Alla macchia. Resistenza civile e personale militare alleato nella zona di Pistoia

Sabato 7 settembre alle 11, apertura straordinaria della sede dell’Istituto in occasione della presentazione del progetto “Alla macchia. Resistenza civile e personale alleato nella provincia di Pistoia”, un progetto internazionale che vede la collaborazione con l’University of Lincoln.

Interverranno: Alessandro Pesaro (Docente UoL), Matteo Grasso (direttore Isrpt) e Ilaria Cordovani (stagista dell’Isrpt).

Per l’occasione saranno predisposte visite guidate in archivio e biblioteca.

Agli ospiti sarà offerto un buffet.




75° Anniversario della Liberazione di Pistoia

Dal 7 al 13 settembre vasto programma di eventi promosso dal Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane del Comune di Pistoia per commemorare l’importante anniversario della Liberazione dal nazifascismo.




“Tra due torrenti”. Presentazione del libro di Lorenzo e Paolo Petrioli

Giovedì 5 settembre alle ore 21.00 presso la Casa del popolo di Grassina, presentazione del libro di Lorenzo e Paolo Petrioli “Tra due torrenti”.

Saluti del presidente della Casa del popolo e del presidente della sezione ANPi di Bagno a Ripoli.

Interverrà il dott. Francesco Fusi dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea.




75° anniversario della Liberazione di Lucca: gli appuntamenti della settimana dell’ISREC

Giovedì 5 settembre alle 17.30 presso Palazzo Santini (sala consiliare), nel quadro delle commemorazioni ufficiali della liberazione di Lucca, si terrà un evento dedicato alla formazione partigiana “Bonacchi” con la partecipazione di Andrea Ventura, direttore dell’ISREC: per l’occasione verranno presentati alcuni documenti inediti riguardanti la brigata comandata da Mario Bonacchi. Porteranno il saluto istituzionale Francesco Battistini (presidente del consiglio comunale) e Alessandro Profeti (consigliere comunale). Introduce Ilaria Vietina, assessora alla continuità della memoria storica.

Programma dell’iniziativa

 

Venerdì 6 settembre alle 21.00 a Piazzano (Lucca), sul piazzale della chiesa si terranno le celebrazioni in ricordo del giovane partigiano versiliese Aldo Mazza; porterà il saluto istituzionale Roberto Guidotti (consigliere comunale di Lucca), mentre interverranno per l’ISREC Francesco Lucarini e Moreno Bertolozzi.

Programma dell’iniziativa




75° anniversario della Liberazione di Empoli

Un momento di riflessione, di approfondimento e di ricordo giovedì 5 settembre, alle 21, al Convento degli Agostiniani, di Via dei Neri 15.

In occasione del 75° anniversario della Liberazione della città di Empoli’ dai nazifascisti è stato convocato un Consiglio Comunale aperto a tutta la cittadinanza.

Durante la serata sono previsti gli interventi del presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi, con delega alla cultura della memoria, del sindaco di Empoli Brenda Barnini, degli ex partigiani Rolando Fontanelli e Dario Del Sordo, a Ferdinando Ciampi e Vittorio Nencioni, familiari di due deportati.

Spazio anche a un approfondimento storico grazie a Giuseppe Matulli, presidente dell’istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea.




75° Anniversario della Liberazione di Sesto fiorentino: commemorazione e concerto della Bandabardò

Domenica 1° Settembre 2019

 

75° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI SESTO FIORENTINO

 

PROGRAMMA

 

ore  8.30 – Deposizione corone ai Cippi e al Cimitero Maggiore;

ore  9.30  – S. Messa in memoria dei Caduti presso la Pieve di S. Martino;

ore 10.30 – Piazza Vittorio Veneto: corteo per le vie cittadine e deposizione di

corone ai monumenti ai Caduti e al Partigiano;

ore 11.00 – Piazza De Amicis

 

Interventi di:

 

ROBERTO CORSI  –  Presidente ANPI di Sesto Fiorentino

MARTA BAIARDI   –  Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

OMAR MIH              – Rappresentante della Repubblica Araba Saharawi Democratica in Italia

LORENZO FALCHI –  Sindaco di Sesto Fiorentino

 

Esibizione della Banda Musicale di Sesto Fiorentino

 

 

ore 21.15 – Piazza Vittorio Veneto: concerto della Liberazione con

 

BANDABARDO’




Proiezione alla Cava Roselle del documentario “La conoscenza scaccia la paura”

livio_dorigoIl 13 agosto 2019 alle ore 21.45 sarà proiettato alla Cava Roselle il documentario prodotto dall’Isgrec e dalla Regione Toscana “La conoscenza scaccia la paura”, regia di Luigi Zannetti.

La nostra epoca ha reso di nuovo attuale il confine come categoria storica e culturale e come esperienza esistenziale. Il documentario parla del confine più difficile per l’Italia del Novecento: quello dell’Alto Adriatico, storia a lungo coperta da silenzi condivisi, in Italia e in Europa. La chiave scelta per la narrazione è biografica. Parla un italiano di Pola, Livio Dorigo, oggi impegnato a Trieste in un lavoro culturale, teso ad alimentare una visione europeista. Sono gli avvenimenti che si collocano fra Seconda Guerra Mondiale e i primi decenni del Dopoguerra il cuore della narrazione. La storia è costruita attraversando i tanti luoghi della memoria, in Italia e in Croazia. L’ultraottantenne Livio Dorigo è portatore di memorie familiari e di esperienze personali. Racconta adolescenza e giovinezza, nella città d’origine, l’esodo e il ritorno, con una straordinaria ricchezza di linguaggio e di riferimenti culturali.

L’ingresso è libero. Info: Cava Roselle | Strada Chiarini, Roselle | +39 3484800409 | info@cavaroselle.net




Il rastrellamento nazista e fascista a Zeri nell’agosto del ’44

Sabato, 3 agosto, a Pontremoli, alle 16,30 nei locali del Seminario Vescovile in piazza San Francesco, l’Istituto Storico della Resistenza Apuana con le sezioni ANPI di Pontremoli e Zeri organizza l’incontro

“Il rastrellamento dell’agosto 1944 a Zeri, nel Pontremolese, in Val di Vara. Ricordo dei sacerdoti don Eugenio Grigoletti don Angelo Quiligotti e del partigiano Walter Tessieri”

con la presentazione della pubblicazione “Walter Tessieri. Un ragazzo ancora… Un partigiano!”

Testimonianze di: mons. Silvano Lecchini e Giovanni Tognarelli.

Intervengono: Fra’ Cristiano Venturi (custode Eremo S. Maria Maddalena di Adelano); Mauro Malachina e Raffaello Nadotti (ANPI Zeri); Caterina Rapetti (ANPI Pontremoli);

Brian Gordon Lett (figlio del maggiore inglese Gordon); Walter Massari (nipote del partigiano Walter Tessieri). Paolo Bissoli (Istituto Storico della Resistenza Apuana).

Il 3 agosto 1944 migliaia di soldati tedeschi supportati da centinaia di fascisti iniziarono un  feroce rastrellamento nelle vallate di Zeri, nell’alta val di Vara e in alcune zone limitrofe del Pontremolese. Un’azione antipartigiana ma che aveva come obiettivo i paesi nei quali i partigiani avevano punti di riferimento e la gente che dava loro aiuto e collaborazione.

A Chiesa di Rossano era il quartier generale del Battaglione Internazionale, formato e comandato dal maggiore inglese Gordon Lett. Anche loro, come gli altri partigiani, si erano ritirati non potendo reggere il confronto con un esercito ben più numeroso e armato di tutto punto.

I nazifascisti non ebbero scrupoli: tutto il paese fu bruciato e danni ingenti furono arrecati ai villaggi circostanti; decine di civili nelle vallate furono uccisi, il bestiame sequestrato. Due sacerdoti, don Angelo Quiligotti e don Eugenio Grigoletti furono assassinati: il primo alle pendici del monte Gottero dove aveva cercato rifugio, il secondo nella canonica di Adelano.

Gordon Lett così descrive la scena che si presentò al loro ritorno:

“Eravamo in pochi nel viaggio di ritorno fra la gente che aveva condiviso per tanto tempo le nostre sventure ed ero ansioso di sapere quale accoglienza ci avrebbero fatta dopo il disastro di cui eravamo stati in parte la causa.

All’inizio della discesa dal Monte Picchiara trovammo Tarquinio [Deluchi], che ci era venuto incontro. Era sinceramente felice di rivederci e continuava ad assicurarci enfaticamente che la popolazione non ci serbava rancore. Però avevo i miei dubbi. Era impossibile che proprio nessuno se la prendesse con i partigiani.

Proseguendo nel nostro cammino arrivammo ad una curva della strada. E fu allora che vedemmo ciò ch’era rimasto di Chiesa [di Rossano]. Terribili, nella loro scheletrica deturpazione, avevamo davanti agli occhi un mucchio di rovine annerite. Il Palazzo degli Schiavi, che era stata la nostra caserma, era ridotto a quattro alte mura dalle finestre sbadiglianti; macerie e tegole spezzate ingombravano il terreno erboso. Della casa parrocchiale, ch’era stata la prima a ricevere l’attenzione dei barbari, restava nient’altro che un guscio nerastro. Solo la chiesa era rimasta intatta.

Ci inoltrammo fra le rovine fino a quella ch’era stata la casa di Tarquinio. Questo ce la indicò con la mano, senza aprir bocca. Mi resi conto d’un tratto che un nodo mi stringeva la gola e mi sentii invadere da una rabbia impotente. Tranne che per le mura annerite, altro non rimaneva se non un cumulo di macerie e di ferri contorti. Una lampada a petrolio con il vetro rotto pendeva tuttora da un chiodo in quella ch’era stata una stanza da letto. Stagnava su tutta la scena quel particolare puzzo di bruciato, indimenticabile, pungente, che i londinesi conoscevano bene. Lo stesso era accaduto alla casa di Gattino, il vecchio pittore che nel Natale del 1943 avevamo sospettato di spionaggio, e all’osteria della zia di Tarquinio. L’intero villaggio era stato trasformato in uno scheletro polveroso, con i contorni segnati da muri di pietre bruciacchiate”.

 

(i brani in corsivo sono tratti da “Gordon Lett. Amico dell’Italia”, ISRA 2018”)