Biblioteca Comunale Ugo Nomi Venerosi-Pesciolini di San Gimignano (Siena)

Sede e contatti
Via Folgòre 17, 53037, San Gimignano (Siena)
Telefono: 0577.990371 – 0577.990373
E-mail: biblioteca@comune.sangimignano.si.it
Sito web:
http://www.sangimignano.com/it/arte-e-cultura/musei-civici/polo-museale-santa-chiara/biblioteca-comunale.asp
https://www.comune.sangimignano.si.it/it/guida-ai-servizi/cultura%20biblioteca%20musei/biblioteca-comunale-e-archivi
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-ugo-nomi-venerosi-pesciolini-di-san-gimignano-archivio-storico/

Orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 14.30-19.30; martedì e sabato 9-12

Organi direttivi
Responsabile: Valerio Bartoloni
Referenti: Fabrizio Cherici, Graziella Giapponesi

Breve storia, finalità e patrimonio
La Biblioteca Comunale di San Gimignano, nata nel 1872 a seguito della prima donazione di volumi a stampa e di manoscritti del padre scolopio Alessandro Checcucci, ha aperto i suoi battenti al pubblico, per sola consultazione, nel 1874 sotto la cura appassionata del Proposto, allora in carica, Ugo Nomi Venerosi-Pesciolini, con la collaborazione dell’allora sindaco Filippo Benucci e di sangimignanesi quali Carlo Talei Franzesi.

In breve tempo, dalla prima dotazione di circa 2700 titoli, passò a 12.000, grazie all’opera di sensibilizzazione a tappeto che lo stesso Ugo Nomi intraprese, via via presso i cittadini facoltosi, i proprietari dei terreni circostanti la città, gli intellettuali legati al mondo educativo degli scolopi, e a raggio sempre più ampio, con una curiosa tattica centrifuga che coinvolgeva i conoscenti, i compagni di studio, i docenti, si allargava in tutta Italia e a alla quale pochi resistettero, come ci documentano i suoi Copialettere.

Nel secondo decennio Ugo Nomi continuò la sua opera di accrescimento del capitale librario e documentale con acquisti su catalogo, dimostrando un’oculatissima e accuratissima attenzione sia alla produzione “moderna” che al mercato antiquario, italiano ed estero. Egli, inoltre, appuntò la sua particolare cura alla ricerca di edizioni rare, di documenti a stampa, di manoscritti, e non solo, prodotti dai cittadini nativi di San Gimignano divenuti celebri anche all’estero. Nel 1911, alla morte di Ugo Nomi, la biblioteca aveva circa 40.000 volumi. Non era ancora una biblioteca “circolante”, non faceva prestiti ma solo consultanzione in loco.

Di tutto questo materiale più volte è stata iniziata la catalogazione, ma mai è stata terminata, comprensibilmente. Ogni intervento ha causato revisioni, riordinamenti parziali, spostamenti, che è possibile ricostruire per mezzo dell’abbondante documentazione biblioteconomica che fin dall’inizio ha corredato quest’istituzione. Il lavoro è ancora lontano da essere completato.

Cinque settori compongono la Sezione Storica della Biblioteca Comunale di San Gimignano:

Sezione Manoscritti, con catalogo a stampa, con oltre cento codici dal xiii al xix secolo

Sezione Manoscritti musicali

Sezione Miscellanee con catalogo a stampa e inventario informatico di 9149 records.

Sezione Edizioni a stampa: con catalogo edito per gli incunaboli (32) e le edizioni del XVI secolo (1576); catalogo in Redos per le edizioni del XVII secolo in via di completamento e per circa un quinto delle edizioni del XVIII secolo. A tutto ciò si aggiungono: una ricchissima collezione di edizioni del XIX secolo, che testimonia il grande livello di aggiornamento di Ugo Nomi su qualunque materia, corredate da riviste specializzate, anche se non complete nelle varie annate, e, grazie a recenti donazioni, è in via di elaborazione la costruzione di una sezione “storica” del Novecento.

Sezione Fotografica con inventario a stampa e informatico, con foto storiche Alinari, Lombardi, Anderson e altri fotografi locali e non.

La Sezione Moderna, alla data odierna consiste di 72321 unità, con ordinamento Dewey, consultazione a scaffale aperto, catalogo digitale in Redos; è suddivisa in:

Sezione Popolare e Sezione ragazzi con opere a stampa ammesse al prestito;

Sezione Arte moderna e contemporanea: circa 10.000 unità, solo parzialmente a catalogo digitale e non ammesse al prestito;

Sezione Locale, con opere ammesse esclusivamente alla consultazione;

Sezione audiovisivi: con dischi, audiocassette, VHS, Cd musicali e DVD ammessi al prestito.

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Museo Comunale del Figurino Storico di Calenzano

roccahomeSede e contatti
Castello di Calenzano, via del Castello 7 – 50041 Calenzano (Firenze)
Telefono e fax: 055.0500234
E-mail: segreteria@atccalenzano.it
museofigurinostorico@atccalenzano.it
Sito web: http://www.museofigurinostorico.it/
Orari di apertura: giovedì 9-13; venerdì 14:30-18:30; sabato e domenica 9-13 e 14:30-18:30.

Organi dirigenti
Il Comune di Calenzano e l’Associazione Turistica Calenzano si occupano della  gestione delle strutture, coadiuvati da molti volontari e associazioni locali e  nazionali.
Direttore scientifico Museo: Cristina Cisternino

Breve storia e finalità
Il castello di Calenzano rappresenta una preziosa testimonianza storica e archeologica. Sorto nel XII secolo, è stato protagonista della vita toscana in tutto il Medioevo. Nel corso dei secoli è stato ampliato e ricostruito, assumendo la veste attuale di borgo fortificato che presenta ancora elementi risalenti al XIII e al XIV secolo.
Dopo un lungo e accurato restauro, nel 2004 una parte del castello è stata aperta al pubblico, allo scopo di offrire ai cittadini e ai visitatori numerose iniziative legate alla cultura e alla storia. Si è iniziato il 27 giugno con l’inaugurazione del Museo Comunale del Figurino Storico, dedicato a tutte le forme di modellismo statico e il cui allestimento è stato curato da numerose associazioni.
Negli anni successivi nel castello sono stati aperti il centro di documentazione storica e archeologica – in collaborazione con le Università di Firenze e di Siena e la Soprintendenza della Toscana –, la biblioteca tematica, il giardino, un laboratorio di restauro modellistico, una sala per conferenze e proiezioni, la cafeteria, un piccolo bookshop. Per il futuro sono previsti altri servizi e attività, anche via internet. I locali sono anche affittabili per incontri, cerimonie, corsi e seminari.
Nel complesso monumentale del castello di Calenzano ogni anno si tengono manifestazioni di vario genere, quali cerimonie in ricordo di personaggi o avvenimenti, rievocazioni storiche con figuranti e veicoli, mostre e concorsi modellistici, proiezioni di film, conferenze, nonché il celebre carnevale medioevale e la ricostruzione dell’incursione del condottiero Castruccio Castracani del 1325.

Patrimonio
Il museo comprende oltre tremila realizzazioni in scala, giocattoli d’epoca, reperti, documenti, manichini e pannelli esplicativi; in alcune vetrine vengono esposte a rotazione mostre modellistiche personali oppure a soggetto.
Il percorso museale prevede una sezione didattica (cos’è e come è nato il modellismo, cosa è possibile realizzare con esso, le tipologie, le implicazioni tecniche e storiche, come lavorano i produttori) e un percorso cronologico, che parte dall’Evo Antico, passa al Medioevo e poi all’Età Moderna e a quella Contemporanea, con particolare spazio dedicato all’Epoca Napoleonica, al Risorgimento italiano, alla Prima Guerra Mondiale.
Un’intera stanza è occupata dai pezzi – figurini, mezzi terrestri, navali e aerei, scenette e diorami – riferiti alla Seconda Guerra Mondiale, partendo dal periodo subito precedente e terminando con la guerra di Liberazione e la fine del conflitto sui vari fronti.





Archivio Storico Comunale di Sarteano (Siena)

Sede e contatti
Corso Garibaldi, 11, 53047 Sarteano (Siena)
Telefono: 0578269207
E-mail: protocollo@comune.sarteano.siena.it;
cultura@comune.sarteano.siena.it;
g.timitilli@comune.sarteano.si.it
Sito web: http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=cons&Chiave=10952
http://www.comune.sarteano.si.it/comune.html

Organi direttivi
Settore Affari Generali del Comune di Sarteano,
Responsabile: Dott. Roberto Dottori

Breve storia e finalità
La consultazione dei volumi esistenti presso l’archivio storico del comune di Sarteano offre la possibilità di acquisire e approfondire dati, aspetti e notizie sulla vita e le vicende della comunità: modalità sulle elezioni e gli avvicendamenti dei membri del “consiglio generale” (propositivo) e del “consiglio di credenza” (esecutivo); nomine e incarichi degli “offitiali annali” per la gestione delle strade, dei boschi e dei terreni sul versante ovest del monte Cetona (anticamente considerato di “proprietà comunitativa” e denominato “Monte Piesi o Pisi”); la regimazione delle acque, delle gore e dei molini, il controllo dei mercati, della macellazione, dei confini, dei “malefizi”, del “danno dato” e delle “meretrici”. La nomina periodica dei “Santesi” addetti ad affiancare i parroci nella conduzione delle parrocchie. La gestione dell’antica e tradizionale “giostra del Saracino” mediante l’annuale nomina dei “deputati” alla giostra stessa e alla relativa “comparsa” (sfilata rappresentativa itinerante), coadiuvati dai “festaioli di San Rocco”, anche questi nominati annualmente. Interessanti le annotazioni su alcuni eventi storici più rilevanti che hanno coinvolto indirettamente la comunità (guerre, occupazione, passaggi di truppe, visite di nobili e potenti). Eventi sommariamente accennati, poi diluiti e stemperati nella quotidianità di una popolazione semplice e operosa che lascia e trasmette nelle sue “memorie storiche” una quantità incredibile di vecchi toponimi, usanze, credenze, espressioni caratteristiche, tradizioni e vicende, talvolta amene e curiose, ma sempre valide per approfondire e rivivere idealmente il nostro passato.

Patrimonio
Nell’archivio comunale di Sarteano sono conservati i sottoelencati volumi e inserti:

1. “Statuti della nobil terra di Sarteano” riferiti all’anno 1433, dichiarati copia autentica tratta dall’orginale del cancelliere della comunità di Sarteano in data 31 marzo 1728. Volume pergamenaceo rilegato in pelle.

2. “Capitoli di Sarteano con li homini di Cetona”. Piccolo volume cartaceo datato 1463.

3. “Capitoli della terra di Sarteano con la comunità di Siena”. Rilegato in pelle in epoca posteriore alla sua stesura (1467), perché all’interno della copertina pergamenacea è riprodotto a colori lo stemma della comunità di Sarteano sovrastato dallo stemma del granducato mediceo insediatosi a partire dal 1556.

4. “Memorie della terra di Sarteano”. Serie di grandi volumi nei quali sono trascritte attività, riunioni, provvedimenti, procedure e cariche elettive, incarichi, interventi e decisioni inerenti il governo e la vita quotidiana della comunità. Ciascun volume è contrassegnato in origine da lettere dell’alfabeto poi sostituite da numeri progressivi ed è riferito alle attività di varie annate, di solito tre o quattro, ma in alcuni casi di sei, otto e più anni. Le pagine sono contrassegnate con un numero ripetuto sul retto (r) e sul verso (v). Il primo volume si riferisce agli anni dal 1471 al 1474; segue una lunga interruzione, poi la serie di memorie riprende col volume n°2 dedicato agli anni 1556-1564; poi prosegue senza altre interruzioni con i successivi 19 volumi, l’ultimo dei quali copre gli anni dal 1757 al 1774.

Da questa data si riscontra un cambiamento formale e sostanziale dei volumi di memorie, che si uniformano ai nuovi orientamenti amministrativi e si intitolano “Deliberazioni del consiglio Generale e Magistrale della nuova comunità di Sarteano”. Il primo della nuova serie occupa gli anni 1778-1782 e prosegue con altri 26 volumi fino al 1865, poco dopo il consolidamento definitivo dello stato unitario risorgimentale. Le memorie storiche perdono il loro tono narrativo e descrittivo assumendo un aspetto rigorosamente formale e burocratico, disperdendosi in filze, inserti e fascicoli di difficile e problematica consultazione: verbali di adunanze, atti preparatori, delibere, dibattiti, miscellanee, circolari ministeriali, statistiche, interpretazioni legislative, interrogazioni, arruolamenti militari, tassazioni, contabilità, consuntivi, preventivi ecc.

5. In un settore a parte sono conservate le “Memorie storiche della ex comunità di Castiglioncello del Trinoro” (un tempo piccolo comune a se stante, poi accorpato al comune di Sarteano). Comprende gli statuti di Castiglioncello basati sull’accordo con la repubblica di Siena nel 1439, trascritti nel 1538 e aggiornati successivamente dopo l’annessione di Siena a Firenze (1556) fino alla data del 1676. Seguono 5 volumi di “Memorie storiche della comunità di Castiglioncello” dal 1558 al 1778. Altri 9 volumi hanno per oggetto i debitori e i creditori dal 1552 al 1778.

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Biblioteca Comunale di Sarteano (Siena)

Sede e contatti
Viale Amiata, 1, Sarteano (Siena)
Telefono: 0578.269211
E-mail: biblioteca@comune.sarteano.si.it
Sito web: http://www.comune.sarteano.si.it/comune/Il-Comune/Strutture-comunali/Biblioteca.html
Orari di apertura: lunedì 16-19; martedì 10.30-12.30 e 16-19; mercoledì 10.30-12.30; giovedì 16-19; venerdì 10.30-12.30; sabato 10.30-12.30 e 16-19.

Organi direttivi
Settore Servizi alla Persona, Cultura e Politiche del Turismo del Comune di Sarteano.

Breve storia e finalità
La Biblioteca è stata inaugurata nel dicembre 2011 nei locali degli ex lavatoi ottocenteschi, dopo che per oltre vent’anni il Comune aveva fatto confluire alcuni acquisti di materiale librario soprattutto per i ragazzi nella Biblioteca della Parrocchia di San Lorenzo.

Le finalità della struttura, come recita l’art. 1 del suo regolamento in corso di approvazione, sono: favorire la crescita culturale, individuale e collettiva e riconoscere il diritto di tutte le persone, senza distinzione di sesso, razza e religione, all’informazione e alla documentazione, allo scopo di promuovere lo sviluppo della personalità e la consapevole partecipazione alla vita associata, nonché lo sviluppo sociale della comunità.

Patrimonio
Il patrimonio si è formato avendo come base quello della Biblioteca della Parrocchia di San Lorenzo e con acquisti fatti dall’Amministrazione Comunale e con un cospicuo numero di donazioni private. Attualmente ammonta a circa 9000 volumi.

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Museo Etnografico del Bosco di Orgia (Siena)

Sede e contatti
loc. Borgolozzi, Orgia – 53018 Sovicille
Telefono: 0577.342097 – 049253 – 049266
E-mail: museo@comune.sovicille.si.it
persona@comune.sovicille.si.it
Sito web: http://www.comune.sovicille.si.it/Main.aspx?ID=392
Orari di apertura:
Da maggio a settembre: venerdì e sabato: dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
Da ottobre a dicembre: sabato: dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

Organi direttivi
Referente: Cristiana Bambini

Breve storia e finalità
Il Museo Etnografico di Orgia è nato nel 1993, grazie ai materiali donati da alcuni cittadini della frazione.
Il Museo Etnografico del Bosco si occupa di studiare, proteggere e divulgare informazioni sul bosco e sulle sue espressioni, con un’attenzione particolare alla diffusione del rispetto per la natura e per l’educazione ambientale.
Partendo dalle testimonianze della vita e del lavoro dell’uomo nel bosco, racconta lo stretto rapporto che lega uomo e bosco, attraverso ad esempio lo studio dei vari mestieri che in passato vi erano svolti: carbonaio, taglialegna, e le attività produttive come il ciclo legato alla castagna. Cerca anche di trasmettere le emozioni che il bosco regala, attraverso i racconti e la letteratura.
Il Museo del Bosco ha inoltre sviluppato una rete di Sentieri attrezzata, che si dirama verso le colline dell’Alta Val di Merse, e offre ai visitatori un percorso significativo lungo le tracce della tradizionale presenza contadina e delle antiche professioni legate all’ambiente forestale: i taglialegna, i carbonai, la lavorazione della castagna.

Patrimonio
Oltre 400 oggetti tra materiale esposto e in deposito.

 

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Archivio Storico Comunale di Sovicille (Siena)

Sede e contatti
Piazza Marconi, 1 – 53018 Sovicille
Telefono: 0577 049253
E-mail: bambini@comune.sovicille.si.it
persona@comune.sovicille.si.it
Sito web:
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=cons&Chiave=10448&RicProgetto=reg-tos
http://www.comune.sovicille.siena.it/Main.aspx?ID=3
Orari di apertura: Su appuntamento.
Referente:
Cristiana Bambini

Breve storia e finalità
Le prime notizie di un Archivio Comunale risalgono alla metà del 1700 mentre il primo inventario, benché sommario, è del 1795. Dal 1936 il materiale preunitario è conservato presso l’Archivio di Stato di Siena, fatta eccezione per alcuni documenti datati tra il 1860 e il 1865. La sezione storica, che comprende i documenti postunitari fino al 1950, è attualmente conservata presso la sede comunale. L’inventario del materiale d’archivio è stato redatto nel 1993 a cura di Pia Maria Bagnoli, Daniela Guerrini e Carla Zarrilli.

Patrimonio
La sezione storica dell’Archivio Comunale di Sovicille si compone di una piccola sezione preunitaria di 69 pezzi datati dal 1860 al 1865, e di una sezione postunitaria che si sviluppa dal 1865 al 1950, in 29 serie aperte. A queste si aggiungono alcuni archivi aggregati.

 

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Biblioteca Comunale “Idilio Dell’Era” di Sovicille (Siena)

Sede e contatti
Viale Mazzini, 2 – 53018 Sovicille (Siena)
Telefono: 0577 315948  –  049266
E-mail: biblioteca@comune.sovicille.si.it
persona@comune.sovicille.si.it
Sito web: http://www.comune.sovicille.si.it/Main.aspx?ID=391
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-idilio-dell-era-di-sovicille/
Orari di apertura: lunedì 15-17

Organi direttivi
Referente: Cristiana Bambini (bambini@comune.sovicille.si.it); Elisabetta Burrini

Breve storia e finalità
La Biblioteca Comunale di Sovicille, intitolata al poeta Idilio Dell’Era, fa parte della rete di biblioteche della Provincia di Siena. È quindi collegata sia alla Biblioteca degli Intronati, a Siena, che a tutte le piccole e medie biblioteche sparse per il territorio provinciale.

Principali servizi offerti: Prestito libri, prestito interbibliotecario, postazioni internet, attività di promozione culturale: presentazione libri, letture animate.

Patrimonio
Circa 4000 monografie
Sezioni specifiche di: Storia dell’Arte, Letteratura per ragazzi, Storia e Cultura Ebraica

 

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MuMeLoc Museo della Memoria Locale

Sede e contatti
Piazza Dante Desideri, Cerreto Guidi (Firenze)
Telefono: 0571.906247
E-mail: info@mumeloc.it
direttore@mumeloc.it
cultura@comune.cerreto-guidi.fi.it
Sito web:  www.mumeloc.it
Orari di apertura: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 16-19. Gli altri giorni aperti su richiesta da fare contattando il numero 0571.906225.

Organi direttivi

Al momento attuale, il MuMeLoc ha come proprio organo direttivo la Giunta Comunale, per l’impostazione e le finalità generali, ed il Dirigente di Area per le competenze gestionali.

Breve storia e finalità
Il MuMeLoc viene inaugurato nel dicembre del 2011, ma il progetto nasce molto prima. Intorno al 1996-1997, infatti, il Comune di Cerreto Guidi fu promotore di ricerche e studi sull’Eccidio del Padule e le testimonianze prodotte nel corso di quei progetti sono divenute la base per la nascita del museo.

Lo scopo del MuMeLoc è promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale locale, facendone conoscere le radici storiche, il vissuto umano e le prospettive di sviluppo, con un occhio fisso al passato ma l’altro ben puntato sul presente.

Al suo centro sta uno degli eventi più drammatici della storia locale: l’eccidio nazi-fascista del 23 agosto 1944.  Attorno le vicende del territorio e dei suoi abitanti nel lungo divenire che arriva fino ai nostri giorni.

Si tratta di un museo multimediale nel quale il visitatore può costruire il proprio percorso, attivando a scelta diverse proiezioni con interviste e materiale tematico, organizzando così un viaggio personale nella memoria della comunità.

Il MuMeLoc vuole essere anche un centro culturale polivalente integrando a tal fine al suo interno diverse funzioni e servizi: percorso espositivo, archivio multimediale, laboratorio didattico, osservatorio permanente deputato alla salvaguardia del territorio.

Patrimonio
Ffilmati di ricostruzione storica relativi al Padule di Fucecchio e alle vicende di Cerreto Guidi,  testimonianze sulla vita e le tradizioni locali, sui mestieri tipici del Padule di Fucecchio, sull’Eccidio del 23 agosto 1944 (si tratta prevalentemente di video interviste). Oggetti tipici del Padule di Fucecchio (nasse, stampe, fasci di sarello, cappellacci), documentazione relativa al processo agli esecutori dell’Eccidio del 1944, testi sulla storia locale.