“Tu non sai le Colline dove si è sparso il sangue. Storia della Resistenza in provincia di Lucca”. Presentazione

Venerdì 5 dicembre a Barga l’Istituto della Resistenza in provincia di Lucca vi aspetta per discutere con voi del libro “Tu non sai le
Colline dove si è sparso il sangue. Storia della Resistenza in provincia di Lucca” a cura di Gianluca Fulvetti e Jonathan Pieri.
Ore 17,30 Biblioteca comunale F.lli Rosselli di Barga.




Presentazione del libro di Vanessa Roghi 𝐋𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐯𝐚: 𝐝𝐚 𝐃𝐨𝐧 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐢 𝐚 𝐃𝐞 𝐌𝐚𝐮𝐫𝐨, 𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞

Giovedì 4 dicembre, ore 15:00
Auditorium Liceo Buonarroti
Largo Concetto Marchesi – Pisa
INGRESSO LIBERO
Presentazione del libro di Vanessa Roghi
𝐋𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐯𝐚: 𝐝𝐚 𝐃𝐨𝐧 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐢 𝐚 𝐃𝐞 𝐌𝐚𝐮𝐫𝐨, 𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 (Laterza)
in collaborazione con il MEC – Movimento di Cooperazione Educativa
𝑃𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑜 𝑒 𝑡𝑎𝑣𝑜𝑙𝑎 𝑟𝑜𝑡𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎
con l’Autrice del volume, Vanessa Roghi
Pietro Levato – CIDI di Pisa
Mariangela Priarolo – BFS
Mirko Tavosanis – Università di Pisa




Tavola Rotonda “Mario Chirici, comandante partigiano”




Presentazione del volume “Le relazioni fra Italia e Albania 1910-1940”




Presentazione del libro “L’ultimo inverno di guerra. Vita e morte sul fronte dimenticato”




Le Donne nella lotta di Liberazione e nella dialettica sociale e politica del Secondo dopoguerra




UTOPIE DI PACE. Manifesti di un futuro possibile nel patrimonio archivistico di ISTORECO

In occasione della XIII edizione della settimana “Archivi Aperti” promossa dalla Rete Archivistica della provincia di Livorno, il cui tema per il 2025 è “Il futuro inizia ieri”, ISTORECO propone una mostra dedicata ai manifesti politici e sociali inneggianti alla pace, con particolare attenzione al periodo che va dal secondo dopoguerra agli anni Novanta: le opere esposte saranno tratte principalmente dal fondo PCI e dal fondo Oriano Niccolai dell’Archivio dell’Istituto, due collezioni di grande valore storico che testimoniano campagne, lotte e aspirazioni collettive verso un mondo senza guerre.

A partire dalla fine del secondo conflitto mondiale, la pace diventa un tema centrale di discussione all’interno della società e di tutti i partiti politici.
Questo anche perché, nel giro di pochi anni, si aprono molteplici scenari bellici: la guerra civile in Grecia, la guerra di Corea, le lotte di liberazione nelle ex colonie, e molti altri. Il Pci, collocato nel panorama internazionale all’interno del blocco dei paesi dell’Est, ha espresso il proprio internazionalismo attraverso numerose mobilitazioni. Un internazionalismo che, per decenni, ha avuto un’impronta filosovietica, ma che era anche sinceramente animato da un forte desiderio popolare di distensione: del resto, la generazione degli anni ’40 era profondamente segnata dalle due guerre mondiali e dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Un trauma che ha alimentato, tra i militanti di sinistra, un diffuso sentimento antiamericano, spesso rigido e schematico. Al contrario, non si ricordano manifestazioni contro l’intervento sovietico in Ungheria nel 1956, o in Afghanistan nel 1980.

A Livorno, il Partito Comunista è stato sempre molto attivo in questo tipo di mobilitazioni: dalla cucitura delle bandiere della pace alle donazioni di sangue per i combattenti vietcong, dall’accoglienza dei profughi in fuga dai territori in guerra alla solidarietà con il popolo cileno dopo il golpe del 1973.

Questo sentimento collettivo si è riflesso anche nei manifesti disegnati e pensati dal grafico Oriano Niccolai per il Pci livornese, nei volantini distribuiti in città, nella mobilitazione di alcuni settori lavorativi per lo smantellamento delle industrie belliche, fino al rifiuto di sbarcare armi destinate al vicino Camp Darby. Iniziative forse velleitarie, ma comunque testimonianza concreta – ben restituita anche attraverso le immagini – del desiderio di collegarsi alle lotte di popoli lontani. Non come azioni isolate di singoli militanti, ma come parte di movimenti organizzati. Qualcuno la chiamava solidarietà internazionale.

Oggi ne avremmo ancora un immenso bisogno: per fronteggiare i tanti scenari di guerra che ci circondano, per sostenere gli ultimi e gli emarginati, e per salvaguardare un pianeta che, senza una visione globale, rischia un declino sempre più rapido. Ma anche per immaginare un futuro diverso, nel quale la Pace non sia un’utopia ma una possibilità concreta.

L’esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile presso la sede dell’Archivio di Stato di Livorno dal 24 al 28 novembre (lun, mer, ven 8.30-13.30 ; mar, giov 8.30-17).

Tutti i dettagli e le informazioni sulle altre iniziative della settimana “Archivi Aperti” nel pieghevole a seguire.

 




“Le protagoniste taciute: le donne della Resistenza”: nuovo appuntamento di #archivioaperto ISRT

Una nuova apertura straordinaria della sede dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea in via Carducci per conoscere sempre meglio il ricco patrimonio documentario conservato dall’Istituto.

“Le protagoniste taciute: le donne della Resistenza”: percorso espositivo a cura di G. Kogovsek.

Le visite saranno possibili nei seguenti orari: 10.00; 11.30; 14.30; 16.00

Partecipazione libera. Prenotazione obbligatoria scrivendo a isrtprenotazioni@gmail.com