1921

I “fatti”, le “battaglie”, gli “eccidi” di febbraio-marzo 1921 segnarono una svolta per la storia toscana, dove il fascismo arrivò a controllare gli spazi pubblici con molti mesi di anticipo rispetto alla marcia su Roma. Sullo sfondo della violenza politica e dei conflitti che segnarono l’Europa tra Grande guerra e anni Venti, queste vicende segnarono profondamente le società locali, lasciarono segni indelebili nella memoria, divennero oggetto di narrazioni contrapposte.




1940

Il 1940 è la prova decisiva per la dittatura fascista. Guerra al fianco di Hitler o “non belligeranza”?

Per un regime che aveva sempre predicato la necessità della guerra ed esaltato le virtù del combattimento, seguitare con la politica di “non-belligeranza” di fronte alla sconfitta della Francia sarebbe stata un’umiliazione inaccettabile.

Così, con l’imperativo «Vincere e vinceremo!», ebbe inizio la tragedia italiana. Il volume indaga il contesto di quella fatale decisione, analizza il ruolo del PNF e della Chiesa, segue le oscillazioni dell’opinione popolare, e illustra la posizione dei militari e degli antifascisti.

INDICE
Paul Corner, Introduzione
Tommaso Baris, Il PNF in guerra: tra “fascistizzazione” della società e militarizzazione del paese (1940-43)
Paul Corner, L’opinione popolare italiana nel 1940
Simone Duranti, «Abolito il libro e imbracciato il moschetto». Il GUF nella Seconda guerra mondiale
Lucia Ceci, I cattolici tra “non belligeranza” e intervento italiano
Valeria Galimi, L’entrata in guerra dell’Italia e le persecuzioni contro gli ebrei
Nicola Labanca, I combattenti del 1940 e della guerra fascista. Appunti di letture per una ricerca da fare
Antonio Bechelloni, Gli antifascisti nel corso del 1940
Francesco Fusi, Matteo Pretelli, I combattenti alleati di origine italiana nella Seconda guerra mondiale




Area Bombing.

La pubblicazione ricostruisce gli avvenimenti e le strategie utilizzate dagli anglo-americani nelle incursioni aeree sull’Italia durante la Seconda
guerra mondiale. Il materiale documentario utilizzato, in gran parte inedito, ha confermato che la Penisola, anche se non con lo stesso impeto ed effetti distruttivi, fu sottoposta alle medesime strategie di area bombing (bombardamento a tappeto) sperimentate dagli Alleati in Germania e in Giappone.
Grazie ai resoconti dei “Notiziari dell’Ufficio Contraerei”, viene delineato un primo quadro complessivo degli attacchi aerei avvenuti in Italia tra il giugno 1940 e il marzo 1945. Questi provocarono il tracollo del “fronte interno” e l’indebolimento del morale della popolazione civile. Le relazioni stilate dall’“Ufficio” e dall’“Unione Nazionale Protezione Antiaerea” hanno consentito anche di comprendere quale fosse la conoscenza che le autorità militari italiane avevano dei metodi utilizzati dagli Alleati nella guerra aerea, quale fosse la capacità difensiva
della contraerea e l’assistenza che le istituzioni italiane erano in grado di garantire ai sinistrati e agli sfollati.
Nel volume sono riportate cartine, schizzi delle rotte degli aerei che effettuarono le incursioni e in parte quali furono le distruzioni e le vittime causate da alcuni dei principali bombardamenti sulle città italiane. Come caso di studio, con un ricco apparato fotografico, sono riportate le azioni aeree avvenute in Toscana dal giugno 1940 al settembre 1944.




La voce dei testimoni. Guerra e resistenze in Lucchesia. Volume 2

Altre testimonianze, dopo le trenta del primo volume, raccolte con passione e meticolosità da Rosalba Ciucci, sono anche qui accompagnate da un apparato di note critiche e da una cronologia degli eventi a firma di Francesco Lucarini e Moreno Bertolozzi con il coordinamento scientifico e la revisione di Andrea Ventura, curatore del volume.
Il libro ci riporta alla guerra, ai bombardamenti Alleati, all’occupazione tedesca, al collaborazionismo fascista, alle stragi, alla resistenza armata e alle reti di protezione dei civili. Ma queste pagine sono prima di tutto lo sguardo di una generazione che, dopo aver attraversato le tragedie del Novecento, torna a parlarci del passato, e ad interrogarci continuamente sul presente.




“Documenti e Studi”, n.51

Nella sezione dei saggi monografici, Lorenzo Pera compie un approfondimento sulla diffusione dello squadrismo fascista in Toscana e in Lucchesia attraverso le relazioni pervenute nell’estate del 1921 a Ivanoe Bonomi, il Presidente del Consiglio del tempo. Stefano Bucciarelli e Andrea Ventura dedicano il secondo contributo a Viareggio approfondendo l’uccisione di Nieri e Paolini, un delitto per cui verranno inquisiti gli antifascisti e che viene dagli autori contestualizzato in un clima politico e sociale di violenza ad opera del giovane movimento fascista. Il saggio di Francesco Biasci è ambientato nella Valdera ricostruisce la conquista del potere del fascismo nel contesto delle campagne pisane, un’avanzata al cui centro vi sono gli scontri contro i partiti e i sindacati di sinistra. Giovanni Brunetti dedica il suo articolo al tema della giustizia, specialmente i processi penali contro gli squadristi livornesi nell’immediato dopoguerra. Il saggio di Gianluca Fulvetti si concentra principalmente sull’esperienze liceali e universitarie di Arturo Paoli, pagine di vita nelle quali l’autore illustra l’antifascismo esistenziale del giovane lucchese.




-) “Documenti e Studi”, n.50

Nella sezione Saggi è presente l’articolo di Paolo Pezzino riguardo i trent’anni dalla scomparsa dei magistrati Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino, in cui l’autore fa una ricca riflessione sulla distanza tra verità storica e verità giudiziaria delle due stragi considerando la storia di Cosa Nostra e quanto scritto negli anni nelle pagine di libri, giornali e faldoni dei processi penali. Nella sezione Saggi di storia e memorie locali sono presenti due biografie riguardo due viareggini che troveranno lo stesso destino nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, ovvero la morte nei campi di sterminio. La prima biografia è di Silvia Quintilia Angelini e Alberta Brezzan, che ricostruiscono la storia di Jeannette Levi; il secondo contributo è di Claudio Longro, che mostra le vicende di Umberto Boni.




Il Centenario del Partito Comunista Italiano tra storia globale, locale e valorizzazione archivistica.

Il volume raccoglie gli interventi che hanno animato la tavola rotonda organizzata il 24 maggio 2021 dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia per riflettere sul Centenario della fondazione del Partito Comunista Italiano. In quella occasione l’Istituto ha puntato sulla valorizzazione delle differenze biografiche e anagrafiche degli invitati, cercando di dare conto degli approcci storiografici di più lunga data, ma anche di quelli maturati negli ultimi decenni. Il tentativo è quello di contribuire allo sviluppo di nuove linee di ricerca in campo storico-antropologico nello studio della storia del PCI. Quello che si propone è un proficuo intreccio tra punti di osservazione e metodologie differenti. È partendo da questo volume che l’Istituto spera di poter dare il suo apporto tanto per l’analisi delle vicende legate al più importante partito comunista dell’Europa occidentale, quanto per aprire spazi di confronto capaci di andare oltre specifiche ricorrenze.




Volontari della libertà.

Marco Manfredi indaga attraverso le tante biografie, battaglie, speranze, miti, parole d’ordine dei garibaldini livornesi con l’intento di approfondire che cosa significava abbracciare la camicia rossa nell’Italia monarchica liberale, ed in particolare quali ragioni spinsero uomini del popolo a diventare combattenti volontari per l’indipendenza e la libertà. Un legame tra Livorno e Garibaldi che non si è spezzato nemmeno con la morte. Proprio in nome di questo legame, afferma Giampaolo Berti, la So.crem ha sostenuto con entusiasmo il lavoro di Marco Manfredi, ricordando come molti garibaldini si iscrissero alla So.crem dopo quello che è stato definito il “tradimento a Garibaldi”.