Vincenti per tutta la vita

Antifascisti parmensi nella guerra di Spagna

Marco Severo - BFS Editore, 2017

Sono ventenni, trentenni, quarantenni. Sono popolani della città e contadini della provincia. Le carte di polizia li chiamano comunisti, anarchici o solo antifascisti. Sono i sovversivi di Parma e delle terre circostanti che, tra il 1936 e il 1939, unendosi a quel generale moto di popolo che fu la guerra di Spagna, si arruolarono volontari nelle Brigate Internazionali per combattere le forze reazionarie di Francisco Franco. Arrivarono dopo viaggi rischiosi avendo lasciato genitori, mogli e anche bambini piccoli. Alcuni morirono in battaglia, altri furono feriti. Seguendo le strade che attraverso i Pirenei e la Catalogna conducono al fronte, il libro ricompone i sentieri personali dei parmensi che sulle trincee antifranchiste misero in gioco se stessi, trovarono spunti di esaltazione o motivi di profondo sconforto affrontando quel nemico per sconfiggere il quale, di lì a poco, sarebbe servita una guerra mondiale. Un’intuizione, quest’ultima, che li fece i primi resistenti al fascismo e che li rese − come ha scritto Attilio Bertolucci sulle Barricate del 1922 – “vincenti per qualche giorno, vincenti per tutta la vita”.

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