Presentazione del volume “Diventare archivisti”

Giovedì 10 dicembre, alle ore 16,30, presso la Soprintendenza Archivistica della Toscana (via Ginori 7, Firenze), si terrà la presentazione del volume di Federico Valacchi Diventare archivisti. Competenze tecniche di un mestiere sul confine (Milano, Bibliografica, 2015).

Emilio Capannelli e Ilaria Pescini ne parleranno con l’autore.
Coordina Monica Valentini.




“I GIOVANI RICORDANO LA SHOAH”

Mercoledì 9 dicembre alle ore 10.30 presso l’Auditorium della Regione Toscana (via Cavour 4)

Saluti del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani

Saluti delle Autorità:
Dario Nardella, Sindaco di Firenze
Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di Stato MIUR
Renzo Gattegna, Presidente UCEI
Domenico Petruzzo, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Sara Cividalli , Presidente Comunità Ebraica di Firenze

Ore 11
Incontro con Franco Schoneit, reduce di Buchenwald – Una storia finita bene

Ore 11.30
I ragazzi delle scuole toscane presentano i loro lavori

Ore 12
Presentazione del promo “Network didattico Shoah”

Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour, 3)
Ore 12.30
Visita guidata alla mostra “I giovani ricordano la Shoah” – Palazzo Medici Riccardi




Presentazione del libro ‘Margherita Sarfatti’ di Rachele Ferrario

Mercoledì 9 dicembre, alle 17.30, per Pagine d’arte la storica dell’arte Rachele Ferrario presenterà il suo ultimo libro Margherita Sarfatti. La regina dell’arte nell’Italia fascista. Interverranno con l’autrice il sindaco di Firenze Dario Nardella, il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo e lo storico dell’arte e critico Marco Fagioli.

Strano destino quello di Margherita Sarfatti, giornalista, scrittrice e primo critico d’arte donna in Europa. Ha fondato il gruppo del Novecento, ha progettato e allestito mostre in patria e all’estero, ha frequentato gli intellettuali all’avanguardia del suo tempo, per oltre vent’anni ha influenzato in modo profondo la cultura e l’arte italiane. Eppure, per una sorta di damnatio memoriae, la maggior parte del pubblico la conosce solo come «l’amante del duce». La sua figura è rimasta a lungo «appiattita» su quella di Mussolini. In realtà rivestì un ruolo da protagonista, soprattutto in campo artistico, ma anche in politica e nel forgiare l’ideologia del fascismo.

Colta, elegante, raffinata, Margherita nasce a Venezia nel 1880 da una ricca famiglia ebrea, i Grassini. Fin da giovane frequenta Antonio Fogazzaro e Guglielmo Marconi, conosce la regina Elena e il patriarca Sarto, futuro papa Pio X. Il suo salotto di Milano, un vero laboratorio del pensiero artistico del tempo, è frequentato da futuristi come Marinetti e Carrà, Russolo e Boccioni – con cui intreccia una storia d’amore –, i pittori di Novecento (Sironi, Funi, Bucci), letterati e poeti come d’Annunzio e Ada Negri, e da un giovanotto trasandato ma ambizioso di nome Benito Mussolini. Tra i due scoppia presto la passione, ma nasce anche un proficuo sodalizio in cui ognuno si serve dell’altro. Il duce usa la lucida intelligenza, la spregiudicatezza, le entrature internazionali e nel mondo dell’arte di Margherita; lei, anche grazie al suo rapporto con l’uomo più potente d’Italia, riesce a imporsi sulla scena culturale e a compiere il suo progetto: un’avanguardia artistica in linea con la tradizione classica italiana. Costretta a espatriare nell’imminenza delle leggi razziali, rientra in patria solo dopo la caduta del fascismo, ma resta relegata ai margini della storia.

Oggi il libro di Rachele Ferrario, grazie a una capillare ricerca documentaria e a carteggi inediti, ci restituisce il temperamento di una donna libera, capace di affrontare con coraggio anche il dolore estremo della morte del figlio diciassettenne Roberto, arruolatosi volontario nella Prima guerra mondiale contro la volontà dei genitori. Una donna che vive in anticipo sul proprio tempo e non ama sentirsi dire di no. Nemmeno dal duce, a cui scrive, rivendicando la propria indipendenza: «Mi hai presa, mi hai conquistata, ti sei fatto amare oggi? Sì? Tanto meglio, domani bisogna ricominciare da capo … Io sono nuova; io nasco ogni mattina. Ciò che feci ieri non è la ragione determinante di quanto farò domani…».

Rachele Ferrario, storico e critico d’arte, insegna Fenomenologia delle arti all’Accademia di Brera e Storia delle tecniche artistiche allo Iulm. Cura archivi d’arte e mostre. Collabora con il Corriere della Sera. Nel 1998 ha scoperto un nucleo di 45 opere inedite di Paresce, di cui ha curato mostre antologiche, dirige l’Archivio, ha pubblicato la biografia (Lo scrittore che dipinse l’atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi, Sellerio, 2005) e il catalogo generale (Skira, 2012). È autrice di Giulio Paolini. Un viaggio a distanza (Nomos Editore, 2009) e, per Mondadori, di Regina di quadri (2010), la prima biografia di Palma Bucarelli, e Le signore dell’arte (2012), ritratti di Carol Rama, Carla Accardi, Giosetta Fioroni e Marisa Merz.

L’ingresso, libero fino a esaurimento posti, non prevede l’accesso al percorso museale




Arturo Carlo Jemolo: un giurista nell’Italia del ‘900

Venerdì 4 dicembre in Palazzo Panciatichi, Sala degli Affreschi, presentazione del volume di Sergio La Riccia, Arturo Carlo Jemolo, un giurista nell’Italia del ‘900 e dei cinque tomi degli scritti del giurista editi da Pellegrini editore.

Saluti del Presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani

Interventi

Ugo De Siervo, Presidente emerito della Corte costituzionale

Andrea Becherucci, Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini

Francesco Margiotta Broglio Professore emerito di Storia e sistemi di rapporti fra Stato e Chiesa, Università di Firenze

Francesco Onida, già Professore ordinario Diritto ecclesiastico Università di Firenze




Centenario del Comune di Rufina: eventi celebrativi per tutto dicembre

Entrano nel vivo le celebrazioni per i 100 anni dalla nascita del Comune di Rufina. Molti saranno gli eventi che caratterizzeranno il mese di dicembre: si inizierà già da mercoledì 2 dicembre alle 21 al Piccolo Teatro di Rufina dove si terrà il Consiglio Comunale congiunto Pelago-Rufina che sarà presieduto dal Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani. L’ordine del giorno del Consiglio prevede la premiazione dei Sindaci e dei Presidenti del Consiglio Comunale, saranno presentati i “Ritratti nella storia” ovvero alcuni dipinti che ritraggono i sindaci di Rufina a Cura dell’Associazione Cassiopea e la proiezione del video “Cento anni in Comune”. Saranno infine consegnate le pergamene celebrative a dipendenti ed amministratori ed anche ad ex dipendenti ed ex amministratori.
Molto intenso anche il programma di sabato 5 dicembre, alle 11,30 in piazza Umberto I sarà piantato il nuovo albero che sostituirà quello appena tagliato per ragioni di sicurezza e sotterrata una “Capsula del tempo” con vari oggetti della nostra epoca, che verrà dissotterrata tra 50 anni.
Alle 20 nella sede della Misericordia in via Luciano Celli si terrà la “Cena per i 100 anni del Comune di Rufina” il cui ricavato servirà per l’acquisto di una nuova ambulanza.
Domenica 6 dicembre, ci sarà una presenza prestigiosa a Rufina, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti che sarà nel paese della Valdisieve a partire dalle 10,30 in Villa Poggio Reale, alla Cerimonia di premiazione di personalità di Rufina che con loro impegno in vari ambiti, culturale, istituzionale e professionale, hanno raggiunto importanti traguardi in Italia e nel mondo.
Sempre durante la cerimonia sarà anche inaugurata l’opera “Colori e Trazione” del Maestro Alessandro Parrini.
Sabato 19 dicembre alle 10,30 nel giardino pubblico di via Calamandrei sarà inaugurato “La vite” dell’artista Simone Scopetani, monumento dedicato ai 100 anni del Comune, realizzato con il contributo economico del Rotary Club Firenze Valdisieve. Alle 16 al Circolo Arci ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Con le nostre mani” storia del Movimento Circolistico delle Case del Popolo a cura di Enrico Chiavacci.




Tortura: una serata speciale di Teatri d’Imbarco

Sabato 28 novembre, presso la sede di Teatri d’Imbarco:

Ore 18.00 Il ritorno della tortura di Paolo Barile. In collaborazione con Centro Studi Politici e Costituzionali Paolo Barile e Piero Calamandrei . con Agostino Zanelli Quarantini avvocato, Claudia Bonacchi, attrice e avvocato e Laura Barile. Modera Nicola Zavagli.

Un incontro di riflessione sulla figura di Paolo Barile, grande avvocato e costituzionalista nonché amico e collaboratore di Piero Calamandre. A partire da un suo prezioso scritto con una lucida riflessione sul tema della tortura, scritto dal giorvane magistrato ancora caldo al ricordo della crudele esperienza vissuta nelel prigioni della Fortezza da Basso, maestro di diritto ma sopratutto di rigore morale e intellettuale, il giovane Paolo Barile riflette da studioso e magistrato sulla sua personale esperienza di vittima delel torture nazifasciste senza imprecare contro i suoi aguzzini ma con puntuale freddezza ripercorre la storia della tortura fin dalle sue origini resituendoci un magistrale affresco storico e un pacato ma incisivo ammonimento contro chi sottovaluta il ruolo umano e politico della memoria storica. Un prezioso contributo di Laura Barile figlia del grande costituzionalista conclude l’incontro.

 Ore 18.40 “… che per amor di voi sfidò la morte” canti  a cura del Coro Musiquorum diretto da Mariagrazia Campus.

Ore 19.00 Le leggi della violenza in collaborazione con Istituto Storico della Resistenza Toscana. Conferenza del prof.re Matteo Mazzoni , Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza Toscana.

La conferenza sviluppa i rapporti tra la Repubblica Sociale Italiana e le leggi che muovevano l’apparato burocratico per un controllo della società e una accanita repressione della guerra partigiana. L’utilizzo sistematico della tortura da parte dei repubblichini, l’agghianciante verità delle tecniche messe in atto contro i corpi delle vittime e la lucida e spietata strategia per ridurre l’uomo a cosa.

A seguire aperitivo buffet

Ore 21,30 Compagnia Teatri d’Imbarco in Storie di Villa Triste

con Beatrice Visibelli, Giovanni Esposito, Chiara Martignoni, Vania Rotondi, Valentina Testoni, Valentina Cappelletti, Giulia Attucci, Cristina Baldi, Francesca Nicodemi, Guido Materi. Testo e regia Nicola Zavagli

Uno spettacolo per raccontare il processo alla Banda Carità e le storie terribili che si sono svolte nei luoghi della tortura ovvero la villa Triste di Via Bolognese a Firenze durante l’occupazione tedesca.Un processo ai carnefici con le storie delle vittime e la straordinaria arringa di Piero Calamadrei che diventa una luminosa riflessione sulla tortura nel tentativo estremo di dimostrarne la colpevolezza. L’obiettivo giuridico era quello di raccogliere le prove contro gli imputati per cercare di condananrli al crimine di tortura efferata.

Da qui, dalla voce dei torturati che hanno vissuto sulla loro carne le pene delle torture, vediamo dettagli e particolari che messi insieme compongono uno straziante affresco dove è bene evidente il limite estremo dei torturatori e la loro estrema efferetezza nonchè le profonde e insanabili lacerazioni nell’anima delle vittime.




Lamberto Dini: una certa idea d’Italia

Mercoledì 25 novembre alle ore 17.30, presso l’Auditorium Attilio Monti (Viale Giovane Italia 17) QN Nazione in collaborazione con la Fondazione Spadolini – Nuova Antologia presenta il volume di Lamberto Dini Una certa idea dell’Italia Guerini e associati).

Intervengono:
Cosimo ceccuti
Claudio Panerai
Stefano Passini
Pier Francesco De Robertis

Modera Luigi Tivelli




Una concreta utopia. La costruzione sociale del lavoro fra conflitto industriale e contrattazione sindacale 1968-1974

In Aula Spreafico (2° piano) del Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze (Novoli, via delle Pandette, Edificio D5), alle ore 17.00, presentazione del dossier del n. 278 della rivista “Italia contemporanea”.

Ne discutono:

Renato Cecchi, operaio e dirigente sindacale in pensione
Paolo Giovannini, Università di Firenze
Giovanni Gozzini, Università di Siena
Simonetta Soldani, Università di Firenze
Pietro Causarano, curatore del fascicolo

Coordina Luigi Burroni, Università di Firenze