Guerra e Resistenza nel fiorentino

La 22a brigata Garibaldi Lanciotto Ballerini

Francesco Fusi - Viella, 2021

Quella fiorentina è solitamente indicata come un modello di Resistenza avanzato, in grado di anticipare esperienze di opposizione politica e militare più mature, tipiche delle regioni del Nord Italia. Ciò lo si deve per lo più all’importanza storica dell’insurrezione cittadina dell’agosto 1944 e al ruolo svolto in essa dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale quale primo esperimento di autogoverno della Resistenza. Al di fuori di questo focus urbano sono mancati però studi sulle formazioni partigiane che dopo l’8 settembre si costituirono e operarono sui principali rilievi della provincia, contribuendo poi alla liberazione della città.

Questo lavoro ripercorre la storia di una delle principali brigate Garibaldi fiorentine, restituendo tutta la complessità della vicenda e mettendo a fuoco alcuni temi utili a una più generale riflessione sulla Resistenza in armi, tra i quali: l’organizzazione militare, la guerriglia, la gestione delle risorse, i rapporti con le popolazioni, gli attriti con altre formazioni, la violenza subita e agita, le progettualità politiche e sociali.

  • Premessa
  • 1. La scelta delle armi
    • 1. Tra spontaneità e organizzazione: una premessa
    • 2. Linearità e fratture: «antifascismi» e scelta delle armi
    • 3. Un’ipotesi di continuità: «i politici»
    • 4. Un “caleidoscopio” prepolitico: disincanto, salvezza, ribellione e riscatto
    • 5. Ebrei partigiani: una scelta attiva oltre la salvezza
    • 6. Prodromi di «guerra civile»: tra vendetta personale, giustizia e lotta partigiana
    • 7. Singolarità della scelta partigiana e un comune orizzonte “politico”
  • 2. Partigiani in fieri
    • 1. Le prime bande: militari, POWs e giovani “ribelli”
    • 2. L’iniziativa dei «politici»: un disegno organizzativo
    • 3. Tra attendismo e azione
    • 4. Partigiani “in carne”: impulsività, impreparazione, personalismi
    • 5. Il «luogo» partigiano nello «spazio» del nemico: lotta armata e repressione nazifascista
  • 3. La prova delle armi
    • 1. Valibona, 3 gennaio 1944: storia e mito di una battaglia
    • 2. Da Monte Morello al Mugello
    • 3. «Le foglie volano»: il primo aviolancio alleato
    • 4. Infiltrazioni spionistiche e repressione antipartigiana: il problema della sicurezza interna
    • 5. Lo sciopero generale del marzo 1944 e l’azione su Vicchio
  • 4. (Ri)organizzare la Resistenza
    • 1. L’offensiva nemica: i rastrellamenti del marzo 1944
    • 2. Lo spostamento sul Falterona e il disegno di concentrazione delle formazioni tosco-romagnole
    • 3. Il grande rastrellamento dell’aprile 1944
    • 4. Da Monte Giovi al Pratomagno: nasce la 22a brigata Garibaldi Lanciotto
  • 5. Una Resistenza difficile
    • 1. Guerriglia partigiana, rappresaglie e popolazione civile sul Pratomagno
    • 2. Due casi esemplari: Montemignaio e Cetica
    • 3. Popolazione e bande partigiane: un rapporto solidale ma instabile
    • 4. Conflitti tra partigiani per il controllo delle risorse: garibaldini e azionisti
    • 5. Violenza e «guerra civile»
    • 6. Comunismo, «guerra di classe» e Partito
  • 6. La liberazione di Firenze e la fine della guerra
    • 1. La nascita della divisione Arno e i piani per liberare Firenze
    • 2. Dal Pratomagno a Firenze
    • 3. Partigiani e Alleati nella battaglia di Firenze
    • 4. La brigata Lanciotto in prima linea
    • 5. Ordine pubblico, giustizia e violenza insurrezionale
    • 6. Verso il dopoguerra: tra disincanto e mobilitazione
  • Appendice
  • Indice dei nomi

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