A Cascina la mostra “La Guerra bianca”

Cascina_11mag15Si inaugura a Cascina (Pisa) l’11 maggio alle ore 10.30 “La Guerra Bianca”, presso la biblioteca comunale Peppino Impastato, la mostra-documento sulla I Guerra Mondiale.

La mostra sarà inaugurata con una conferenza in cui interverranno Catia Sonetti, direttore dell’Istoreco Livorno, con la relazione: “Dall’elenco dei caduti della Grande Guerra: riflessioni e considerazioni ad una lettura analitica dei dati” e Marco Manfredi, docente dell’Università di Pisa, con la relazione “Piccole patrie, Grande Guerra. Il conflitto dei civili“.




I Disegni di San Gersolè

Dal 2 Maggio al 30 giugno la Sala Polivalente della Banca di Credito Cooperativo di Impruneta ospita una mostra di disegni e diari diari degli alunni di San Gersolè, la scuola rurale di Impruneta divenuta famosa grazie al prezioso lavoro che lì svolse Maria Maltoni dal 1920 al 1956.

Sabato 2 maggio alle ore 10.30 è prevista la cerimonia di inaugurazione che sarà aperta dai saluti del Sindaco di Impruneta e dal Sindaco di Pontassieve, previste le testimonianze di Samuele Megli, Alessandra Fagnoni, Giovanni Corsini, Mauro Pinzauti e Silvano Salvatici.

Un ringraziamento particolare all’artista Ignazio Fresu per l’installazione dell’opera “Memento”.

Hanno collaborato alla realizzazione della mostra la Sezione Soci Coop di Impruneta e la Sezione di Pontasieve, l’Associazione Auser di Impruneta, l’Associazione Art Art di Imptuneta, la Banca di Credito Cooperativo di Impruneta e la Manetti Legnami Tavarnuzze – Impruneta.

Orario mostra: giovedì e venerdì 9.30 – 12.30. Sabato 9.30 – 12.30 e 16,00 -19,00.
Domenica 16,00 – 19,00.

Informazioni: Comune di Impruneta Via Cavalleggeri, 16, 50023 Impruneta – Tel. 055/2030408/627
g.bertini@comune.impruneta.fi.it

Marianna Maltoni (che amava però chiamarsi Maria) nacque a Dovadola (Forlì) il 2 Febbraio 1890. Nel 1910 conseguì il diploma di insegnante elementare e, dopo le prime esperienze di insegnamento in Romagna, nel 1919 chiese ed ottenne il trasferimento a Borgo San Lorenzo in Mugello e per un anno insegnò nella piccola frazione di Grezzano. Nel 1920 fu trasferita a San Gersolè, su una collina che guarda Firenze, nei pressi di Impruneta. Fu qui che la Maltoni si fermò e svolse la sua attività di insegnante fino al 1956 .Durante la seconda guerra mondiale aderì al movimento partigiano clandestino e si iscrisse al Partito d’Azione. A fine guerra, quando il partito si sciolse passò al Partito Socialista Italiano. Nel 1956, lasciato l’insegnamento per raggiunti limiti di età, si trasferì a Pontassieve e qui trascorse gli ultimi otto anni di vita. In quegli anni è stata eletta in Consiglio Comunale e ha potuto anche in questa veste, così come aveva fatto con la professione di insegnante, dare il suo originale e qualificato contributo alla vita della comunità. Novembre 1964.

Impruneta ha voluto esprimere la sua riconoscenza all’impegno sociale ed educativo profuso dalla Maestra conferendole la cittadinanza onoraria nel 1956 e intitolando a suo nome la Scuola per l’infanzia di San Gersolè




Empoli in ricordo di Oreste Ristori

Alle ore 21, a Empoli presso il Cenacolo degli Agostiniani (via de’ Neri), presentazione del volume di Carlo Romani “Oreste Ristori. Empoli per RistoriVita avventurosa di un anarchico tra Toscana e Sudamerica” BFS edizioni. Interverranno, oltre l’autore, Franco Bertolucci, Maurizio Brotini e Giorgio Sacchetti. È un’iniziativa promossa dal Centro Studi Libertari Pietro Gori in collaborazione con Biblioteca Franco Serantini, ANPI, ARCI e Comune di Empoli in occasione del 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione. 

Qual è la ragione, e quale l’attualità, di raccontare la storia di un anarchico che partito dalla Toscana visse in Brasile, Argentina e Uruguay nella prima metà del secolo XX per poi passare, tra carceri e persecuzioni, nella Spagna travolta dalla Guerra civile del 1936 e finire poi fucilato per rappresaglia, insieme ad altri quattro antifascisti, alle Cascine di Firenze nei primi giorni del dicembre 1943?
Vivere una vita libera, ribelle e solidale è un tratto caratteristico, partecipativo e cosmopolita che pare essere la stella polare di questi anarchici d’altri tempi. L’azione diretta e indipendente, l’aspirazione a non delegare ad altri la soluzione dei propri problemi, la speranza in un mondo migliore libero e egualitario sono i sentimenti che muovono i “vecchi” libertari come Ristori ma che sono anche la fonte d’ispirazione dei nuovi attivisti di strada del XXI secolo. Niente di più moderno, addirittura ultramoderno: la volontà di essere padroni del proprio destino. Questo libro è un racconto biografico costruito attraverso una rigorosa ricerca negli archivi italiani e brasiliani. In queste pagine si mostra come un uomo di origini povere e quasi senza istruzione, autodidatta, divenne, attraverso la cultura libertaria, uno dei principali protagonisti del movimento a cavallo dei secoli XIX e XX.


Per richieste del volume rivolgersi a: BFS edizioni Via I. Bargagna n. 60, 56124 Pisa (Italia); info_bfsedizioni@bfs.it tel. +39 050 9711432.




Proseguono gli incontri del ciclo “Cent’anni dopo: la Grande Guerra oggi”

Venerdì 20 marzo alle ore 15 a Lucca, presso la  sala Tobino del Palazzo Ducale, prosegue il ciclo di conferenze ” Cento anni dopo: la Grande Guerra oggi”, con l’intervento di Stefano Bucciarelli, dal titolo Dalla neutralità all’intervento in provincia di Lucca.




Verso una lingua comune: dalla scuola alla Grande Guerra

Alle ore 21.00, secondo appuntamento della “Scuola Popolare” di Pistoia, il nuovo spazio aperto di incontro e discussione su temi di cultura, letteratura, arte e attualità, con un occhio di riguardo alla realtà pistoiese.
Titolo della seconda serata è Verso una lingua comune: dalla scuola alla Grande Guerra. Guidati dalla storica e ricercatrice pistoiese Chiara Martinelli, ripercorreremo il processo di formazione di una lingua italiana comune nell’età post-unitaria, con particolare riferimento al ruolo dell’educazione scolastica. Un ampio spazio verrà dedicato alla scuola pistoiese di fine Ottocento, argomento sul quale la stessa Chiara Martinelli ha compiuto un’approfondita ricerca di tipo storico e sociale. Concluderemo la discussione con un accenno al valore unificante per la lingua italiana assunto dalla vita di trincea durante la Grande Guerra, e alle prospettive future del nostro idioma, tra “eclissi” del congiuntivo e nuovi stili di linguaggio.
In conformità con lo spirito informale, non accademico e partecipativo della “Scuola Popolare”, tutti i partecipanti sono invitati a dare vita e a stimolare la conversazione con riflessioni, opinioni e proposte di approfondimento.
L’ingresso è libero e gratuito. L’incontro, così come i seguenti, si tiene nell’Aula Magna del Conservatorio di San Giovanni, corso Gramsci 37 a Pistoia.

 




Violet del Palmerino

Il Consiglio regionale vi invita alle ore 16.30, in Palazzo Panciatichi, Sala degli Affreschi, alla presentazione del volume, Violet del Palmerino. Aspetti della cultura cosmopolita nel salotto di Vernon Lee: 1889-1935, a cura di Serena Cenni, Sophie Geoffroy, Elisa Bizzotto (Edizioni dell’Assemblea).

Saluti di Daniela Lastri, Consigliera regionale – Ufficio di Presidenza

Interventi di Maurizio Naldini giornalista e scrittore, Cristina Acidini storica dell’arte, Giovanna Mochi anglista

Partecipa Jack Glatzer violinista




La Firenza del primo Novecento nell’opera di Guido Spadolini

Guido_SpadoliniAlle ore 17.00, all’Archivio storico del Comune di Firenze, inaugurazione della mostra “La Firenze del primo Novecento nell’opera di Guido Spadolini” ivi allestita fino al 12 marzo.

Orari di apertura:
lunedì e venerdì ore 10.00-14.00
martedì, mercoledì e giovedì ore 10.00-17.30




A tu per tu con l’elegante gentiluomo di Francesco Chiappelli

Sabato 10 gennaio l’incontro di A tu per tu con l’opera d’arte (Palazzo De’ Rossi, Pistoia, ore 17.30) sarà dedicato al dipinto di Francesco Chiappelli “Ritratto di gentiluomo” (1910), conservato nelle Sale Espositive della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e di cui si è da poco concluso il restauro. L’opera, presentata da Edoardo Salvi, sarà indagata sotto il profilo storico, tecnico ed estetico, offrendo ai visitatori l’occasione di conoscere uno dei più interessanti artisti pistoiesi del Novecento, l’incisore e pittore Francesco Chiappelli (Pistoia, 1890 – Firenze, 1947), le cui opere sono entrate a fare parte di importanti collezioni internazionali tra cui il Museo delle stampe di Tokyo, il British Museum di Londra, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze, e la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma.

In occasione degli incontri di A tu per tu con l’opera d’arte, le sale espositive della Fondazione saranno eccezionalmente aperte al pubblico dalle ore 15.30 alle 19.30, permettendo così a tutti di visitare la collezione, una raccolta rappresentativa delle maggiori espressioni artistiche che si sono sviluppate a Pistoia nel corso dei secoli, spaziando dall’arte medievale e moderna fino a quella contemporanea, con opere, tra gli altri, di Marino Marini, Mario Nigro, Remo Gordigiani, Jorio Vivarelli, Sigfrido Bartolini, Agenore Fabbri, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi e Roberto Barni.

Pittore e incisore, Francesco Chiappelli nacque a Pistoia nel 1890 e, dopo essersi diplomato al Liceo Forteguerri, venne incoraggiato dalla famiglia a seguire le sue inclinazioni artistiche. Frequentò così l’Accademia di Belle Arti e lo studio del pittore Raffaello Sorbi a Firenze, riuscendo già nel 1914 ad esporre alla Biennale di Venezia un’acquaforte raffigurante la Certosa di Firenze, poi acquistata dal British Museum di Londra.

Dopo aver partecipato come aviere alla prima guerra mondiale, sposò la figlia di un barone cecoslovacco, Maria Von Zdekauer, con cui si trasferì a Firenze. Qui continuò, fino al 1947 (anno della sua morte), la propria attività artistica, partecipando a numerose esposizioni internazionali e biennali veneziane. Nel corso della sua carriera vinse numerosi premi, fu eletto nella Print Marker’s Society di Los Angeles tra i 100 migliori acquafortisti del mondo e ricevette il diploma di medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937.

 Edoardo Salvi, studioso e artista, si dedica alla pittura, all’incisione e alla scenografica teatrale. Nel 1974 ha vinto il premio “Diomira” ottenendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Tra le mostre a cui ha partecipato: IV Biennale Internazionale della Grafica d’Arte (Palazzo Strozzi, Firenze, 1975); Nel Segno del Labirinto (Bressanone – Este, 1997), Premio Leonardo Sciascia Amateur d’Estampes (Catania, 2004), Premio Santacroce (Santa Croce sull’Arno, 2009).

Informazioni:

Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Sale Espositive – Collezione “Arte pistoiese attraverso i secoli”

Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia.

info@fondazionecrpt.it – 0573 974226