosetta Valmori
Saluti di Roberto Barontini (ISRPT)
Presentazione dei lavori svolti da parte degli studenti e proiezione di episodi della web-serie “La Costituzione è giovane”
Interventi di: Nicola Melloni (regista della web-serie) e Simone Neri Serneri (UNIFI, ISRT)
12-18 novembre 2019
@Firenze e Pistoia
In allegato il programma completo con luoghi e orari
Sulla scia delle esperienze condotte nello scorso triennio, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, grazie al contributo della Fondazione Marchi, ha portato avanti nel corso del 2019 un nuovo progetto didattico, Conoscere la Costituzione, vivere da cittadini, per le classi quarte delle scuole superiori, per l’approfondimento dello studio della Costituzione.
Il progetto ha preso avvio dall’inizio dell’anno 2019 e si conclude questo novembre con La Settimana della Costituzione, una settimana (12-18 novembre 2019) di incontri ed eventi, dei quali saranno protagoniste 5 scuole del territorio fiorentino e pistoiese, le/i giovani che hanno partecipato al progetto e presenteranno alla cittadinanza i loro lavori, sui temi più importanti della nostra Costituzione: i beni comuni, il valore della diversità e i diritti, il lavoro.
Gli incontri della Settimana si svolgeranno in collaborazione con numerosi enti del territorio fiorentino: biblioteche, centri culturali, la Camera del Lavoro, caffè letterari e nelle scuole.
L’obiettivo del progetto è stato quello di diffondere nelle nuove generazioni la conoscenza della Costituzione, in particolare dei suoi principi fondamentali, a partire dai valori di uguaglianza, solidarietà, libertà, per analizzarne influenze e resistenze nei comportamenti sociali reali. Infatti, la scuola è la palestra dove i giovani si formano alla cittadinanza e alla pratica di una civile convivenza con gli altri. Inoltre, promuovere il protagonismo intellettuale dei giovani, stimolandone lo spirito critico e favorendo una fruizione attiva del progetto, di cui sono stati attori e non uditori.
“Il Confine orientale tra esilio e accoglienza” è il titolo dell’iniziativa promossa dall’Istoreco Livorno. La prima data sarà il 5 dicembre a Portoferraio e la seconda a Livorno il 17 dicembre. A Portoferraio l’appuntamento sarà sin dalla mattina presso l’ISIS Raffaello Foresi, dove gli studenti avranno modo di approfondire la questione del Confine orientale. Dalle 15, presso la Sala della Gattaia (Calata Mazzini) si svolgerà invece l’incontro aperto alla cittadinanza in collaborazione con l’ANPI locale. Dopo i saluti delle Autorità, l’introduzione storica sarà affidata a Catia Sonetti, Direttrice Istoreco. A seguire, la presentazione della ricerca “I profughi giuliano-dalmati a Livorno (1945-1955)” di Francesco Dei.
Il 17 dicembre sarà invece la volta di Livorno dove, a partire dalle 15, presso la sala conferenze Istoreco (via G. Galilei, 40), l’incontro sarà aperto sia agli studenti che ai cittadini tutti. L’introduzione storica sarà affidata a Marco Manfredi, Istoreco, a cui seguirà la testimonianza di Mario Cervino, ANGVD. A seguire, la presentazione della ricerca “I profughi giuliano-dalmati a Livorno (1945-1955)” di Francesco Dei.
Una giornata a porte aperte, per non dimenticare. Il Museo Novecento, rimarrà aperto, con ingresso gratuito per tutti, dalle 11 alle 22 del 4 novembre, anniversario dell’Alluvione del 1966.
E non è un caso che il direttore artistico Sergio Risaliti abbia deciso di tenere le porte del museo spalancate alla città in occasione di questa ricorrenza. Nel 1966 infatti, quando l’Alluvione devastò Firenze, lo storico dell’arte Carlo Ludovica Ragghianti stava promuovendo una mostra dedicata all’arte italiana degli anni Venti e Trenta che avrebbe dovuto servire da volano per l’apertura di un museo dedicato al secolo breve, quel Museo Novecento che ha visto la luce 48 anni più tardi, nel 2014.
Ragghianti si fece all’epoca promotore delle iniziative volte al risarcimento dei danni al patrimonio storico e artistico della città sensibilizzando artisti e collezionisti alla donazione di alcune loro opere e gettando le basi per quello che sarebbe stato il futuro museo.
In occasione dell’apertura straordinaria, sarà possibile visitare, oltre alla collezione permanente Alberto della Ragione, le mostre Bice Lazzari. La Poetica del segno (fino al 13 febbraio 2020), antologica curata da Paola Ugolini e Sergio Risaliti (e realizzata in collaborazione con Archivio Bice Lazzari), Solo. Mirko Basaldella (fino al 13 febbraio 2020) curata da Luca Pietro Nicoletti e Lorenzo Fiorucci, L’Eccezione, opera video di Rä di Martino, artista fra le più rinomate del panorama nazionale e internazionale, curata da Sergio Risaliti e prodotta da Museo Novecento – MUS.E (fino al 13 febbraio 2020) e ancora Duel. Lucciole per lanterne, dell’artista cinese Wang Yuyang, alla sua prima personale in Italia, curata da Lorenzo Bruni (fino al 16 gennaio 2020), Da qui tutto bene, installazione della giovane Rebecca Moccia, Un matrimonio futurista (fino al 16 gennaio 2020), dell’artista toscano Lino Mannocci e infine Survival strategies, rassegna di video d’artista, concepita e prodotta da Beatrice Bulgari per In Between Art Film e a cura di Paola Ugolini (fino al 16 gennaio 2020).
E ancora, alle 15:30 spazio ad uno degli incontri del ciclo Noi del Novecento dedicato agli anziani con Alzheimer e con decadimento cognitivo, persone che hanno vissuto in prima persona il dramma dell’Alluvione. Il Museo Novecento apre le sue porte alle famiglie e agli ospiti delle RSA proponendo un percorso rivolto a persone con demenza senile e a coloro che se ne prendono cura nella convinzione che l’incontro con l’arte, la storia e la cultura sia portatore di un benessere profondo. (La partecipazione a Noi del Novecento è gratuita – max 8 anziani con un accompagnatore ciascuno – La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 055-2768224 – Mail info@muse.comune.fi.it)
Il corso di formazione docenti, che si terrà dal 17 ottobre al 29 ottobre 2019, avrà la seguente scansione:
17 OTTOBRE 2019
Corso di formazione docenti “Effetto ’68. Movimenti giovanili, cultura e politica in Italia e nel mondo”
Progetto Scenari XX Secolo, in collaborazione con la Provincia di Pistoia e sostenuto dalla Fondazione Caript
Pistoia, Sede della Provincia di Pistoia, Piazza Leone 1, Sala Nardi
1° incontro
Ore 15 – Apertura dei lavori
Ore 15:15 – La protesta del ’68: il caso italiano, Simone Neri Serneri (Università degli Studi di Firenze)
Ore 16:00 – Dibattito
Ore 16:15 – Lavoro, democrazia e conflitto nel “biennio rosso” 1968-69, Luca Baldissara (Università di Pisa)
Ore 17:00 – Dibattito
Ore 17:10 – Pausa
Ore 17:15 – La controinformazione. Parole e icone del movimento a cura di William Gambetta (Centro studi movimenti di Parma)
Ore 18:00 – Dibattito
Ore 18:15 – Chiusura dei lavori
24 OTTOBRE 2019
2° incontro
Ore 15 – Apertura dei lavori
Ore 15:15 – Autorità e studenti nel “lungo Sessantotto”. Il caso di Pisa, Breccia Alessandro (Università di Pisa)
Ore 16:00 – Dibattito
Ore 16:15 – Sessantotto. Due generazioni, Francesca Socrate (Sapienza Università di Roma)
Ore 17:00 – Dibattito
Ore 17:10 – Pausa
Ore 17:15 – Pensare la didattica. Percorsi sul ’68, Alice Vannucchi (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia)
Ore 18:00 – Dibattito
Ore 18:15 – Chiusura dei lavori
29 OTTOBRE 2019
3° incontro
Ore 15 – Apertura dei lavori
Ore 15:15 – La protesta globale del ’68 e la sua dimensione internazionale, Marcello Flores (Università di Siena)
Ore 16:00 – Dibattito
Ore 16:15 – Pci e movimento studentesco (1967-68): un incontro mancato?, Alexander Höbel (Fondazione Gramsci)
Ore 17:00 – Dibattito
Ore 17:10 – Pausa
Ore 17:15 – Studio di caso per la didattica: il nuovo diritto di famiglia e il ruolo della donna, Elena Vellati (Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea)
Ore 18:00 – Dibattito
Ore 18:15 – Chiusura dei lavori
Alle ore 17:30 – Tobbiana (Montale), sarà presentato il volume “Un affare di paese. La Casa del popolo di Tobbiana fra storia e memoria” di Daniela Faralli
Saluti di Roberto Barontini (Presidente ISRPT), Franco Benesperi (Presidente Fondazione Alta Toscana), Ferdinando Betti (Sindaco di Montale), Carolina Signori (Presidentessa Pro-Loco Tobbiana), Ferdinando Faralli (Presidente Fratellanza lavoratori tobbianesi)
Coordina Matteo Grasso (Direttore ISRPT)
Antonio Fanelli (UNIFI) dialoga con l’autrice Daniela Faralli
DAL BOOM ECONOMICO ALLA CONTESTAZIONE
Visita guidata alla mostra Italia Moderna 1945-1975 alla scoperta dell’arte italiana del Novecento
Il benessere e la crisi è il titolo della seconda tappa della mostra Italia Moderna 1945-1975, allestita a Palazzo Buontalenti in via de’ Rossi 7 e visitabile fino al 6 gennaio 2020.
Questa seconda parte rende omaggio all’Italia degli anni Sessanta e Settanta, mettendo in relazione il contesto storico, politico e sociale con quello artistico, rendendo evidente la forte e netta rottura con la cultura figurativa del passato.
Domenica 13 ottobre alle 16.30 una visita guidata – a cura di Ginevra Ballati e Iacopo Cassigoli – ci porta alla scoperta del clima che si respirava in quel periodo. La previsione di una società nuova, proiettata nel futuro, era già nelle corde degli artisti, ma è proprio attorno al 1960 che queste idee si coagulano e si concretizzano radicalmente le tendenze informali del decennio appena passato.
Tra le peculiarità della svolta c’è da rilevare il radicale mutamento nella considerazione del ruolo dell’artista, con conseguente (o antecedente) riconsiderazione della funzione dell’arte.
Attraverso le opere esposte – tutte dalle collezioni Intesa Sanpaolo – fra cui quelle di Castellani, Staccioli, Rotella, Schifano, Pascali, Kounellis, Boetti, Penone, Merz, Fabro, Pistoletto e molti altri, la visita ci guida in quel periodo di grande trasformazione, che ha portato l’Italia alla ribalta internazionale, dalla rinascita del boom economico alla contestazione giovanile e politica. Il percorso espositivo si conclude con opere realizzate alle soglie dei primi anni Ottanta, l’ultimo grande momento di fama internazionale dell’arte italiana.
Ingresso e visita guidata € 12
Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia
Info e prenotazioni
0573 974267