72° Anniversario della Resistenza a Calenzano

Inizieranno alle 18.30 le celebrazioni del 6 settembre, 72° anniversario della Liberazione di Calenzano. Seguirà la presentazione di un progetto di formazione antifascista a Valibona e la consueta cena in piazza.

Il corteo istituzionale partirà alle 18.30 dal Municipio, percorrerà le vie cittadine e deporrà la corona in piazza della Resistenza. Poi rientrerà in piazza Vittorio Veneto, dove si terrà la commemorazione.

Alle 19.15, sempre in piazza Vittorio Veneto, sarà presentato il progetto di formazione antifascista a Valibona a cura di Anpi provinciale Firenze. Saranno presenti il Sindaco Alessio Biagioli, il presidente di Anpi Firenze Ubaldo Nannucci, Matteo Mazzoni Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e Simone Liguori Presidente di Anpi Calenzano.

Alle 20 inizierà la consueta cena della Liberazione, promossa dal Comune in collaborazione con le associazioni del territorio. La cena si terrà in piazza Vittorio Veneto e il ricavato sarà devoluto al fondo “Riccardo Bordoni” per il sostegno alle famiglie con emergenze socio-sanitarie. Il costo sarà di 10 euro per i bambini fino a 12 anni e 20 euro per gli adulti.

Prenotazioni fino al 3 settembre presso la Casa del Popolo di Calenzano, l’associazione Assieme e la parrocchia di Sommaia. È possibile prenotare anche presso l’ATC 055 0502161 segreteria@atccalenzano.it In caso di pioggia la manifestazione si terrà allo St.Art in via Garibaldi 7.




Ricordo di Cesare e Giusta Fasola nel 72° anniversario della Liberazione di Fiesole

Giovedì 1° settembre alle ore 17.00 presso la Sala del Basolato a Fiesole, in occasione del 72° anniversario della Liberazione del Comune dal nazifascismo:
Ricordo di Cesare e Giusta Fasola intellettuali e resistenti membri del Comitato nazionale di liberazione di Fiesole

Saluti di Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole, e di Mario Squadroni, Soprintendente archivistico dell’Umbria e delle Marche

Interventi di:

Francesca Graziati, Ministero dei Beni culturali:
Cesare Fasola funzionario delle Gallerie degli Uffizi e la difesa delle opere d’arte nel periodo bellico

Marta Bonsanti, Istituto Storico della Resistenza in Toscana:
L’impegno di Cesare Fasola nella Resistenza e nella ricostruzione a Fiesole

Rossella Santolamazza, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche
L’inventario dell’archivio di Cesare Fasola e Giusta Nicco Fasola

 




Leandro Puccetti e il “Gruppo Valanga” ricordati a Gallicano e Molazzana

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Il giovane gallicanese Leandro “Pippo” Puccetti (1922-1944), comandante partigiano del Gruppo “Valanga”, verrà ricordato domenica 28 agosto 2016 con una serie di iniziative a cura dei comuni di Gallicano e Molazzana.

In occasione del 72° anniversario della battaglia del monte Rovaio e della morte in combattimento del comandante Leandro “Pippo” Puccetti (1922-1944), giovane gallicanese studente in medicina a capo della formazione partigiana garfagnina denominata Gruppo “Valanga”, per domenica 28 agosto 2016 i Comuni di Gallicano (Lu) e Molazzana (Lu) organizzano una giornata di memoria e partecipazione. Il primo appuntamento è previsto per le ore 9:30, al cimitero di Gallicano: dopo la deposizione di una corona presso la tomba dello stesso Puccetti, si terranno i saluti del Sindaco di Gallicano, David Saisi. In tarda mattinata, le celebrazioni riprenderanno invece nella frazione Alpe di Sant’Antonio del comune di Molazzana, presso la chiesetta eretta in località Piglionico, ai piedi della Pania della Croce, in ricordo dei 19 partigiani morti nel corso della sanguinosa battaglia del monte Rovaio (29 agosto 1944), in cui il Gruppo “Valanga” oppose disperata resistenza ad un gran numero di soldati tedeschi e fascisti repubblicani, saliti in montagna per stroncare ogni opposizione armata in uno dei settori più sensibili della Linea Gotica. Alle ore 11:00, dopo l’alzabandiera e la deposizione di una corona ai caduti, si terrà una Santa Messa officiata da Frate Benedetto Mathieu, parroco di Molazzana e Sillico, oltreché stimato intellettuale. Al termine della cerimonia, si susseguiranno i saluti del Sindaco di Molazzana Rino Simonetti, del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e di Carlo Giuntoli, esperto e membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca. In chiusura, interverranno anche il Sindaco di Casal di Principe (Ce) Renato Natale, presente all’iniziativa per onorare uno dei giovani guerriglieri caduti in forza alla formazione di Puccetti, Francesco detto “il Napoletano”, nativo di Albanova, e l’On. Raffaella Mariani, che terrà un’orazione ufficiale.

In allegato, il programma completo della giornata.




72° Anniversario dell’Eccidio nazifascista delle Guadine e della Valle dei Canali

anpi guadine1Mercoledì 24 agosto 2016 a Guadine (Massa Carrara) alle ore 21 è in programma la Cerimonia per il 72° Anniversario dell’Eccidio nazi-fascista delle Guadine e della Valle dei Canali. Alle 21.15 presso la Casa di Bertonelli alle Guandine cerimonia a ricordo con interventi di Alessandro Volpi, sindaco della città di Massa, Dino Oliviero Bigini, presidente sezione Anpi di Massa, Angela Maria Fruzzetti, scrittrice, con lettura di brani da parte dell’attrice Alessandra Berti tratta dai libri Pagine da non dimenticare e Albertina e le altre.




La Svizzera pesciatina ricorda i suoi eccidi nazifascisti

Mercoledì 17 agosto alle ore 18.30 in località Muraglione le cerimonie inizieranno con l’inaugurazione del monumento in pietra serena “Vellano: il paese degli scarpellini” realizzato da Roberto Politano. Alle ore 20 ritrovo nella chiesa dei SS. Sisto e Martino a Vellano e celebrazione di una messa in suffragio delle vittime. Alle ore 21.15 corteo cui parteciperà il gruppo bandistico G. Verdi di Corsagna e deposizione della corona al Monumento ai caduti. Alle ore 22 in Borgo Giacomo Matteotti intervento dal titolo Per non dimenticare del professor Cesare Bocci, del Vescovo Roberto Filippini, del Prefetto Angelo Ciuni e del Sindaco di Pescia Oreste Giurlani.

Venerdì 19 agosto nel borgo di San Quirico alle ore 17.00 corteo da Piazza Garibaldi al cimitero dove si svolgerà una messa in suffragio, quindi deposizione della corona al Monumento ai caduti e interventi di Roberto barontini, Presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pistoia e del Sindaco Oreste Giurlani.




Le iniziative di Lucca e Pescaglia per il 72° anniversario della morte di Don Aldo Mei

Don Aldo Mei (1912-1944), parroco di Fiano di Pescaglia, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria, fu fucilato dai nazisti a Lucca per aver offerto ospitalità ad ebrei, renitenti alla leva e perseguitati politici.

Don Aldo Mei (1912-1944), parroco di Fiano di Pescaglia, Medaglia d’argento al valor militare alla memoria, fu fucilato dai nazisti a Lucca per aver offerto ospitalità ad ebrei, renitenti alla leva e perseguitati politici.

In occasione del 72° anniversario della morte di Don Aldo Mei, i Comuni di Capannori, Lucca e Pescaglia, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, la Provincia di Lucca, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca e l’Arcidiocesi di Lucca organizzano per il prossimo 4 agosto 2016 una fitta giornata di iniziative in memoria del giovane sacerdote capannorese, parroco del paesino di Fiano (Pescaglia, Lu), fucilato dalle SS nel 1944 fuori dalle mura di Lucca per aver prestato aiuto e protezione ad oppositori politici, ebrei e renitenti alla leva nel periodo dell’occupazione nazista. Il primo appuntamento è dunque previsto per le ore 10:00, quando, presso la Chiesa della Santissima Trinità in Via Elisa a Lucca, verrà officiata una Santa Messa in memoria del religioso: a seguire, i partecipanti potranno assistere alla deposizione di una corona presso il Cippo commemorativo dedicato allo stesso Don Mei appena fuori Porta Elisa. La sera, pure la Chiesa parrocchiale di Fiano tributerà un omaggio a Don Aldo, celebrando alle ore 18:00 una messa in ricordo del sacerdote, che proprio della canonica del borgo cercò di fare rifugio per tutti i perseguitati sul territorio. Alle 20:30, infine, presso la Pia Casa di Lucca in Via Santa Chiara, storico luogo di detenzione nazifascista dove anche Don Aldo Mei fu condotto e tenuto prigioniero dopo l’arresto del 2 agosto 1944 fino al giorno della sua esecuzione, prenderà avvio un’interessante rappresentazione teatrale della vita del religioso, messa in scena dall’attore Marco Brinzi: il corteo itinerante si sposterà perciò lungo le vie dell’ultimo viaggio di Don Mei, per concludersi presso il Cippo commemorativo di Porta Elisa, dove la raffigurazione visiva della fucilazione sarà accompagnata dalle note dell’Associazione Musicale Lucchese, con musiche di Johann Sebastian Bach a cura di Alberto Bologna.

In allegato, la locandina della giornata in .pdf.

Per ulteriori informazioni: 0583/417481 – scuolapace@provincia.lucca.it




Campo Tizzoro 1944: una fabbrica in guerra

Sabato 30 luglio alle ore 10.00 apertura dell’iniziativa con i saluti delle Autorità. Apertura mercatino e mostra di Militaria, visita al Museo e rifugi SMI.

Ore 16.00 Tavola rotonda: La montagna pistoiese, il ruolo dei partigiani nello scacchiere della Linea Gotica. Intervengono Anpi, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia, Istituto Ricerche storiche e archeologiche, Associazione Linea Gotica pistoiese, .

A seguire presentazione del libro Fratelli sulla montagna. Brasiliani e partigiani sulla linea Gotica di Daniele Amicarella

Ore 20 grigliata

Ore 24.00 chiusura della manifestazione

Domenica 31 luglio

Ore 10.45 prima rievocazione “Simulazione di un bombardamento aereo con fuga nei rifugi antiaerei con figuranti e pubblico”

Ore 11.15 seconda rievocazione “Soppressione incendi in prossimità della fabbrica”

Ore 11.45 rievocazione “Occupazione della fabbrica da parte dei tedeschi”

Ore 16.00 rievocazione della liberazione della fabbrica da parte delle truppe Alleate

Museo e rievocazione dieci euro; ridotto 5; solo rievocazione 5.

 




Bomba inesplosa in via Pratese: alla San Giorgio una mostra sui bombardamenti aerei di Pistoia (ottobre 1943-maggio 1944)

Sono 5 i bombardamenti subiti da Pistoia tra l’ottobre del 1943 e maggio 1944. Il ritrovamento della bomba in via Pratese, nei giorni scorsi, durante lavori di scavo e successivamente l’organizzazione dell’operazione per rimuoverla in sicurezza, hanno acceso i riflettori su quanto accaduto a Pistoia durante la Seconda guerra mondiale, avvenimenti ancora vivi nella memoria collettiva.

Per conoscere meglio cosa accadde in quel periodo, l’Istituto storico della Resistenza ha promosso una iniziativa, accolta dall’Amministrazione, per allestire la mostra “Cupe Vampe” nei locali della biblioteca San Giorgio. Si tratta di 10 pannelli con immagini, testi e mappe che spiegano cosa avvenne in quei tragici 8 mesi.

La mostra sarà aperta a tutti da martedì 26 luglio alle 17 fino a sabato 30 luglio, durante gli orari di apertura della biblioteca. Domenica 31 luglio la rassegna sarà riservata solo alle persone che verranno ospitate nella San Giorgio, scelta come “area sociale”, e dunque aperta eccezionalmente per accogliere quella fascia di popolazione più fragile, come anziani e bambini, che dovranno lasciare la propria abitazione per uscire dall’area di evacuazione. Si ricorda infatti che per disinnescare l’ordigno in sicurezza il secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza ha richiesto l’evacuazione di un’area dal raggio di 1,6 km dal punto del ritrovamento dell’ordigno. Anche per allietare l’attesa delle persone che saranno ospitate nell’area sociale allestita alla San Giorgio, l’Istituto storico promuoverà per quella mattina alcune iniziative per approfondire le vicende storiche che, a distanza di oltre 70 anni, hanno portato oggi a dover gestire una simile situazione.

Qualche cenno storico. I 5 bombardamenti su Pistoia furono eseguiti dagli Alleati (inglesi e americani) in particolare per colpire tre obiettivi: le linee di comunicazione (ferrovia e ponti), l’ex campo di volo (allora c’era un aeroporto militare) e il sito industriale della San Giorgio (poi AnsaldoBreda, oggi Hitachi) la cui produzione, in quegli anni, era stata convertita a produzione bellica, come accadeva per tutte le fabbriche durante il periodo della guerra.

A Pistoia il bombardamento più massiccio, che causò numerosi morti, fu il primo, quello del 24 ottobre 1943 dove morirono 157 persone. In quel tragico avvenimento fu colpito il centro cittadino. I successivi bombardamenti si concentrarono invece sulla collina, la zona della Vergine e le aree limitrofe (fino a comprendere anche una parte di via Vecchia Pratese e la zona di Sant’Agostino).