Livorno città “non toscana”

livornoLo dicevano Curzio Malaparte e Indro Montanelli, l’ha ripetuto più volte il presidente Carlo Azeglio Ciampi: Livorno è in Toscana ma non è una città toscana. La conferenza in programma per giovedì 10 aprile (ore 17.30) ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva, 25, Livorno) “Livorno città “non toscana”: la storia fra mito e realtà” vuole verificare proprio questa interpretazione, ripercorrendo la storia di Livorno e comparandola a quella delle maggiori città della regione.

Relatore della conferenza Massimo Sanacore, direttore dell’Archivio di Stato di Livorno che evidenzierà l’effettivo dualismo della città, anche se contaminato da elementi di “toscanità” che sono comunque presenti nella storia livornese. Ciò nonostante, anche se negli ultimi decenni vi è stato un processo di “assimilazione”, il quadro attuale resta di sostanziale particolarità antropologica della città, ancora in grado di influenzare chi vi immigra.

La conferenza in programma per giovedì chiude il ciclo di conferenze Fra(m)menti Livornesi, promosso dal Comune di Livorno su aspetti particolari o poco noti della città.

* Ingresso gratuito

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno

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L’Appartamento di Wilder a Castiglioncello per il ciclo la Storia del cinema

stdelcinemaE’ in programma per mercoledì 9 aprile, alle ore 21.30, presso il Cinema di Castiglioncello (via Ugo Foscolo, 1, Castiglioncello, Livorno)  il quarto appuntamento della Storia del Cinema con la proiezione de L’appartamento di Wilder, introdotto da Aldo Viganò.  Il ciclo di proiezioni è organizzato dal Centro Studi Commedia all’Italiana di Castiglioncello nell’ambito di un progetto che intende ricostruire un ideale percorso attraverso le opere più significative della settima arte, allo scopo di favorire un percorso di crescita e di sensibilità critica.

Le proiezioni in sala, a cadenza periodica, sono precedute e seguite da letture, intermezzi musicali, analisi dei contenuti e del linguaggio cinematografico. Se il primo capitolo del progetto era dedicato ai Capolavori (2011-2012), il secondo (2013-2014) indaga sulle capacità del cinema di generare miti. Il programma si declina in una rassegna costituita da cinque opere e in un’Appendice estiva, che riguarda la Commedia all’italiana. Cornice dell’antologia è il “Cinema Castiglioncello”: a sottolineare l’importanza della visione in sala, a dispetto della sempre più diffusa visione domestica. E questo non solo per fattori tecnici, ma anche per il particolare ruolo culturale che ricopre la fruizione collettiva di un’opera.

Calendario incontri aprile | luglio 2014
(INGRESSO LIBERO)

Mercoledì 9 aprile 2014 ore 21.30

BILLY WILDER | L’appartamento
Introduzione di Aldo Viganò

Mercoledì 16 aprile 2014 ore 21.30

INGMAR BERGMAN | Il settimo sigillo
Introduzione di Massimo Ghirlanda

Mercoledì 7 maggio 2014 ore 21.00

FRANCIS FORD COPPOLA | Apocalypse Now
Introduzione di Maurizio Ambrosini

Mercoledì 21 maggio 2014 ore 21.30

WOODY ALLEN | Manhattan
Introduzione di Vita Maria Nicolosi

Appendice: Autori della Commedia all’italiana

Lunedì 21 luglio 2014 ore 21.30

ALBERTO SORDI | Il vedovo di Dino Risi
Introduzione di Masolino d’Amico

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Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento senese tra storia e letteratura

trek urbanpMartedì 8 aprile, ore 11, presso la Sala delle Lupe (Palazzo Pubblico di Siena, piazza del Campo) in occasione del 70° della liberazione, l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea (ISRSEC) presenta la pubblicazione del libro e del DVD Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento senese tra storia e letteratura. Si tratta di due diversi itinerari cittadini (storico e letterario), il primo dei quali ripercorre i luoghi della Memoria della prima metà del Novecento (dal periodo giolittiano alla Prima guerra mondiale, al fascismo e alla Liberazione della città), il secondo visita i luoghi della città che fanno da sfondo alla narrativa di Federigo Tozzi.

Questo significativo lavoro, che nel prossimo anno scolastico costituirà uno dei percorsi educativi che l’Istituto intende presentare alle scuole, è stato reso possibile grazie all’impegno di volontari e studiosi dell’Istituto, alla collaborazione con il Comune di Siena e alla partecipazione attiva della Regione Toscana.

Info
Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea
Via S. Marco, 90
53100 Siena
Tel. 0577 271510

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L’italiano medio. Forme di auto-rappresentazione nel cinema italiano.

cinema coreaRicomincia venerdì 4 aprile, alle ore 21.30, la rassegna Cinema in Corea, nell’ambito del corso “Comunicare e crescere con il cinema” organizzata dall’Associazione Don Nesi/Corea di Livorno. Tema della rassegna di aprile, curata da Marco Bruciati, è L’italiano medio. Forme di auto-rappresentazione nel cinema italiano. Le proiezioni, aperte a tutti, si tengono preso la sede dell’Associazione in Largo A. Nesi 9, (ex via La Pira), Livorno, con offerta libera.

“Il cinema italiano negli ultimi 70 anni – così viene presentata la rassegna dall’Associazione Don Nesi/Corea – ha rappresentato il reale specchiandosi nell’evoluzione del tessuto socio-economico. L’italiano medio che cresce nei consumi, nelle abitudini e nelle nevrosi. Quello che occupa posizioni di potere o che gira il paese guidando una decappottabile, quello che, come un pesce rosso, vive il suo incubo ad occhi aperti e quello che finisce, esausto e decadente, sulla spiaggia a guardare una bambina. La rassegna propone quattro film che raccontano un riflesso, un alone, una macchia indelebile, una bolla di sapone dalla quale la società italiana, probabilmente, non è ancora uscita”.

Questo il programma:

Venerdì 4 aprile, ore 21.30
LA DOLCE VITA di Federico Fellini, 1960.
Con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée

Venerdì 11 aprile, ore 21.30
REALITY di Matteo Garrone, 2012
Con Aniello Arena, Loredana Simioli, Nando Paone, Graziella Marina

Venerdì 18 aprile, ore 21.30
INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO di Elio Petri, 1970
Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan

Venerdì 25 aprile, ore 21.30
IL SORPASSO di Dino Risi, 1962
Con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak

Info
Associazione don Nesi/Corea
Largo Nesi 9 (ex via la Pira), Livorno
Tel e fax 0586.424637
email: associazione@associazionenesi.org

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Giuseppe Emanuele Modigliani “raccontato” da Aldo Santini

Giuseppe Emanuele Modigliani

Si conclude con l’appuntamento di venerdì 4 aprile (ore 17) ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva 25, Livorno) la rassegna letteraria Il Novecento in tre storie promossa dal Comune di Livorno e Istoreco (Istituto Storico della resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Livorno).

Dopo Mario Lenzi e Gastone Orefice, l’ultima “storia” in programma sarà quella scritta da Aldo Santini sulla vita di Giuseppe Emanuele Modigliani, uomo politico livornese, parte civile nel processo contro gli assassini di Giacomo Matteotti; deputato socialista negli anni della prima guerra mondiale e dell’avvento del fascismo, membro dell’Assemblea costituente.

Si tratta di una biografia a tutto tondo, nel senso che copre tutto l’arco della vicenda politica di Modigliani (finora gli storici si sono limitati ad approfondire soprattutto la prima fase della sua attività fermandosi di fatto al 1913) scritta da una penna, quale fu quella di Aldo Santini, giornalista di razza, capace di ricostruire un mondo lontano con rigore e umanità rifuggendo ogni pedanteria.

Il volume Giuseppe Emanuele Modigliani sarà presentato dall’assessore alle culture Mario Tredici, da Roberto Bernabò , direttore de “Il Tirreno” e da Maurizio Vernassa dell’Università di Pisa.

L’iniziativa ha il patrocinio di ESSMOI- Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani.

Il volume “Giuseppe Emanuele Modigliani” di Aldo Santini sarà distribuito gratuitamente al pubblico in occasione della presentazione.

Info
Comune di Livorno
Ufficio Cultura, Spettacolo, Rapporti con Università e Ricerca
Tel. 0586.820500
e-mail: servizi.culturali@comune.livorno.it
www.comune.livorno.it

Istoreco
Tel. 0586.809219
e-mail: istoreco.livorno@gmail.com
www.istorecolivorno.it

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Il Novecento in tre storie livornesi

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l'Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l’Aga Khan (foto Fondo privato Famiglia Orefice)

Livorno nella Grande Storia del ‘900 attraverso gli scritti inediti di tre illustri giornalisti livornesi: Mario Lenzi, Gastone Orefice e Aldo Santini. Sta per iniziare ai Granai di Villa Mimbelli (Via San Jacopo in Acquaviva 65, Livorno) una rassegna letteraria promossa dal Comune di Livorno e Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nella provincia di Livorno): Il Novecento in tre storie; tre storie appunto che ci regaleranno pagine di testimonianze indimenticabili, ricordi adolescenziali, memorie inedite di una Livorno passata.

Si tratta nello specifico dei volumi: O miei compagni di Mario Lenzi (edito dal Comune di Livorno), Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo intervista a cura di Catia Sonetti (edizione ETS Pisa) e Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini (edito dal Comune di Livorno) che saranno presentati al pubblico rispettivamente il 21, il 27 marzo e il 4 aprile.

“Attraverso le tre pubblicazioni che andiamo a presentare – sostiene l’assessore alla cultura del Comune di Livorno, Mario Tredici – possiamo ripercorrere tappe importanti della storia di tutti noi, ma in particolare riusciamo a ricomporre la vicenda di quella particolare intellettualità collegata al migliore giornalismo e che, nella nostra città, si è presentata e si presenta ricca e articolata”.

“Dal romanzo “memoria” di Mario Lenzi all’intervista rilasciata a Catia Sonetti da Gastone Ortona Orefice fino al volume sulla biografia di Giuseppe Emanuele Modigliani scritta da Aldo Santini – afferma ancora l’assessore – possiamo rileggere infatti pagine di storia del secolo scorso sul filo di narrazioni vivaci, colloquiali ma anche profondamente pertinenti e stimolanti”.

Primo appuntamento venerdì 21 marzo (ore 17) con la presentazione del libro di Mario Lenzi O miei compagni. Una testimonianza. A presentarlo saranno l’assessore alle culture Mario Tredici, Bruno Manfellotto (Direttore de “L’Espresso”) e Giovanni Gozzini dell’Università di Siena.
Nel volume Mario Lenzi, recentemente scomparso, non solo ripercorre le proprie esperienze di combattente nella III Brigata Partigiana “Garibaldi” durante la guerra di liberazione, ma attraversi i suoi ricordi adolescenziali ricostruisce un affresco della Livorno antifascista negli anni Trenta del Novecento.

Giovedì 27 marzo (ore 17) sarà la volta della presentazione del libro Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo. Intervista a cura di Catia Sonetti. A presentare il libro sarà il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, insieme alla stessa Catia Sonetti (autrice e direttrice di Istoreco) e Dora Liscia dell’Università di Firenze.
Gastone Orefice (1922-2006), ebreo livornese e giornalista di vasta esperienza internazionale, si presenta nelle pagine di questo volume come un vero e proprio “testimone del suo tempo”. Al centro del libro c’è la lunga intervista che Orefice concesse, abbastanza a sorpresa, nel 1994 a Catia Sonetti. Intorno a questo dialogo sono poi accostati ricordi e riflessioni di importanti giornalisti che lo hanno conosciuto come maestro e come amico (Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Farkas, Mila Crespi Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella). Il libro è corredato anche da un ricco repertorio iconografico, e dall’elenco commentato dei libri del Fondo Orefice che il giornalista decise di donare alla biblioteca dell’Istoreco di Livorno.

Terzo ed ultimo appuntamento venerdì 4 aprile (ore 17) con la presentazione del libro di Aldo Santini  Giuseppe Emanuele Modigliani. A presentarlo saranno l’assessore alle culture Mario Tredici, Roberto Bernabò, direttore de “Il Tirreno” e Maurizio Vernassa dell’Università di Pisa. L’iniziativa ha il patrocinio di ESSMOI- Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani.
Nel volume di Aldo Santini, con lo stile letterario proprio dell’autore, viene approfondita la figura dell’avvocato e uomo politico livornese, parte civile nel processo contro gli assassini di giacomo Matteotti; deputato socialista negli anni della prima guerra mondiale e dell’avvento del fascismo, membro dell’Assemblea costituente. In questa ricerca storica e umana Santini riesce a costruire un mondo ormai lontano e che solo l’occhio esperto e la profonda cultura del giornalista di razza riesce a far rivivere.

I due volumi editi dal Comune di Livorno: O miei compagni di Mario Lenzi e Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini saranno distribuiti gratuitamente al pubblico in occasione delle presentazioni.

Info
Comune di Livorno
Ufficio Cultura, Spettacolo, Rapporti con Università e Ricerca
Tel. 0586.820500
e-mail: servizi.culturali@comune.livorno.it
www.comune.livorno.it
Istoreco
Tel. 0586.809219
e-mail: istoreco.livorno@gmail.com
www.istorecolivorno.it




Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l'Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l’Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Secondo appuntamento, giovedì 27 marzo (ore 17) ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva, Livorno) della rassegna letteraria promossa dal Comune di Livorno e Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno): Il Novecento in tre storie, scritti inediti di illustri giornalisti livornesi (Mario Lenzi, Gastone Orefice e Aldo Santini). Dopo la presentazione del libro di Mario Lenzi “O miei compagni” (il 21 marzo scorso) è dunque la volta di Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo. Intervista a cura di Catia Sonetti.

Presenteranno il libro, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, Catia Sonetti, direttore di Istoreco di Livorno e Dora Liscia dell’Università di Firenze.

Gastone Orefice (1922-2006), ebreo livornese e giornalista di vasta esperienza internazionale, si presenta nelle pagine di questo volume come un vero e proprio “testimone del suo tempo”. Al centro del libro c’è la lunga intervista che Orefice concesse nel 1994 a Catia Sonetti. Intorno a questo dialogo sono poi accostati ricordi e riflessioni di importanti giornalisti che lo hanno conosciuto come maestro e come amico (Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Farkas, Mila Crespi Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella). Il libro, corredato anche da un ricco repertorio iconografico, è arricchito poi dalla premessa a cura del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, dalla presentazione dello storico Michele Luzzati e dalla bella scheda anagrafica curata da Lidia Orefice. In appendice anche l’elenco commentato dei libri del Fondo Orefice che il giornalista decise di donare alla biblioteca dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno.

Attraverso tutti questi segmenti si delinea la storia privata e pubblica di Gastone Orefice, giornalista livornese ed ebreo negli anni della tempesta. Si comprendono i punti salienti della formazione della sua personalità e della sua professionalità. Lo si contestualizza in una famiglia borghese di Livorno degli anni Trenta e Quaranta, si può inquadrare il tentativo, per fortuna riuscito, di mettere in salvo la pelle, lo si segue nel suo lavoro di giornalista che con il passare degli anni, lo assorbirà completamente e lo porterà ai vertici dell’organizzazione nazionale ed estera della stampa.

Prossimo e ultimo appuntamento : Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini che verrà presentato il 4 aprile.

Qui il programma completo.

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“Come eravamo”. A Livorno evento conclusivo del Marzo Donna 2014

Evento conclusivo di “Marzo Donna 2014”, dedicato alla memoria di Serenella Frangilli, mercoledì 26 marzo (ore 16.30) al Centro Donna del Comune di Livorno (largo Strozzi).

In “Come eravamo” saranno protagoniste le donne di Borgo Cappuccini. Rosa Distaso presenterà 7 videointerviste rivolte a donne nate, cresciute e tuttora residenti in Borgo Cappuccini. L’idea delle videointerviste alle donne, che hanno un’età compresa tra i 44 e gli 86 anni e che saranno presenti all’iniziativa, nasce dall’intento di delineare una figura di donna che ha vissuto e che vive all’interno di quello che non è solo un rione, ma un vero e proprio borgo. Attraverso la spontaneità delle parole di queste donne si ripercorre un tempo “andato” con toni allegri e qualche velo di tristezza.

La giornata sarà coordinata da Giovanna Papucci, responsabile del Centro Donna del Comune di Livorno e presidente dell’Associazione Ippogrifo. A seguire un concerto della pianista Giulia Palandri.

Info
Centro Donna, Largo Strozzi 3 – Tel. 0586.890053
e-mail: centrodonnalivorno@yahoo.it