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Il Premio Nazionale Carlo Levi al libro del giornalista fiorentino N. Coccia “L’arse argille consolerai”

Il libro del giornalista fiorentino Nicola Coccia. “L’arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti”, Ets Edizioni, ha vinto il Premio Nazionale Carlo Levi. La cerimonia si svolgerà il 29 ottobre ad Aliano, il paese dove Carlo Levi venne confinato durante il fascismo e dove è sepolto.
Il titolo del libro, che è stato presentato anche al Senato, si riferisce a un verso di una poesia che Carlo Levi scrisse al confino rivolgendosi alla donna che amava in quel momento, Paola Olivetti.
L’antifascista torinese, membro del Ctln, visse a Firenze dal 1941 al 1945 e nella casa di Anna Maria Ichino, in piazza Pitti, scrisse uno dei capolavori del ‘900: “Cristo si è fermato a Eboli”.
Il giornalista Paolo Rumiz con “Appia” ha vinto il Premio Carlo Levi per la narrativa, Nicola Coccia lo ha vinto per la saggistica, ex equo con Christine Farese Sperken con “La pittura dell’800 in Puglia”.
ll premio, giunto alla XIX edizione, è stato vinto, fra gli altri, da Vincenzo Cerami, Alberto Bevilacqua, Gerardo D’Ambrosio, Giuseppe Pontiggia, Michele Prisco, Francesco Rosi, Stefano Rodotà, Ariel Toaf, Dacia Maraini.