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Archivio di Stato di Prato

Sede e contatti
Palazzo Datini, via Ser Lapo Mazzei, 41- 59100 Prato
Tel. 0574.26064
Fax: 0574.445175
E-mail: as-po@beniculturali.it
Sito web: www.archiviodistato.prato.it
Orario: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 17.20 – martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.55

Organi direttivi
Direttore: Diana Marta Toccafondi

Breve storia
La Sezione di Archivio di Stato di Prato fu istituita con d.m. 10 gen. 1957, era indicata secondo la legislazione allora vigente, con il nome di Sottosezione di Archivio di Stato. Divenne Sezione in base all’art. 57 della 1. 30 sett. 1963, n. 1409, il quale prevedeva, entro due anni, la soppressione totale delle sottosezioni.
In seguito all’istituzione della provincia di Prato con decreto legislativo n.254 del 6 marzo 1992, la Sezione è diventata Archivio di Stato con decreto del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali del 24 maggio 1997, Gazzetta Ufficiale nr.197 del 25 agosto 1997.
Fin dalla sua istituzione ebbe sede nel palazzo trecentesco di Francesco di Marco Datini, che venne restaurato appositamente per la nuova destinazione.
Guido Pampaloni tra il 1957 e il 1958, si occupò dell’istituzione della sottosezione dell’Archivio di Stato di Prato e ne divenne il primo direttore e, in occasione dell’apertura ufficiale dell’istituto, realizzò una guida-inventario sommaria di tutti i fondi conservati salvo: l’archivio comunale di Vernio, i fondi della pretura e del commissariato di pubblica sicurezza di Prato e l’archivio della famiglia Vai Guicciardini. Nel 1969 divenne direttore dell’Archivio di Stato di Firenze e dal 1973, ottenuta la libera docenza, si dedicò all’insegnamento, prima di storia medievale poi di paleografia e diplomatica, fino al 1984.

Patrimonio
L’Archivio di Stato di Prato è formato, in termini quantitativi, da una consistenza totale di 25.094 filze, buste, pacchi, volumi, fascicoli e registri, e 314 pergamene; inoltre è possibile usufruire di una biblioteca contenete 465 volumi e 181 opuscoli.
Carte di provenienza pratese, inoltre, vanno ricercate nell’Archivio di Stato di Firenze, in particolar modo negli archivi notarili, nelle corporazioni religiose e nel Diplomatico, oltre al fondo della Propositura di S. Stefano di Prato.