Livorno, siamo obiettivi. La città vista con l’occhio dei registi

Posta inviata-6274“Livorno, siamo obiettivi. La città vista con l’occhio dei registi” è il titolo del video realizzato da Marco Sisi che sarà proiettato il 10 gennaio alle ore 17 al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo in via Roma a Livorno, per un’iniziativa promossa dall’Associazione culturale “Livorno come era” la cui pagina Facebook conta oltre diecimila iscritti. Da oltre vent’anni Sisi, attento ricercatore della Livorno nel cinema il videomaker, ha racchiuso in un filmato di circa un’ora una serie di brevi spezzoni tratti da un centinaio di film girati nella nostra città (o comunque ad essa riconducibili) dal 1925 ad oggi seguendo al contempo una progressione topografica dei luoghi da Nord a Sud, partendo perciò dal Calambrone per arrivare a Quercianella. Di alcuni luoghi o monumenti livornesi (come, ad esempio, i Quattro Mori) sono inoltre mostrate sequenze provenienti da diverse pellicole.  Info: ingresso libero.

 

 




Col nome del delirio

L’Ospedale Psichiatrico Vincenzo Chiarugi di Firenze, o più semplicemente il Manicomio di San Salvi, venne inaugurato nel 1891 in una zona allora ai margini della città, oggi un’isola verde semi-abbandonata e silenziosa, sebbene ormai totalmente inglobata nel contesto urbano. San Salvi è ancora oggi un luogo carico di suggestioni che rischia di venir dimenticato, ma che racchiude in sé le storie di migliaia di pazienti che per ragioni diverse vi hanno trascorso molto, troppo tempo della loro vita. Il film è un racconto a più voci nel quale i protagonisti ci offrono la possibilità di rivivere alcune tra le pagine più significative della storia di San Salvi dal dopoguerra ad oggi. Lo spettatore è accompagnato in un viaggio che parte dalle stanze buie e sporche dei reparti e giunge alle prime gite fuori dal cancello, all’elettroshock, alle prime esperienze di art brut, fino alla festa di chiusura del manicomio e alle difficoltà che ne seguirono.

La proiezione sarà preceduta da un incontro pubblico.
Interverrano:
Alessio Bergamo, regista teatrale;
Bianca Pananti, psicoterapeuta specializzata in tecniche attive e teatrali;
Simone Malavolti, storico;
Modera il regista Marco Di Costanzo.

Per informazioni:

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tel. +39 055 245723
info@teatrodellelce.it

 




Barga sotto la neve

Inaugurata il 23 dicembre, resterà aperta fino al 10 gennaio la mostra, organizzata da Comune di Barga, Istituto Storico Lucchese sez. Barga e Associazione Perché la tradizione ritorni – La Befana, espone le immagini dell’Archivio Pietro Rigali, storico fotografo barghigiano che coi suoi scatti ha immortalato la storia e la quotidianità della cittadina dagli anni ’20 agli anni ’80 dello scorso secolo.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18; chiusa il 25 dicembre e il 1° gennaio.




“Mugello terra di artisti: sculture e dipinti di Giorgio Rossi”

“Mugello terra di artisti: sculture e dipinti di Giorgio Rossi” è il titolo della mostra organizzata dal Comune di Borgo San Lorenzo che proporrà le opere dello scultore e pittore nato nel 1892 a San Piero a Sieve e protagonista dell’arte in Toscana nel primo Novecento.

L’allestimento verrà inaugurato sabato 19 Dicembre alle 17.00 e resterà visitabile, in orario di apertura al pubblico del museo Villa Pecori Giraldi, fino al 7 Febbraio 2016.




“Vestire ad Arte. Sartorie e lusso nel 900. Omaggio a Emma Bardini”

Il museo Stefano Bardini ospita dal 18 dicembre al 22 febbraio la mostra ‘Vestire ad Arte. Sartorie e lusso nel 900. Omaggio ad Emma Bardini’. L’esposizione vuole ripercorrere i cambiamenti della moda del secolo scorso seguendo il ritmo delle foto di Emma Bardini (1883-1962), la figlia dell’antiquario che dà il nome al museo e che, con indiscutibile eleganza, interpretò i cambiamenti della moda all’aprirsi del XX secolo. “Lo stile dell’antiquario Stefano Bardini si esprimeva anche nell’accurata scelta di abiti e accessori per la propria immagine pubblica, realizzati presso le più rinomate sartorie – spiega Antonella Nesi, curatrice del museo – . I due figli, Ugo ed Emma, furono introdotti dal padre nel raffinato mondo della moda. Dalle foto del tempo, spesso firmate dal grande fotografo Mario Nunes Vais, Emma (1883-1962) appare nel suo ruolo di elegante signora che interpreta i cambiamenti della moda del XX secolo. Purtroppo il ricco corredo di abiti, cappelli e accessori di Emma è andato perduto ma restano le immagini a raccontare il passaggio repentino dalle crinoline ai morbidi drappeggi, dai rigidi bustini alle ammiccanti scollature degli abiti da sera. Linee ed equilibri in costante evoluzione ma pur sempre sotto la regia di sarte esperte e di tessuti preziosi”. Farà da cornice alla mostra “Vestire ad Arte” l’esposizione, a cura di Barbara Ricchi di MVA Firenze, di numerosi manufatti dei grandi artigiani fiorentini. Due esposizioni in contemporanea, quindi, una dedicata al mondo del collezionismo e dell’antiquariato, l’altra, dedicata alla maestria che è tuttora presente nel nostro territorio. “Sul ritmo delle immagini di Emma – continua Nesi – , Beatrice Albrici, antiquario e collezionista, presenta la propria e inedita raccolta di abiti d’epoca, frutto di anni di ricerche nel bel mondo dell’aristocrazia e dell’alta borghesia italiana che permette di testimoniare i vertici raggiunti dalla produzione sartoriale italiana del 900, con i significativi passaggi della moda dagli anni ’20 agli anni ’80. Il repertorio dei 43 abiti selezionati è accompagnato da un vasto corredo di accessori, guanti, borse e cappelli”.




Consegna Premio Giovanni Spadolini

Giovedì 17 dicembre alle ore 11, nella sala del Gonfalone del Consiglio regionale della Toscana, si terrà la cerimonia di Consegna dei riconoscimenti della XIX edizione del Premio Spadolini Nuova Antologia.

Interverrà il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, presidente del Comitato per i 150 anni di Firenze Capitale.

Questa edizione è dedicata ai 90 anni della nascita di Giovanni Spadolini.




Giovanni Battista Quilici, Roberto Angeli. Due preti una città

Pagine da due preti 17-11-15 Sarà presentato martedì 15 dicembre alle ore 17 presso la Sala Consiliare della Provincia di Livorno (Piazza del Municipio) il volume “Giovanni Battista Quilici, Roberto Angeli. Due preti una città” (Erasmo, Livorno 2015) edito a cura delle Figlie del Crocifisso e del Centro Studi Roberto Angeli, in occasione del duecentesimo anniversario della ordinazione sacerdotale di don Giovanni Battista Quilici e nell’ottantesimo anniversario della ordinazionale sacerdotale di don Roberto Angeli. “La Biografia di don R. Angeli su don G. B. Quilici, contenuta integralmente nel libro, – spiega suor Agnese Didu, Madre Generale della Congrezazione delle Figlie del Crocifisso –  è stata scritta nel 1936; ma questa pubblicazione contiene alcuni articoli nuovi che ci fanno capire come don Quilici, cento anni dopo, sia “fiorito” nella vita di don Angeli, da lui studiato e assimilato nell’anno in cui si preparava ad essere ordinato sacerdote. Con un nuovo sguardo sulla vita di don Quilici, si scopre come don Angeli, parlando di lui, parlasse anche di sé”.

Alla presentazione, moderata Gianluca Spadoni, interverranno Claudio Frontera, ex presidente della Provincia di Livorno, Suor Raffaella Spiezio, Presidente della Fondazione Caritas di Livorno, Suor Agnese Didu, Madre Generale della Congreazione delle Figlie del Crocifisso, Gianluca della Maggiore, Istoreco Livorno, Enrica Talà, Centro Studi Roberto Angeli, Don Raffaello Schiavone, parroco dell’Unità Pastorale i Tre Arcangeli di Livorno.

 

 




La grande sfida. Lectio magistralis di Paul Ginsborg

Sala Comparetti – Chiostro pizza Brunelleschi (Firenze)
PER L’INAUGURAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE A.A. 2015-2016 del DOTTORATO DI STUDI STORICI – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE E DI SIENA

Saluti introduttivi: Anna Dolfi, Delegata al Dottorato di Ricerca, e Stefano Zamponi, Direttore del Dipartimento SAGAS
Presiede: Andrea Zorzi, Coordinatore del Dottorato di Studi Storici

LECTIO MAGISTRALIS di PAUL GINSBORG (Università di Firenze)
La grande sfida. Vita familiare, diritti sociali e stato democratico 1942-2015

L’incontro è aperto a tutti gli interessati