Trent’anni di cinema francese a Firenze

30 anni: questo è il traguardo raggiunto dalla VII edizione di France Odeon, il festival diretto da Francesco Ranieri Martinotti che ha preso il testimone di France Cinéma.

E proprio con il fondatore di France Cinéma, Aldo Tassone, il festival ha aperto l’album dei ricordi, selezionando dal suo archivio foto, manifesti, cataloghi, lettere autografe, vecchi articoli, saggi, per esporli all’Istituto francese di Firenze. La mostra Trent’anni di cinema francese a Firenze è ospitata dal 30 ottobre al 6 novembre nei nuovi locali della Mediateca dell’Institut Français Firenze (piazza Ognissanti 2 – orario: lunedì, martedì e venerdì 14 / 18.30 – mercoledì e giovedì 14 / 19.30 – sabato 10 / 13).




La Stazione Firenze Santa Maria Novella compie 80 anni

La Biblioteca delle Oblate – Sezione contemporanea partecipa a questa ricorrenza ospitando una piccola mostra documentaria che ricorda quel momento di 80 anni fa.

La rivista Firenze. Rassegna del Comune, all’epoca voce ufficiale dell’Amministrazione, celebrò l’evento con un lungo articolo intitolato La nuova stazione S.M.N. apparso sul numero di ottobre del 1935. Nel descrivere le soluzioni architettoniche scelte e nel ripercorrere la storia progettuale, sottolinea che in soli tre anni è stata eseguita una mole di lavori imponenti con rapidità prettamente fascista.

Dal 30 ottobre 2015, nel Salone biglietti alle 18.30,è allestita una mostra permanente dal titolo “La stazione Firenze Santa Maria Novella. Da ottant’anni la porta della città” per ricordare e celebrare il ruolo di accoglienza dei viaggiatori, di spazio urbano di incontro, sosta e transito per i quali è stata realizzata.

Oltre alla Rassegna del Comune sono esposte pubblicazioni dell’epoca sul concorso progettuale che fu bandito, riproduzioni di quotidiani, volumi sull’edificio e le sue linee architettoniche.

La mostra è a cura di Martina Verna, Servizio Civile Regionale, progetto L’immagine di Firenze dalle carte al web.




Frammenti su Livorno e dintorni

mannariGiovedì 29 ottobre alle ore 17:30 a Livorno presso la Cantina del Comitato “Coppa Barontini”, Scali del Ponte di Marmo, 1 Livorno, si terrà una conversazione sul volume di Enrico Mannari, Frammenti su Livorno e dintorni, Debatte, Livorno 2015. Oltre all’autore parteciperanno Andrea Marcolongo, scrittore e storytelling, e gli studenti dei licei “Niccoli-Palli” e “Cecioni”.
In questo volume Enrico Mannari raccoglie molti suoi articoli apparsi in oltre due anni sul quotidiano “Il Tirreno”, articoli in cui Livorno, spesso, è oggetto principale della sua argomentazione. Riflessioni, considerazioni, sguardi sulla città e in generale sulla nostra società contemporanea: anche quando i temi presi in esame sono accadimenti storici, la visuale è quella di chi pensa si possa trarre lezioni dalla memoria del passato e sollecitazioni utili per il futuro, ragionando sul lungo periodo, sulla storia di una città che sta attraversando un momento assai critico. L’intento del libro è alimentare il dibattito per superare la superficialità con cui Livorno è percepita e per scuotere una certa “rassegnazione” alle difficoltà degli ultimi tempi; le possibilità, le potenzialità di innovazione esistono, bisogna essere pronti a coglierle.



Le lettere americane di Salvemini

Alle ore 16.30 nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi (via Cavour 16), l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana ed il Consiglio regionale della Toscana, in collaborazione con la Fondazione Ernesto Rossi – Gaetano salvemini e con la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, presentano il volume di Gaetano Salvemini Lettere americane 1927-1949, a cura del prof. Renato Camurri (Donzelli, 2015).

Intervengono:

prof. Sandro Rogari (Università di Firenze)

prof. Valdo Spini (Fondazione Circolo Fratelli Rosselli)

prof.sa Elisa Signori (Università di Pavia)

Coordina prof. Simone Neri Serneri, Presidente ISRT

La presentazione si inserisce all’interno del nuovo ciclo di “È la nostra Storia. Conversazioni sul Novecento. VIII ciclo: Antifascismo, diritti, libertà”, promosso e curato dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.




Il dantismo dell’Istituto di Studi Superiori dal 1865 al 1921

Nel 2015 ricorrono sia il 150° anniversario di Firenze capitale che i 750 anni dalla nascita di Dante.

La Biblioteca di Umanistica dell’Università di Firenze festeggia entrambe le ricorrenze con una mostra bibliografica e documentaria intitolata Il dantismo dell’Istituto di Studi Superiori dal 1865 al 1921 e che vuole illustrare il periodo che va dal 1865 fino al centenario dantesco del 1921.

L’inaugurazione, prevista il 28 ottobre, sara’ preceduta da una presentazione (ore 17.00, Sala Comparetti) con i saluti di Stefano Mazzoni (presidente del Comitato scientifico della Biblioteca Umanistica) e di Floriana Tagliabue (direttrice della Biblioteca Umanistica) e gli interventi degli studiosi Joël F. Vaucher-de-la Croix sulla critica dantesca fiorentina nel periodo oggetto della mostra, e Piero Pacini sugli illustratori di Dante.

La mostra sarà aperta dal 28 ottobre al 10 dicembre.

Biblioteca Umanistica, Piazza Brunelleschi 4; orario: lunedi’-venerdi’ 9.00-19.00. Ingresso gratuito.




Tutta un’altra storia. L’omosessualità dall’antichità al secondo dopoguerra

omosessualità Martedì 27 ottobre,  presso la libreria Erasmo di Livorno (via degli Avvalorati) alle ore 18 la vice  sindaco Stella Sorgente presenterà “Tutta un’altra storia. L’omosessualità dall’antichità al secondo dopoguerra”, il nuovo libro di Giovanni Dall’Orto, storico e giornalista, da sempre attivista del movimento GLBTQI italiano.

La presentazione rientra nel panorama delle iniziative organizzate dal Tavolo Livorno Rainbow, l’organismo di consultazione permanente che l’Amministrazione ha voluto istituire all’inizio del proprio mandato per costruire politiche di integrazione sociale e di tutela dei diritti delle persone omosessuali, bisessuali transessuali e intersessuali.

“La lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e di identità di genere è parte integrante del nostro programma elettorale e di governo – dichiara Stella Sorgente – credo che questa iniziativa sia un ulteriore mattone nella costruzione non di un muro tra i livornesi, ma di un ponte che al contrario ci unisca, ognuno con le proprie specificità. Ammiro Giovanni Dall’Orto anche e sopratutto per il suo coraggio: uno dei primi che già dagli anni settanta viveva la sua omosessualità alla luce del sole e con orgoglio!”.

Il libro di Dall’Orto fornisce una nuova e più ampia lettura del contributo dato dai personaggi storici omosessuali nel corso della storia, ecco la presentazione ufficiale tratta dal sito dell’Editore il Saggiatore: “Per lungo tempo, la storia dell’omosessualità si è risolta nel racconto spettacolare delle vicende biografiche di individui eccezionali – Oscar Wilde, Leonardo, Caravaggio –, certamente famosi per i propri amori, ma tutt’oggi ricordati per gli scandali di cui si resero protagonisti, le controversie non ancora sopite che li riguardano o i loro contributi all’arte, alla scienza, al pensiero. Al contrario, la quotidianità del vivere omosessuale nel corso dei secoli è stata di frequente relegata sullo sfondo della storia del costume, quando non scopertamente ignorata dagli studiosi, più interessati all’eccezione che alla regola. A colmare questa vistosa lacuna interviene Tutta un’altra storia, in cui lo storico e militante Giovanni Dall’Orto raccoglie il frutto di anni di ricerca, disegnando una traiettoria che dalla classicità grecoromana arriva – attraversando gli snodi imprescindibili della nascita della cristianità, del colonialismo e dell’età vittoriana – all’Europa dei totalitarismi: frammenti lirici, lettere private, appunti diaristici, atti processuali, molti dei quali mai pubblicati prima in Italia, vanno a comporre un mosaico immane, tanto eterogeneo nei luoghi e nei tempi quanto coerente nei temi che lo percorrono, restituendo infine voce a chi, per secoli, non l’ha avuta. Con uno stile capace di unire al rigore storiografico il gusto caustico per l’invettiva, Giovanni Dall’Orto affronta scandali e repressioni, riti e consuetudini che hanno accompagnato l’omosessualità occidentale nel suo divenire storico, e in questi corsi e ricorsi trova le ragioni profonde delle divisioni di oggi, delle battaglie, delle conquiste. Nella certezza che soltanto dalla comprensione di ciò che è stato si producono consapevolezza critica e senso di responsabilità – i frutti più maturi della conoscenza storica che, soli, possono nutrire il domani. Il passato, come scrisse William Faulkner, non è morto, «anzi non è nemmeno passato».

Ufficio Stampa del Comune di Livorno
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“Quaderno per un piccolo riassunto della prigionia”

copertina MARIO DERIokMartedì 27 ottobre (ore 17) presso la Sala Conferenze del CRED via Caduti del Lavoro di Livorno, nell’ambito delle iniziative del Settembre Pedagogico 2015 si terrà la presentazione del libro “Quaderno per un piccolo riassunto della prigionia” di Mario Deri, ex internato della seconda guerra mondiale.
La pubblicazione, su iniziativa del Cred, viene utilizzata come strumento didattico, documento storico fornito dalla testimonianza scritta ed orale  di chi è stato testimone di quei momenti drammatici.

Ha 24 anni Mario Deri  quando nel 1941 viene chiamato alle armi e inviato prima a Genova e in seguito a Prevesa in Grecia. Tanta è la voglia di scrivere, di lasciare traccia di quel periodo che ha segnato la sua esistenza. Si costruisce il “Quaderno” prendendo i fogli in una cartiera e dà libero sfogo ai suoi ricordi. Sono ricordi forti quelli di Mario. Leggendo le sue parole, le emozioni legate agli accadimenti si attaccano addosso con la stessa forza con le quali sono da lui vissute.
Il “Quaderno”, grazie anche al curatore Ennio Marchetti, che ha riportato fedelmente e integralmente le parole originali, è un piccolo capolavoro. I suoni, i rumori, gli incontri, la fame, il freddo, le amicizie, la famiglia, gli affetti, il legame con la terra, la natura, il susseguirsi delle stagioni scandite da una guerra che è vile e inesorabile, sono vissuti da Mario in maniera viscerale. Parole semplici, genuine, figlie delle sue origini contadine lasciano in chi le legge una traccia dei valori della resistenza necessari ora più che mai alle nuove generazioni. Mario oggi ha 94 anni, vive a Livorno coltivando il suo orto.

Interverranno Giovanna Cascone Presidente A.N.E.I. di Livorno, Ennio Marchetti curatore del libro e l’attrice Valentina Lombardi che darà lettura di alcuni brani. Sarà presente l’autore.




A cento anni dalla Grande Guerra: una nuova storia senza eroi?

Prima guerra mondialeSi terrà lunedì 26 ottobre, con inizio alle ore 16.30, presso Le Stanze della memoria, via Malavolti 9, a  Siena la giornata di studio e di riflessione sul primo conflitto mondiale organizzata dall’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea (Isrsec), nell’ambito della rassegna “Teatro della memoria”. Alla giornata intitolata “A cento anni dalla Grande Guerra: una nuova storia senza eroi?” interverranno, Nicola Labanca, Università degli Studi di Siena, con una relazione su Gli ultimi studi della Grande Guerra e il tema dei caduti e Roberto Bianchi, Università degli Studi di Firenze su 1915-1918, l’Italia in guerra tra conflitti sociali e proteste.

A precedere l’incontro si terrà la presentazione del portale ToscanaNovecento curata da Gianluca della Maggiore del coordinamento di redazione e da Alessandra Angioletti, redattrice dell’Isrsec Siena.

L’evento è organizzato in collaborazione con Asmos e il patrocinio del Comune Di Siena.