81° anniversario della Liberazione di Lamporecchio
Martedì 2 settembre 2025 ricorre l’anniversario della Liberazione del Comune Di Lamporecchio dal nazifascismo
Per l’ISRPT interverrà il consigliere Emanuele Vannucci
Prima edizione del Farestoria Festival
Dal 7 all’11 luglio 2025, Pistoia ospita la prima edizione del Farestoria Festival, un nuovo appuntamento culturale organizzato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione.
Dove? Polo culturale Puccini-Gatteschi, Parco della Rana e sala soci Coop.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito!
Cinque giornate di incontri, tavole rotonde, presentazioni di libri e giochi storici, con ospiti da università e realtà culturali di tutta Italia, per riflettere insieme sul significato di resistenza nel passato e nel presente, tra memoria, guerra, dissidenza, ambiente, didattica e partecipazione.
Tra gli ospiti: Andrea Rapini, Virginia Amorosi, Giulia De Florio, Simone Paoli, Edmondo Montali, Roberto Bianchi, Francesco Saverio Leopardi, Paola Imperatore, Monica Pacini, Silvia Pizzirani, Salvatore Romeo, Pietro Causarano, Igor Pizzirusso.
Evento conclusivo con una sessione di giochi storici, da provare e discutere insieme a esperti e appassionati!
Un festival per chi vuole capire il passato, leggere il presente e immaginare il futuro.
Il programma nella locandina:
Torna il Pistoia Docufilm Festival!
Tre serate di cinema all’aperto, una serata in TV, incontri, memoria e impegno civile: torna uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate pistoiese.
7, 14, 15, 21 luglio 2025
Presso l’rena Cinema Porta al Borgo (Pistoia) + 📺 TVL Pistoia
Proiezioni ore 21.30 | 🎟 Ingresso gratuito
Quinta edizione, un’edizione speciale.
Il Pistoia Docufilm Festival 2025 arriva con un programma che parla al cuore e alla coscienza. Un festival che racconta chi ha lottato – e lotta ancora – per giustizia, dignità e libertà.
E quest’anno, ancora più di prima, il festival vuole dare voce alle voci toscane: registi, storici e testimoni che da questa terra hanno saputo raccontare il mondo con uno sguardo critico, umano, profondo. Voci da ascoltare. Voci da non dimenticare.
Il tema di quest’anno è
SIMBOLI. Storie, bandiere e canti di libertà
Una riflessione sul valore dei simboli collettivi: immagini, suoni, parole che attraversano il tempo e uniscono le lotte.
Un festival che nasce a Pistoia ma parla al mondo.
Un’occasione per riflettere, ricordare, ritrovarsi.
Un festival fatto di immagini, memoria e parole che resistono.
Organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea nella Provincia di Pistoia, con il sostegno della Fondazione Caript e del Ministero della Cultura, in collaborazione con TVL, Istituto Ernesto de Martino, Festival dei Popoli e AISO.
“Plasmare le coscienze. Cinema e infanzia nell’Italia fascista”. Presentazione.. “Aspettando il Festival”.
“Il cinema è l’arma più forte” diceva Benito Mussolini al tempo in cui era il Duce dell’Italia fascista. Agli albori della società della comunicazione, il fascismo utilizzò i nuovi strumenti come la radio e il cinema come armi di propaganda, per costruire l’uomo nuovo fascista, un uomo guerriero, machista e destinato a dominare. E lo fece dedicando particolare attenzione alla generazione di giovani che stava crescendo sotto il regime, con i nuovi mezzi comunicativi che divennero strumenti delle organizzazioni giovanili del Regime.
Il fascismo inaugurò quindi un uso distorto dei mezzi di comunicazione, finalizzato a plasmare le coscienze, in una storia che arriva fino a noi.
Stefano Campagna ne discute a partire dal suo libro con Francesca Tesi dell’università di Bologna e Alfonso Venturini dell’università di Firenze, coordinati da Francesca Perugi Vicepresidente dell’ISRPT.
Alla libreria Lo Spazio a Pistoia.
L’uso politico della memoria nei nazionalismi: il caso jugoslavo. Nuovo appuntamento di “Avvicinamento al Festival”
Le guerre jugoslave degli anni ’90 più che la fine del XX secolo sono state l’anticipazione del XXI.
Tra i tanti e tragici elementi di attualità, tra cui le pratiche di pulizia etnica e genocidiarie, ad anticipare il secolo in cui viviamo è stato anche l’uso spregiudicato della storia da parte dei diversi nazionalismi in conflitto tra loro.
Una storia sempre più trasformata in memoria e da lì distorta per armare le coscienze e divenire strumento per innescare la guerra e portarla avanti in una spirale di odio e ferocia, costruendo l’immagine atavica del nemico.
Le guerre jugoslave ci restituiscono quindi l’uso strumentale che può essere fatto della storia a fini politici e bellici. E ci offrono anche spunti su come si scardina la storia per sostituirla con una narrazione identitaria finalizzata all’autolegittimazione della propria parte.
Ne parliamo con Simone Malavolti, autore di “Nazionalismi e pulizia etnica in Bosnia-Herzegovina” e Andrea Caira, autore di “Un tetto e due scuole. Memorie jugoslave”, in dialogo con Adna Čamdžić dell’università di Torino, coordinati da Stefano Bartolini, Direttore dell’ISRPT.
Alla libreria Lo Spazio Pistoia



