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Accademia dei Georgofili

Sede e Contatti
Logge Uffizi Corti, 50122 Firenze
Telefono: 055.212114 – 055.213360
E-mail: accademia@georgofili.it
Sito web: http://www.georgofili.it/
Orari di apertura: orari della Segreteria: dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-18.

Organi direttivi
Presidente: Pietro Piccarolo
Presidente Onorario: Franco Scaramuzzi
Vice Presidente: Antonio Michele Stanca

Breve storia e finalità
L’Accademia, fondata il 4 Giugno 1753, si propone di contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni alla agricoltura in senso lato, alla tutela dell’ambiente, del territorio agricolo e allo sviluppo del mondo rurale. Non ha fini di lucro e svolge attività di rilevante interesse pubblico.

Decreto di riconoscimento della personalità giuridica: R.D. 6 Giugno 1932 N. 767. Iscritta il 13.11.1990 al Registro delle Persone Giuridiche -Tribunale di Firenze. Dal 1/3/2002 iscritta al n. 67 del Registro delle Persone Giuridiche – Prefettura di Firenze, ai sensi del c. 9 A. 1) DPR n.361 del 10.2.2000.

Il Governo Granducale Lorenese le conferì presto carattere di istituzione pubblica affidando ai Georgofili importanti incarichi per la formazione del primo Catasto Agrario Toscano. Lo stesso Napoleone commissionò l’esame del nuovo codice rurale. Ai Georgofili si deve inoltre la creazione della prima Scuola pratica di agricoltura (presso la fattoria di Meleto di Cosimo Ridolfi). Importanti i contributi dei Georgofili nel campo delle bonifiche idrauliche, collinari, integrali.

Con l’Unità d’Italia, l’Accademia dei Georgofili che già, di fatto, aveva una dimensione extra toscana, divenne anche formalmente nazionale. Nel 1897 fu riconosciuta come Istituzione statale. Nel 1932 fu eretta in Ente morale e sempre nello stesso anno ottenne l’uso dell’attuale sede demaniale.

L’Accademia dei Georgofili ha accompagnato fino ai nostri giorni lo sviluppo delle scienze agrarie, nella loro accezione più ampia, (tecniche, sociali, economiche, ambientali). Seguendo l’evolversi dei tempi continua ad affrontare le nuove problematiche che investono l’agricoltura e tutti i rapporti dell’uomo con l’ambiente naturale. I Georgofili conducono studi e ricerche adottando le più moderne metodologie, al fine di promuovere concrete iniziative. I risultati vengono esposti e discussi pubblicamente in apposite adunanze.

Patrimonio
La Biblioteca conserva un numero complessivo di opere superiori a 88.000 unità. Ad oggi sono state complessivamente catalogate ed immesse sul sito web dell’Accademia oltre 39.000 Monografie, n.1180 Periodici, n.1217 Spogli di riviste. La Biblioteca dell’Accademia possiede inoltre n.2 Incunaboli, , n.115 Cinquecentine, alcuni disegni, stampe e carte geografiche. Il catalogo è a disposizione degli studiosi sul sito web dell’Accademia. Esiste anche il catalogo cartaceo precedente il 1993 e il catalogo “Fondo antico a stampa” edito nell’anno 1994.

L’Archivio storico dei Georgofili (dal 1753 al 1911) conserva complessivamente oltre 12.000 documenti manoscritti. Esso comprende 8.000 lettere. Oltre alle memorie inviate all’Accademia ed esposte nelle pubbliche adunanze ci sono conservati anche saggi e documentazione relativa ai pareri richiesti su svariati argomenti. Di particolare interesse quelli sull’istruzione del popolo dedito all’agricoltura, sul Codice Rurale francese, sul Catasto toscano, su specifiche coltivazioni, sugli attrezzi agricoli, etc. L’Archivio conserva anche i documenti amministrativi e quelli concernenti i concorsi che i Georgofili bandirono fin dai primissimi anni di vita per aprire un dibattito sui temi di maggiore importanza nella Toscana tra XVII e XIX secolo.

La Sezione Contemporanea dell’Archivio storico raccoglie tutto il carteggio, i verbali delle adunanze, le memorie e gli atti prodotti dall’Accademia nel corso della prima metà del XX secolo. La catalogazione delle serie di documenti prodotti fino agli anni ’60 è stata ultimata ed il suo relativo inventario dotato di supporto informatico indicizzato (edito nell’anno 2004) è anche on line sul sito dell’Accademia. L’Accademia conserva anche Archivi aggregati, tra cui l’Archivio della Scuola del reciproco Insegnamento e l’Archivio Giuseppe Tassinari.





Fondazione Centro di documentazione storico etnografica Valdibisenzio e Montemurlo (CDSE)

Sede e contatti
Via Mazzini, 21, 59021 Vaiano (Prato)
Telefono: 0574.942476
E-mail: info@fondazionecdse.it ,  fondazionecdse@gmail.com
Pec: cdse@pec.fondazionecdse.it
Sito web: http://www.fondazionecdse.it/
Orario di apertura: dal lunedì al giovedì 15-18. Per consultare l’archivio storico è necessario prendere appuntamento. 

Organi direttivi
Presidente: Annalisa Marchi
Vicepresidente: Maria Lucarini
Direttore: Alessia Cecconi

Breve storia e finalità
Il CDSE è un centro di documentazione costituito nel marzo del 1990 a seguito di una decennale fase progettuale denominata L’Immagine ritrovata. Nel 2012 è diventato fondazione senza scopo di lucro per iniziativa dei comuni di Cantagallo, Montemurlo, Vaiano, Vernio e dell’Unione del Comuni della Valdibisenzio. Nel 2013 la Fondazione è stata riconosciuta dalla Regione Toscana quale “personalità giuridica di interesse regionale”. Scopo principale del CDSE è la promozione, la conservazione, la conoscenza, la valorizzazione della memoria storico-sociale e dei beni culturali, attinenti in particolare il territorio della provincia di Prato e della Toscana.
Il CDSE è:
– un archivio storico fotografico, documentario, di memoria orale;
– un centro di ricerca di storia locale, che cura pubblicazioni, mostre, convegni, visite e corsi in collaborazione con le istituzioni culturali del territorio e con le Università;
– un centro didattico che elabora percorsi, materiali, visite guidate, incontri di formazione per docenti di ambito storico e ambientale

Attività di ricerca sul territorio: nel corso di trent’anni il CDSE ha prodotto più di 50 pubblicazioni raccolte in serie e linee editoriali, come i quaderni fotografici dell’Immagine ritrovataStoria e storie della ValdibisenzioI tascabili della memoria. La produzione editoriale ha indagato la lettura del territorio e l’evoluzione degli insediamenti della Valdibisenzio; le trasformazioni socio-economiche della Valdibisenzio negli ultimi due secoli (la costruzione della Direttissima, i mulini e le fabbriche, contadini e fattorie, i mestieri del bosco e le migrazioni stagionali); gli aspetti di costume e gli ambiti sociali; la ricostruzione storica di alcune fattorie della Valdibisenzio e di singole istituzioni associative; episodi storici specifici (il passaggio di Garibaldi in Valdibisenzio, Teresa Meroni e la marcia delle donne nel 1917, la Direttissima durante la II Guerra Mondiale; la Linea Gotica). Nel 2013 ha creato una propria casa editrice denominata “Fondazione CDSE Editore”.

Patrimonio
Archivio fotografico: raccolta fotografica storica (circa 8500 esemplari in originale e in riproduzione, catalogati e facilmente accessibili al pubblico) suddivisa per località e temi.
Sono inoltre presenti fondi specifici sulla storia della Valdibisenzio nel Dopoguerra (Fondo Fiondi), sui mulini della Toscana (Fondo Puliti – Facoltà Architettura di Firenze) e sui viaggi nella prima metà del Novecento in Europa, America, Africa, Asia (Fondo Spanger). È in corso un progetto di digitalizzazione del fondo fotografico.

Archivi rurali: selezionata documentazione degli archivi rurali della Fattoria dell’Isola (Spranger, La Briglia), degli archivi della Fattoria di Gricigliana (Carmignanello), e una miscellanea di documenti e registri provenienti dalla Fattoria del Mulinaccio (Vaiano).

Archivio di fonti orali: circa un centinaio di testimonianze organizzate per tematiche e storie di vita, in parte pubblicate nella serie Storia e Storie della Valdibisenzio, raccolte nel corso di trent’anni con registrazioni audio e audio-video.

È inoltre presente una biblioteca specialistica di storia locale, comprensiva di una sezione emeroteca e del fondo della Biblioteca popolare della Fabbrica Forti de La Briglia (Prato).