“La Grande Guerra” al Museo del Figurino – Calenzano

“La Grande Guerra” al Museo del Figurino

12 gennaio 2019
@Museo del Figurino Storico – via del Castello 7

Sabato 12 gennaio sarà possibile assistere a una visita guidata a cura degli organizzatori della mostra. Per l’occasione sono stati costruiti 150 nuovi pezzi originali, che verranno esposti per la prima volta.

Si inaugura sabato prossimo, 12 gennaio, alle ore 16 la mostra “La Grande Guerra” al Museo del Figurino storico,che rimarrà aperta fino al 9 giugno, negli orari di apertura del museo (giovedì ore 17-21, venerdì ore 17-21, sabato e domenica ore 9-12 e 17-22).

La mostra, cui hanno collaborato l’associazione La Condotta, l’associazione fiorentina Battaglie in Scala e 113° Régiment de ligne, presenta oltre 150 soldatini ambientati nella Prima Guerra mondiale. Un modo per comprendere, attraverso i soldatini, la vita e le dure condizioni dei soldati in questo drammatico momento storico e ricordarne gli eventi principali a distanza di cento anni dalla fine della Grande Guerra.




68 a Siena c’ero anch’io

Lunedì 24 dicembre alle Stanze della Memoria a Siena, srata vintage con la partecipazione di sessantottini veri e propri e altri eventuali epigoni.
Canti con Albalisa Sampieri e Francesco Burroni, foto di Augusto Mattioli… e di chi le porta.
Racconti, aneddoti e facezie dei partecipanti.
ore 20 cena a buffet (contributo 10 euro)
ore 21 incontro-spettacolo (ingresso libero).

Iniziativa a cura di Stanze della Memoria, Istituto storico senese della Resistenza e dell’età contemporanea e Aresteatro




Firenze ferita e il ponte Santa Trinita. Nel diario di Maria Fossi e negli scatti di Paola Barocchi

Giovedì 20 dicembre alle 16.30 sarà presentato a Palazzo Davanzati il volume “Firenze ferita e il ponte Santa Trinita nel diario di Maria Fossi e negli scatti di Paola Barocchi” pubblicato dalla casa editrice S.P.E.S., curato da Alessia Cecconi e Martina Nastasi.
Il libro presenta la riedizione del Diario dell’emergenza che Maria Fossi scrive fra il luglio e l’agosto del 1944, accompagnato da un saggio introduttivo di Alessia Cecconi che lo inserisce nel contesto storico di quegli anni ripercorrendo gli intrecci tra le due giovani studiose e viene arricchito da numerose fotografie della Firenze appena distrutta e da scatti privati delle famiglie Fossi e Barocchi. Nella seconda parte vediamo la ricotruzione del ponte, simbolo di una Firenze ferita, negli scatti inediti di Paola Barocchi che segue i lavori da un punto di osservazione privilegiato: il balcone del palazzo di famiglia sul Lungarno Guicciardini. Queste ultime foto sono accompagnate da un saggio di Tomaso Montanari che le inquadrano nel dibattito culturale e morale del Dopoguerra.




Immagini del ‘900 dalla collezione di Carlo Pepi

Sabato 15 dicembre a Montale, a Villa Smilea, inaugurazione della mostra pittorica “Immagini del ‘900 della collezione di Carlo Pepi”.

La mostra resterà aperta fino al 13 gennaio.

Per info: 0573/952234/65

 




Spettacolo teatrale “Le Toscane ribelli: Italia, Giacinta e le altre”

“Le Toscane Ribelli: Italia, Giacinta, Maria & C.”ideato e diretto da Orlando Forioso.

Si tratta di una performance teatrale e musicale sulle donne e la Toscana, tra maestrine e suffragette, tra tragedie e innovazione, socialismo nascente e l’Italia dei conservatori. Le fake news di oggi non sono altro che i pettegolezzi di ieri che portavano le persone al suicidio.

Ingresso gratuito (posti limitati:  è obbligatoria la prenotazione (tel. 0572 952140 oppure 329 3605964).

Fatta l’Italia bisogna fare le italiane! L’Italia della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento ha visto le donne emergere sulla scena politica e sociale attraverso, tra gli altri, il movimento del voto alle donne.

Una delle protagoniste del suffragio femminile è stata Giacinta Marescotti Martini, moglie di Ferdinando Martini. La Martini, Maria Montessori ed Anna Maria Mozzoni, sono tra i personaggi evocati ne “Le Toscane Ribelli”, uno spettacolo itinerante, costruito come le scatole cinesi: i Martini visti attraverso il racconto di una cameriera, Giacinta che insieme alle altre donne prende parte ad un comizio, l’evocazione delle anarchiche come Leda Rafanelli, la poetessa pastora Dina Ferri, la tragedia di Italia Donati narrata attraverso il processo contro il Corriere della Sera. Tante scatole e scatoline che si aprono una nell’altra e che, in comune, hanno la ribellione, le donne, la cultura, l’educazione, il pettegolezzo e la Toscana.

Accompagnati dalla chitarra e dal canto di Giuditta Scorcelletti, gli attori del Teatro dei Garzoni, diretti da Orlando Forioso, passano da un personaggio all’altro tra ironia e tragedia, storia e anacronismo, canti e poesia.

Con Massimo Bartolesi, Paolo Bartolini, Marco Bertini, Sabrina Carrara, Stefano Del Dotto, Valentina Grazzini, Camillo Massa, Martina Miceli, Lisa Papini, Tania Pasquanelli, Deborah Pellegrino, Erica Quarri, Lorenzo Spadoni.

Produzione: Teatro dei Garzoni in collaborazione con TeatrEuropa di Corsica




Presentazione delle “Antiche villeggiature” a Monsummano

Nell’ambito della mostra documentaria “M’istruisco, dunque sono: iniziative d’istruzione nella Valdinievole ed oltre”, in corso fino al 17 marzo 2019 al Museo della Città e del Territorio, mercoledì 12 dicembre, alle ore 21.15, si terrà la presentazione del volume “Antiche villeggiature. Val di Bisenzio e Montepiano tra Ottocento e Novecento” (Fondazione CDSE, 2018), di Annalisa Marchi, Alessia Cecconi, Luisa Ciardi e Cinzia Bartolozzi nella Sala “Walter Iozzelli” della Biblioteca comunale “Giuseppe Giusti” di Monsummano Terme.

La Toscana delle antiche villeggiature riemerge grazie a questo volume, dedicato a quei borghi dell’Appennino settentrionale che furono amati luoghi di soggiorno estivo e vacanze borghesi. Alla fine dell’Ottocento la Val di Bisenzio e di Montepiano, similmente a quanto accadde per le vicine Monsummano e Bagni di Montecatini, iniziarono ad attrarre turisti, escursionisti e villeggianti da tutta l’Italia (in alcuni casi anche dall’estero). Ne nacque una moda che si aggiunse alla secolare frequentazione da parte delle famiglie signorili fiorentine che trascorrevano i periodi estivi in sontuose ville-fattorie di campagna.

Montepiano, che si arricchì di ville e villini e ospitò anche numerose colonie terapeutiche, visse proprio allora la sua belle époque, frequentata com’era da celebrità ed esponenti di spicco della comunità ebraica, a cominciare dalla famiglia degli antifascisti fratelli Rosselli.

Durante la presentazione, a cui saranno presenti le autrici, sarà ripercorsa la storia sul filo rosso della villeggiatura, fenomeno che tra fine Ottocento e inizio Novecento ha tanto connotato la storia di Montepiano, quanto quella di altre località toscane, come Monsummano e Bagni di Montecatini.

Modera l’incontro Chiara Martinelli.
Cinzia Bartolozzi, architetto, lavora come istruttore tecnico presso il Comune di Prato ed è autrice di numerosi studi sulle architetture di palazzi signorili.

Alessia Cecconi, storica dell’arte, lavora come Direttrice della Fondazione CDSE. Ha ricercato a lungo sul recupero delle opere d’arte durante la Seconda Guerra Mondiale, tema a cui ha dedicato volumi e mostre.

Luisa Ciardi, storica, è la responsabile della Segreteria scientifica della Fondazione CDSE. Sta attualmente seguendo un progetto sul recupero delle identità dei soldati che trovarono la morte nel 1941 con il naufragio, in Grecia, del Piroscafo Oria.

Annalisa Marchi, insegnante di lettere, è la Presidente della Fondazione CDSE e ha all’attivo più di quaranta pubblicazioni sulla storia di Prato.
Per l’occasione, i partecipanti alla serata potranno visitare la mostra documentaria “M’ISTRUISCO, DUNQUE SONO: INIZIATIVE D’ISTRUZIONE NELLA VALDINIEVOLE ED OLTRE (orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì 9-13; martedì e giovedì 9-13/15.30-17.30. Chiuso sabato e domenica e festivi eccetto aperture straordinarie).

Con il contributo della Regione Toscana.

Ingresso libero.

Info: Biblioteca “Giuseppe Giusti” tel. 0572 959500. biblioteca@comune.monsummano-terme.pt.it




TORTURA. Storie di ieri, realtà di oggi

Mercoledì 5 dicembre alle ore 16.00 presso la sede di Le Murate – PAC (in piazza delle Murate a Firenze), l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, le Murate PAC e l’Istituto Gramsci Toscano vi invitano a un pomeriggio di riflessione sul tema della tortura alla viglia della Giornata internazionale dei diritti umani.

Programma

Ore 16.00 Saluti introduttivi e accoglienza dei partecipanti

Ore 16.15 Visita allo spazio del carcere duro

Ore 17.00 Il sistema repressivo fascista, a partire dal volume di Mimmo Franzinelli Tortura (Mondadori, 2018), ne discutono Matteo Mazzoni direttore ISRT e Marco Palla Università di Firenze.

Ore 17.45 Attualità della tortura, ne discutono Lorenzo Guadagnucci giornalista e Marina Lalatta Costerbosa Università di Bologna.

Ore 18.30 Visita allo spazio del carcere duro

 

Info
visite al carcere duro: prenotazioni a info.pac@muse.comune.fi.it o 0552476873
Le visite sono gratuite fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Gli insegnanti partecipanti potranno richiedere la certificazione delle ore per attività di formazione. Si richiede la prenotazione a isrt@istoresistenzatoscana.it




Il CORO NOVECENTO DI FIESOLE @ Museo della Deportazione di Prato

24 novembre 2018 – ore 17
@ Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza. Luoghi della Memoria Toscana (via di Cantagallo, 250)

 

Il Coro del Novecento di Fiesole al Museo della Deportazione

Il Coro del Novecento, nato nel 2009 e composto da 35 elementi, si propone di rileggere la storia attraverso quei canti che sono testimonianza di ideali e di lotte e che sono diventati patrimonio della nostra memoria e tradizione popolare: canti di lavoro, di emigrazione, canzoni contro la guerra, canti partigiani e della deportazione. Tra i titoli proposti, Stornelli d’esilio, Ballata di Mauthausen, Canto dei Deportati, La stella e la farfalla, Dona dona, La despedida, Dalle belle città, La pianura dei sette fratelli, Bella ciao.
Diretto dalla maestra Elena Mercuri, Giacomo Gentiluomo è il direttore artistico, chitarrista e voce solista.
Accompagnano le sue esecuzioni: Eleonora Tassinari (violino, violoncello, fisarmonica).

Ingresso libero fino a esaurimento posti.