Le foibe e il confine orientale: una tragedia del XX secolo. Percorsi di conoscenza

Venerdì 8 febbraio alle ore 15.00 a Villa Vogel, sede del Quartiere 4

“Le foibe e il confine orientale: una tragedia del XX secolo. Percorsi di conoscenza”.

Interverranno:
Dott.Matteo Mazzoni, Direttore dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Le docenti prof. Silvia Cosimi dell’I.S.I.S. Galilei e Mariassunta Pirillo dell’Istituto Agrario di Firenze, insieme agli studenti che nel 2018 hanno preso parte al Viaggio sul Confine Orientale, nell’ambito del Progetto della Regione Toscana “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel 900”.

Iniziativa promossa da Quartiere 4 di Firenze e sezione Anpi “Sergio Rusich”.




Il “lungo” Giorno del Ricordo dell’ISRT

Anche quest’anno l’ISRT promuove e partecipa a molte iniziative sui temi del Giorno del Ricordo, oltre al Convegno storico-didattico del progetto Confini difficili: Confini imposti, confini violati. Da Trieste a Sarajevo in occasione del Giorno del Ricordo 2019, a cura di S. Malavolti, S. Neri Serneri (Firenze, Auditorium di Sant’Apollonia, 8 febbraio).

Incontri con le scuole

Incontro con le scuole Comune di Firenze, intervento del direttore M. Mazzoni (7 febbraio).
Incontro con le classi quinte delle scuole superiori del Comune di Figline e Incisa Valdarno, promosso dall’amministrazione comunale. Lezione del direttore, M. Mazzoni (11 febbraio).

Incontri aperti alla cittadinanza

Incontro a cura Quartiere 4 e Anpi Sergio Rusich, con intervento del direttore M. Mazzoni (8 febbraio).
Incontro con la cittadinanza promosso dal Comune di Empoli. Conferenza del direttore M. Mazzoni (12 febbraio).
Incontro a cura Anpi Rignano – Reggello, interventi di E. Gobetti e S. Neri Serneri (23 febbraio).




Giornata del Ricordo – Le iniziative dell’Isgrec

invito09.02.19Nel calendario civile nazionale il 10 febbraio, Giorno del ricordo, ha ormai una sua lunga storia. Dall’emanazione della legge, nel 2004, molto si è studiato e lavorato, nelle università e in ambienti culturali, per trovare gli strumenti indispensabili a parlare di un tema complesso del passato dell’Italia e dell’Europa. Europeo è il contesto delle vicende delle terre del confine “orientale” per noi, che riguardano comunque il mondo slavo, Jugoslavia prima, Slovenia e Croazia ora. Europeo è il quadro della storia e dei silenzi – rimozioni per una storia appartenente alla fase più drammatica del continente nel Novecento – ed europeo è il tema attuale della gestione della memoria collettiva. Il 10 febbraio, una volta deciso di farne, per legge dello Stato, un momento destinato al recupero di storie e memorie, ha assunto formalmente la rilevanza di altre date del calendario civile del nostro paese, con i conseguenti compiti per le istituzioni nazionali e locali. Alla scuola sono state necessarie nuove risorse culturali per trasmettere contenuti e significato civile. Non può essere taciuta la frequente, difficile relazione fra storia-memoria da un parte e tra il dovere del ricordo e l’oblio dall’altra. Il compito per chiunque voglia assumere la responsabilità di intervenire, verso il pubblico, ma con grande speciale delicatezza verso la scuola, è misurarsi con la necessità di trovare fonti, studiare, applicare una pedagogia della memoria capace di rifiutare le suggestioni di una trattazione superficiale. A Grosseto nella scuola si è molto lavorato, fin dai primi anni. L’ISGREC, per una felice intuizione iniziale, cercò fin dal 2005 nelle istituzioni – MIUR, Regione Toscana, Enti Locali – interlocutori, divenendo un laboratorio di ricerca storica e didattica. Corsi di aggiornamento, pubblicazioni, viaggi di studio, documentari, una mostra permanente, una ricerca sui profughi istriano-dalmati a Grosseto di Laura Benedettelli lasciano un patrimonio che può continuare ad essere speso. Ultima l’esperienza che ci consegna oggi nuovi strumenti di conoscenza e di divulgazione: il progetto “Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento”. A volerlo, affidandone la realizzazione, è stato il voto del Consiglio della Regione Toscana: voto unanime dell’intero Consiglio e immediato impegno: summer school per 25 insegnanti toscani a Grosseto, sede ENAOLI di Rispescia nell’estate 2017, viaggio di studio per 50 studenti accompagnati dai docenti, dai rappresentanti delle istituzioni, dell’ISGREC e dell’Istituto storico regionale associato. Ne è derivata una larghissima disseminazione, la formazione di un gruppo di insegnanti-esperti e un lavoro originale, un secondo documentario, che sarà presentato a Grosseto in anteprima sabato 9 febbraio, nel Palazzo del Governo. La Prefettura che ha accolto la proposta di utilizzare una ricostruzione storica, contenuta nel documentario, frutto della esplorazione di voci di testimoni e storici, di luoghi della memoria, visitati nel corso del viaggio di studio del febbraio 2018. “La conoscenza scaccia la paura. Per una storia dell’Alto Adriatico, il confine più difficile del Novecento”. Il regista, Luigi Zannetti, ha trovato un registro originale, quello di far accompagnare la ricognizione su storie e luoghi dalla storia di vita di un testimone, profugo da Pola, oggi tornato a vivere non nella prima patria, ma nei dintorni, a Trieste, dove ha scelto di impegnarsi per ricucire conflitti di memoria e superare traumi ancora non dimenticati.

Lunedì 4 febbraio un altro momento, non istituzionale, ma didattico, specificamente destinato alla formazione degli insegnanti: un corso di formazione intensivo, inserito fra le iniziative accettate dal MIUR, con esonero per i docenti che partecipano (iscrizioni aperte fino a lunedì presso l’ISGREC e sul portale Sofia del MIUR).

 Questo il programma della giornata del 9 febbraio. Alle ore 10.30, nella Sala degli specchi del Palazzo della provincia, alla presenza del Prefetto di Grosseto, Dott.ssa Cinzia Torraco, del consigliere regionale Leonardo Marras e del Presidente dell’Isgrec Luca Verzichelli, sarà proiettato in anteprima il documentario. Interverranno Luciana Rocchi, consulente storica insieme a Luca Bravi del documentario, e il regista, Luigi Zannetti. A seguire sarà inaugurata con una visita guidata la mostra “La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al confine orientale”, che sarà visitabile dall’11 al 14 febbraio la mattina per le scuole e il pomeriggio dalle 15 alle 17 per altri visitatori.

Lunedì 4 febbraio inizia alle ore 9 il corso di formazione per insegnanti, organizzato dall’Isgrec in collaborazione col Polo Liceale dal titolo “”. Interverranno Luca Bravi, Università di Firenze (Memorie contese. Il dibattito e la formazione sui confini”), per l’ISGREC Luciana Rocchi (I due lati del confine “mobile”), Laura Benedettelli (Grosseto: l’arrivo e l’accoglienza dei profughi”), Marino Micich, FEDERESULI (L’esodo giuliano dalmata dopo la seconda guerra mondiale e l’accoglienza in Italia”).

Come ogni anno l’Istituto rimane a disposizione per interventi nelle scuole su richiesta dei dirigenti e degli insegnanti e mette a disposizione la propria biblioteca, emeroteca e mediateca per approfondimenti sulle tematiche legate al confine orientale.

INFO per iscrizioni al corso e prenotazione di visite guidate alla mostra: (Isgrec: 0564415219, segreteria@isgrec.it).




Presentazione del romanzo “Proletkult” dei Wu Ming

Venerdì 1° febbraio, alle 17.30, presso Lo spazio in Via dell’Ospizio, presentazione del romanzo storico “Proletkult” dei Wu Ming.

Il romanzo ripercorre le vicende politiche e ideologiche d Aksander Bogdanov, fondatore, già poche settimane dopo la Rivoluzione d’ottobre, della Proletkul’t, organizzazione nata con lo scopo di diffondere in URSS una vera cultura proletaria.

Saranno presenti gli autori.




MOSTRA FOTOGRAFICA: Il cielo cade ancora?

1 febbraio 2019 – dalle ore 17
@ Saletta 2 giugno, Certaldo

Inaugurazione della mostra fotografica
IL CIELO CADE ANCORA?

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Seconda Guerra Mondiale 1940 – 45: racconti di vita

Sarà presentato venerdì 1 febbraio alle 17 nella Sala Affreschi del Palazzo del Pegaso in via Cavour, sede del Consiglio Regionale della Toscana, il libro “Seconda Guerra Mondiale 1940 – 45: racconti di vita”. Curato da Pio Secciani, presidente dell’associazione “Meleto vuole ricordare”, il volume raccoglie le storie dei partecipanti all’omonimo concorso letterario promosso dall’associazione nel 2016 col patrocinio del Comune di Cavriglia, della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana. Al concorso letterario nazionale avevano partecipato vari scrittori provenienti da ogni parte d’Italia con racconti dedicati agli anni più duri del secondo conflitto mondiale, quelli della Resistenza. Anni in cui anche Cavriglia, purtroppo, ha pagato a caro prezzo la ritirata della truppe Naziste.

Il volume si inserisce nel percorso di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza sull’importanza della Memoria avviato dall’Amministrazione Comunale e portato avanti anche grazie al prezioso contributo dell’Associazione “Meleto vuole ricordare”. Un percorso per non disperdere gli insegnamenti lasciati in eredità dal passato e tramandare questo patrimonio di generazione in generazione. Insegnamenti che verranno rievocati e celebrati dai racconti riuniti nel volume curato da Pio Secciani.

Durante la presentazione, dopo i saluti del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, interverranno: Valentina Vadi, Consigliere Regionale, Ivo Biagianti, storico dell’Università di Siena, Filippo Boni, vicesindaco di Cavriglia, e Pio Secciani, curatore del libro.




Presentazione del libro “Ricordate compagni? Testimonianze dei reduci italiani dal lager di Flossenbürg”.

BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3  giovedì 31 gennaio alle ore 17,30:

Presentazione del libro

“Ricordate compagni? Testimonianze dei reduci italiani dal lager di Flossenbürg”.

di Chiara Nannicini Streitberger
Carlo Cesati Editore, Firenze

Ne parleranno, con l’autrice, Silva Rusich e Franco Quercioli

Tra i convogli che partirono dall’Italia negli anni 1943- 45 per i lager nazisti alcuni erano diretti a Flossenbürg. Questo saggio, presentato per la prima volta in Italia, ricostruisce la tragica realtà dei deportati italiani in balia della furia nazista, analizzando le testimonianze scritte dai reduci di questo lager, quindici testi ricchi e intensi, con scelte narrative chiare: le vicende personali, il trauma dell’arrivo, il razzismo contro gli italiani, vittime di una situazione storica paradossale, i riferimenti culturali comuni, la descrizione dei momenti più drammatici, il ricordo dei compagni scomparsi. I testimoni di Flossenbürg ci hanno lasciato una descrizione viva e commovente, che occorre ricordare oggi.
Sergio Rusich è tra questi. La sua testimonianza è narrata nel libro‘Il mio diario; vent’anni nei campi di Sterminio nazisti, Flossenbürg 40301’. A lui, partigiano di Pola e poi insegnante nella scuola elementare dell’Isolotto abbiamo voluto intitolare la nostra sezione dell’ANPI

La prof. Chiara Nannicini Streiterberg è docente di Storia della Letteratura Italiana all’Università di Saint-Louis, Bruxelles, professore ospite di Letteratura Italiana all’Università di Gand, direttrice del Centro di lingua e cultura italiana  Italia per passione di Bruxelles.




Il cinema è l’arma più forte? Razzismo e antisemitismo fascista allo specchio della cinematografia italiana

28 gennaio – ore 17.30
@ Sede ISRT – via G. Carducci 5/37 – Firenze

 

Lunedì 28 gennaio alle ore 17.30 l’ISRT vi invita presso la propria sede (via Carducci 5/37, Firenze) all’iniziativa:

Il cinema è l’arma più forte?
Razzismo e antisemitismo fascista
allo specchio della cinematografia italiana: una ricognizione

a cura di Marta Baiardi e Flavio Tuliozi

Nell’ambito della Giornata della memoria 2019 un’occasione di approfondimento e riflessione per affrontare come la conquista dell’Impero e le persecuzioni antiebraiche siano presenti nella produzione cinematografica tra fascismo, dopoguerra e tempi recenti, seguendo l’evolversi di concetti, soggetti, stilemi espressivi, evidenze e silenzi.

– Locandina in allegato –