Marinetti amore mio

Sabato 27 febbraio 2016 alle ore 11.00, a Firenze, presso l’Auditorium dell’Archivio di Stato (viale Giovine Italia, 6), l’Archivio di Stato di Firenze, in collaborazione con la l’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi”, presenta il romanzo storico “Marinetti amore mio” di Simona Weller. (Pubblicato nella collana “Il Portico” presso l’Editore Marlin, 2015).

II romanzo racconta la storia di un colpo di fulmine e dell’amore che unì per la vita l’inventore del Futurismo, Filippo Tommaso MARINETTI, e la giovane pittrice scenografa, illustratrice e scrittrice Benedetta CAPPA. L’uomo che scriveva nel suo libro “Mafarka il futurista” di voler vincere la tirannia dell’amore e l’ossessione della donna unica, aveva incontrato una donna che avrebbe amato tutta la vita. L’autrice grazie alle conversazioni con Ala Marinetti, racconta nel romanzo biografico fatti veramente accaduti: una grande storia d’amore sullo sfondo di un movimento d’avanguardia che sembrava essere nato per distruggere i sentimenti. La scrittrice pone l’accento su un’artista poliedrica poco conosciuta e dipinge con abilità il ritratto di una donna audace e intraprendente che si realizza sia come artista sia come moglie premurosa, complice e madre sollecita.
Un aspetto meno noto del Futurismo al femminile sono le 5 immense tele murali dipinte nel 1933-34 per il Palazzo delle Poste di Palermo da Benedetta Cappa.

Simona Weller – Vive tra Roma e il borgo medievale di Calcata (VT). Scrittrice e pittrice tra le più affermate della sua generazione, una delle massime rappresentanti della poesia visiva italiana, non è nuova alla ricostruzione della vita di una grande artista. Il suo primo romanzo di successo (più di 10.000 copie vendute, tradotto in Austria e in Germania) è stato Ritratto di Angelica (1998), ispirato alla vita di Angelika Kauffman. Il secondo, in due volumi, Una rosa nel cuore (2000) e Suzanne (2002), ripercorre la vita di Suzanne Valadon. Il terzo, Marinetti amore mio, dedicato a Benedetta Cappa, completa la trilogia. Altri suoi romanzi sono Il pantano del Diavolo (1994), Memorie di una pittrice perbene (2004) e Niente accade per caso (2008).

Alla presentazione intervengono Kiki Franceschi e Marilena Mosco. Coordina: Rosalia Manno.
Sarà presente l’autrice. Ingresso libero.




Giacomo Puccini nello specchio. I periodici lucchesi

Venerdì 12 febbraio 2016 alle ore 17.30 presso l’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martino, Lucca) si presenta il sito Giacomo Puccini nello specchio. I periodici lucchesi.

PROGRAMMA

Saluti di
Alberto Del Carlo, Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca

Gabriella Biagi Ravenni, Presidente del Centro studi Giacomo Puccini

presentazione a cura di

Fiamma Nicolodi, Università degli studi di Firenze e Coordinatore del Comitato scientifico del Centro studi Giacomo Puccini

Il sito offre l’immagine di Giacomo Puccini riflessa nei periodici lucchesi.
È noto che Puccini è stato uno dei primi compositori a suscitare un’attenzione continua da parte dei periodici, specializzati e non, che accompagnavano, si può dire giorno per giorno, la sua vita privata e la sua carriera; è noto anche che fu oggetto di una capillare promozione mediatica in Italia e all’estero: ne consegue che il numero degli articoli a lui dedicati è incalcolabile. Quanto è apparso sulla stampa dell’epoca desta da tempo l’attenzione degli studiosi.

Il progetto del Centro studi Giacomo Puccini parte dai periodici lucchesi, che si sono rivelati fonti di particolare interesse, in quanto, oltre a dare continuamente notizie, per così dire, in presa diretta, forniscono altrettanto continuamente corrispondenze da periodici di tutto il mondo.

Per gli anni 1904-1911 sono stati individuati, schedati e trascritti tutti gli articoli, le recensioni, le interviste, le corrispondenze, i trafiletti pubblicati sui periodici lucchesi conservati alla Biblioteca Statale di Lucca.

Si proseguirà per mettere a disposizione tutti gli articoli pubblicati a Lucca su Puccini durante la sua vita, con un prolungamento al 1926, per comprendere la prima rappresentazione lucchese di Turandot.

Il progetto ha preso le mosse dai risultati del Convegno internazionale di studi Giacomo Puccini nei teatri del mondo. Cronache dalla stampa periodica, organizzato nel dicembre 2008 dall’Istituto Storico Lucchese, con la collaborazione e la consulenza del CSGP, pubblicati in Giacomo Puccini nei teatri del mondo. Cronache dalla stampa periodica. Atti del Convegno internazionale di studi in 3 volumi, Lucca, Istituto storico lucchese, 2013.




Conversazioni e confronti su Emilio Mancini: Intellettuale empolese della prima metà del ‘900

Venerdì 12 febbraio alle ore 17,00, l Cenacolo degli Agostiniani un incontro speciale per riscoprire uno dei protagonisti della storia culturale del primo cinquantennio empolese.

Si tratta di Emilio Mancini, nato a Empoli nel 1883 e morto a Lucca nel 1947.

La famiglia era di origini modeste e per completare gli studi Mancini si aiutò dando lezioni private. Dopo la laurea in lettere si dedicò all’insegnamento: dapprima a San Miniato, quindi a Livorno, all’Istituto Magistrale: fece carriera, prima diventa Preside poi Provveditore agli Studi.Le sedi lontane da Empoli:Val d’Aosta e Piemonte e, nel secondo dopoguerra, Lucca.

È la figlia Andreina, fiorentina, che, dopo aver letto in rete notizie e informazioni sul padre Emilio nel sito www.ilraccontodellarte.it curato da Paolo Pianigiani, ha deciso di riallacciare un contatto significativo con Empoli e di mettere in circolo il suo archivio di lavoro, conservato con cura in tutti questi decenni.

Carte, appunti e documentazione minuta raccolta da Mancini per la pubblicazione dei suoi contributi, usciti sulla “Miscellanea storica della Valdelsa”, e su altre riviste nazionali o per numeri unici e piccole pubblicazioni. L’archivio storico comunale metterà a disposizione questa raccolta “virtuale” di quanti saranno interessati a consultarla per ragioni di studio o semplice curiosità, analogamente a quanto è stato fatto per le carte di Oreste Ristori.

Tra le numerose pubblicazioni il fascicolo Empoli: granaio della Repubblica fiorentina, scritto insieme all’amico Vittorio Fabiani e pubblicato da Sonzogno nella collana delle “Cento città d’Italia”. Egualmente conosciuti i saggi stampati dalla tipografia Lambruschini nei primi anni ’20 del Novecento: La fontana di Empoli e Luigi Pampaloni scultore fiorentino e I giornali umoristici e “numeri unici” empolesi.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Società Storica della Valdelsa, interessata a far luce sulla figura di Emilio Mancini, che animò – assieme ad altri empolesi come Vittorio Fabiani, Corrado Masi, Mario Puccioni – le pagine della “Miscellanea Storica della Valdelsa”. L’incontro, a più voci, si propone di delineare la biografia e le esperienze di Emilio Mancini con l’intervento congiunto di Andreina Mancini e Paolo Pianigiani, mentre Elisa Boldrini illustrerà i caratteri salienti della lunga direzione della rivista valdelsana che egli mantenne ininterrottamente dal 1920 al 1947, anno della sua scomparsa; sarà infine Giuliano Lastraioli a parlare dell’ambiente intellettuale empolese, con cui si relazionò Emilio Mancini.




Famiglie di Tavarnelle in bianco e nero

Una galleria di oltre sessanta foto in bianco e nero per conoscere e riscoprire come eravamo. La memoria e la tradizione storica corrono lungo il filo rosso della famiglia tavarnellina, ritratta dalla fine dell’800 al 1960. E’ il tema intorno al quale ruota la personale di Mario Forconi, l’evento che apre i battenti presso il palazzo comunale di Tavarnelle sabato 12 dicembre nell’ambito degli eventi legati alla festa della patrona Santa Lucia. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Tavarnelle in collaborazione con l’archivio Forconi.




La comunità di Montecarlo nella Prima Guerra Mondiale

Sabato 21 novembre 2015, presso la Biblioteca Comunale di Montecarlo, via Roma, 3, alle ore 17,00 si terrà l’incontro dal titolo La comunità di Montecarlo nella Prima Guerra Mondiale.

Interverranno: Riccardo Maffei, Montecarlo dalla pace alla guerra (1914-1915) e Dario Donatini, La mobilitazione civile a Montecarlo

Partendo dall’osservazione e dallo studio dei documenti di archivio intendiamo narrare le vicende che portarono la popolazione di un pacifico centro della Valdinievole a partecipare alla prima guerra moderna del XX secolo. Grazie a un paziente lavoro di ricerca, inoltre, è stato possibile ricostruire le ricadute locali della mobilitazione e del conflitto in una realtà periferica dell’Italia liberale.




Conoscere la storia del ‘15-’18 attraverso i riflessi che ebbe a Montepulciano

montepulcianoPrende il via sabato (21 novembre) il percorso avviato dalla Biblioteca archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano con le scuole medie del territorio, nell’ambito del Centenario della Grande Guerra.

La Scuola media Pascoli ospiterà infatti la proiezione del documentario “1915 – 1918: Siena e Provincia nella Grande Guerra”, del giornalista Juri Guerranti, prodotto dal Monte dei Paschi di Siena.

Spettatori del filmato saranno i ragazzi della classe 1 B che ha aderito al progetto di ricostruzione di quel periodo storico grazie alla particolare sensibilità mostrata dagli insegnanti Manuela Cencini e Marco Rossi.

Nel documentario del giovane autore Juri Guerranti compare anche materiale d’archivio conservato presso la Biblioteca di Montepulciano, utilissimo per conoscere gli avvenimenti della Prima Guerra mondiale che videro coinvolto direttamente il territorio poliziano.

Della mattinata di sabato saranno protagonisti anche i ragazzi che potranno consultare il materiale didattico fornito dalla biblioteca e confrontarsi sulle tematiche di maggior interesse locale.

Il progetto, che fa parte del programma di iniziative messo a punto dal comitato per il Centenario della Grande Guerra, prevede l’utilizzo di materiale audio e video, di documentazione originale di archivio e di visite nei luoghi poliziani che hanno un significato rispetto al conflitto ’15-‘18.

Giovedì 26 novembre gli studenti effettueranno infatti un itinerario che li poterà a visitare il Parco della rimembranza di S. Biagio, il Palazzo Comunale, dove sono conservati i ritratti dei caduti, il Sagrato della Chiesa di S. Agostino, dove è apposta la targa che riporta il proclama della Vittoria, e la Cappella ai Caduti presso il santuario di S. Agnese.

Come spiegano Francesca Cenni e Antonio Sigillo, coordinatori degli incontri con gli studenti per conto della Biblioteca archivio Piero Calamandrei di Montepulciano, “ogni iniziativa sarà filmata in modo da realizzare un DVD che racconti l’attività degli studenti durante questo percorso. Il video farà poi parte integrante di una mostra che sarà allestita dagli studenti stessi con dei pannelli sia lungo lo scalone della Biblioteca sia presso la Scuola Media G. Pascoli.

Sempre nell’ambito delle iniziative per il Centenario della Grande Guerra, da ricordare, ancora sabato, alle 21.15, al Teatro dei Concordi di Acquaviva, lo spettacolo “Come d’autunno” che, attraverso le vicende di due giovani innamorati, mostra gli effetti devastanti del conflitto sulle vite degli italiani ai primi del Novecento.

Il coordinamento delle iniziative per il Centenario della Prima Guerra Mondiale è curato da un comitato individuato dal Consiglio Comunale di Montepulciano ed in cui figurano rappresentanti delle forze politiche, delle istituzioni, del mondo dell’associazionismo e della scuola; il cartellone si estenderà fino al 2018 quando sarà allestita una mostra con i materiali sulla Grande Guerra poliziana, raccolti anche grazie al contributo dei privati.




“Angiolino e gli altri”. Campigliesi e venturinesi nella Grande Guerra

San VincenzoSabato 21 novembre nella  Biblioteca Comunale “G. Calandra” di San Vincenzo (Livorno) alle ore 16.30, la redazione  della rivista storica “Venturina Terme” presenta la ricerca  “Angiolino e gli altri. I nostri ragazzi nell’inferno della grande guerra” .

Saranno raccontate le storie dei tanti ragazzi del comune di Campiglia, che comprendeva anche San Vincenzo, che si trovarono a vivere in un evento traumatico e terribile: la prima guerra mondiale . Uno dei ragazzi campigliesi in partenza per la guerra si chiamava Angelo Spini detto Angiolino , viveva con la madre vedova e tre sorelle nel podere di Cignarella di Cafaggio e non siera mai mosso da lì . Nei mesi successivi sarebbe stato il protagonista involontario di un viaggio lungo 1.300 chilometri che, tra mille peripezie , lo avrebbero condotto fino al campo di concentramento austriaco, nella città natale di Adolf Hitler  all’epoca giovane caporale nell’esercito tedesco.

Altri,cercarono di sfuggire al servizio militare, quando al momento della proclamazione della guerra scoppiò il panico. Nel giro di pochi giorni all’ospedale di Campiglia si registrarono decine e decine di casi di amputazioni traumatiche alla mano destra, si presentavano con le dita staccate dicendo di essere stati vittime di incidenti sul lavoro, mentre invece si erano mutilati con la speranza di essere dichiarati inabili alle armi, evitando di essere spediti al fronte. Queste e tante altre storie saranno raccontate per non dimenticare che la storia è storia di tante storie .

Sabato 21 e 22 novembre dalle ore 16.00 l’Archivio Storico del Comune di San Vincenzo piano terra del palazzo Comunale  sarà aperto alla cittadinanza e i docenti delle cooperative: “Microstoria”, “Il Cosmo”, Itinera” effettueranno visite guidate , al fine di ripercorrere brevemente la storia di San Vincenzo, attraverso i documenti,  dal 1949

Si potrà ricostruire attraverso le carte conservate nell’Archivio Storico comunale la costruzione degli edifici,  strade  e piazze  partendo dall’osservazione di vecchie cartine topografiche. Si potrà veder la trasformazioni delle vie: la loro funzione nel tempo e l’importanza che hanno avuto nello sviluppo urbano e altro ancora




La scuola laica. Gaetano Salvemini contro i clericali

Alle ore 17.00 di venerdì 20 novembre nella Sala del Gonfalone di Palazzo Bastogi il Consiglio regionale invita alla presentazione del volume di Gaetano Pecora La scuola laica. Gaetano Salvemini contro i clericali (Donzelli 2015).

Saluti del Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani

Interventi di

Antonella Braga, Fondazione Ernesto Rossi Gaetano Salvemini

Sergio Casprini, Gruppo di Firenze per la scuola del merito e delle responsabilità

Sandro Rogari, Università degli studi di Firenze

Valdo Spini Presidente della Fondazione Circolo Rosselli

Il presidente della Fondazione Ernesto Rossi Gaetano Salvemini, Alessandro Figà Talamanca, assegnarà il Premio 2014 a Mirko Grasso dell’Università di Bologna per la tesi di dottorato “L’alternativa democratica. Umberto Zanotti Bianco, il sud Italia e il Mediterraneo fra grande guerra e fascismo”.