Stragi tedesche e bombardamenti alleati

L'esperienza della guerra e la nuova democrazia a San Miniato (Pisa). La memoria e la ricerca storica.

Leonardo Paggi (a cura di) - Carocci, 2005

La strage di 55 civili avvenuta nel Duomo della cittadina di San Miniato, in provincia di Pisa, il 22 luglio 1944 fu subito attribuita dalla popolazione ad una mina predisposta dall’esercito tedesco in ritirata. A questa vulgata si attiene anche il celebre film La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani. Successive ricerche di archivio hanno invece dimostrato che la strage fu provocata da una granata proveniente dalle artiglierie americane dislocate a sud della città. I saggi di Ballini, Contini, Gentile, Moroni e Paggi, qui raccolti, prendono atto della nuova documentazione e, nello stesso tempo, respingono il tentativo di delegittimare la memoria antifascista di San Miniato che su questa base è avanzato negli ultimi anni – in parallelo ad un più vasto orientamento di pensiero revisionista su scala nazionale – sia sul terreno della politica che su quello delle interpretazioni storiche.
Il volume sposta l’attenzione dalle ricostruzioni balistiche alla storia della memoria pubblica della strage. La tesi della responsabilità tedesca si rivela allora non come una menzogna alimentata dalla politica di sinistra, ma come lo spontaneo mito fondativo della nuova democrazia che il popolo samminiatese si appresta a costruire sulle rovine della guerra. In queste pagine si accenna inoltre al tema, ancora tutto da esplorare, della impossibilità da parte della tradizione antifascista di par della violenza degli alleati e di ricordarne le vittime. Il caso di San Miniato si ricongiunge per questa via a quello più ampio dei grandi massacri di civili prodotti dallo strategic bombing, del tutto taciuti nella storia delle memorie della Repubblica.

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