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Con la Festa della Repubblica il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo compie 20 anni.

Quello della Resistenza di Fosdinovo è un “piccolo grande museo”. Piccolo per le dimensioni, costituito com’è da un unico stanzone di qualche decina di metri quadri. Niente a che vedere non solo con le migliaia di metri quadri di M9 a Mestre, inaugurato il primo dicembre 2018, ma neanche con altri musei storici paragonabili, come quello della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana. Ma, come si dice, “nelle botti piccole c’è il vino buono”: fuori di metafora, l’installazione progettata da Studio Azzurro di Milano non è invecchiata, e a 20 anni di distanza dalla sua realizzazione (un compleanno importante per un piccolo museo) continua a garantire coinvolgimento e produrre forti emozioni in chi si affaccia nella sala buia e viene accolto dai “faccioni”  dei testimoni, in attesa di cominciare la loro narrazione quando il visitatore decida di metterli in movimento.

Ma anche un museo “postmoderno”, senza un percorso predefinito, e senza un oggetto esposto, che, oltre alle emozioni, deve produrre conoscenza. Ed anche sotto questo punto di vista il museo non pare invecchiato: i sei percorsi tematici, individuati venti anni fa dai curatori scientifici, coprono l’intero arco delle esperienze resistenziali, armate e civili, e attraverso un sapiente montaggio degli spezzoni di intervista, restituiscono anche al visitatore attento o ai ragazzi accompagnati nella da insegnanti accorti e dai nostri esperti, i diversi punti di vista e le divaricazioni di interpretazione storiografica sui vari argomenti narrati dai testimoni.

Insomma, un “grande” museo, che ridiventa -ahimè- piccolo, anzi minuscolo, per l’esiguità delle risorse che i soci istituzionali mettono a sua disposizione, nonostante il museo sia realtà viva e riconosciuta a livello nazionale. Infatti il museo di Fosdinovo è stato fra i promotori più  attivi della rete “Paesaggi della memoria” e si è affermato per l’impegno costante, appassionato e volontario di molte persone, quelle donne e quelli uomini di “Archivi della Resistenza” che riescono non solo a portare fra i castagni di Le Prade di Fosdinovo ogni anno migliaia di persone nelle giornate del festival estivo “Fino al cuore della rivolta” (quest’anno si terrà, in qualche modo, la XVII edizione), ma anche  a rendere il museo “grande” durante tutto l’anno, con le molte attività che vi realizzano.  Il museo, anche in questo triste periodo, ha fatto sentire la sua voce. Ad esempio il 25 aprile una lunga diretta social  ci ha regalato  grandi emozioni. La grande festa che avrebbe dovuto essere fatta sotto i castagni per il ventesimo compleanno sarà rimandata per ovvi motivi ma anche a distanza il museo festeggerà con tutti i suoi amici in maniera degna il suo ventesimo compleanno.

Auguri, caro “piccolo grande museo”, e buona Festa della Repubblica a tutti.