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Archivio Storico del Comune di Siena

Sede e contatti
Ex Collegio San Marco, Via San Marco 90, 53100 Siena
Telefono e fax: 0577.534580
Email: archivio.storico@comune.siena.it
Sito web: http://www.comune.siena.it/La-Citta/Cultura/Archivio-storico
http://www.comune.siena.it/La-Citta/Cultura/Archivio-storico/Patrimonio-documentario/Comune-di-Siena
Orari di apertura: dal martedì al venerdì 10-13.

Organi direttivi
Comune di Siena, Direzione Affari Generali – Servizio Cultura e Sport

Breve storia e finalità
L’Archivio Storico conserva i documenti prodotti dal Comune a partire dalla riforma voluta nel 1786 dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena. I fondi si suddividono in più sezioni riparte tra il periodo preunitario (1524-1865) e postunitario (dal 1865). La sezione storica è stata ufficialmente aperta al pubblico nel gennaio 1997 in alcuni locali retrostanti l’antico ospedale di Santa Maria della Scala e ha trovato la sua definitiva collocazione nel 2013 nell’ex convento di Santa Marta. Il complesso, oltre ad ospitare il monastero accresciutosi in età moderna intorno all’antica chiesa, dove si trovano affreschi del XIV secolo, dal 1814 fino al 1975 ha accolto l’Orfanotrofio ed infine prese il nome di Collegio San Marco.

L’Archivio effettua le seguenti attività:

• raccoglie, inventaria e conserva la documentazione storica proveniente dagli uffici comunali secondo le direttive del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio;

• acquisisce fondi di enti soppressi o di privati in deposito o in dono cercando di valorizzarne l’importanza culturale;

• assicura la libera consultazione dei documenti e il rilascio di copie digitali;

• si impegna a creare strumenti di ricerca automatizzati e digitalizzare il materiale archivistico diffondendolo sulla rete in modo da garantirne la massima accessibilità;

• valorizza il proprio patrimonio promuovendo iniziative di carattere culturale come studi, mostre, incontri, visite guidate e attività didattico-formative;

• collabora con la Soprintendenza Archivistica per la Toscana, l’Archivio di Stato e tutte le altre istituzioni che valorizzano il patrimonio culturale della città e del territorio.

Patrimonio
L’Archivio conserva circa 20.000 filze, buste e registri relativi all’amministrazione della città dal XVI al XX secolo. Le serie più antiche, comprese nella Sezione delle Antiche Magistrature (1524-1786), si ricollegano ai fondi della Balìa e della Biccherna depositati nel 1858 presso l’Archivio di Stato di Siena. La sezione preunitaria si suddivide in: Comunità Civica di Siena (1786-1808), Mairie (1808-1814) e Comunità Restaurata (1814-1865). A questo ultimo periodo si riferisce anche l’archivio della Cancelleria Comunitativa di Siena (1827-1865) e quello del Circondario di Acque e Strade (1825-1850). L’archivio Postunitario comprende tutto il materiale prodotto dagli organi cittadini a partire dall’Unità d’Italia e fino agli anni ’60 del XX secolo, ed è in continuo aggiornamento. Oltre ai registri delle deliberazioni del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e del Podestà (1927-1944), la serie più rilevante è rappresentata dal carteggio, che è suddiviso in due parti: Carteggio X.A (1865-1906) e Carteggio X.B (dal 1907 in poi). La restante parte dell’archivio Postunitario comprende documenti di contabilità, gestione del personale, movimenti della popolazione e censimenti, liste di leva e ruoli matricolari, servizio annonario, commissioni, miscellanea, registri di stato civile. Si conservano inoltre altri archivi di enti soppressi o collegati al Comune che sono stati acquisiti nel corso del tempo. Attualmente l’Archivio ha in deposito il materiale dell’Archivio del Movimento Operaio Democratico Senese, del Pio Asilo Butini Bourke e dell’ex Istituto Sclavo Spa. Tra i fondi donati da privati si segnalano quello di Luigi Socini Guelfi e di Benedetto Barni. Presso la sede è possibile consultare una sezione fotografica che raccoglie vecchie immagini della città e la raccolta di progetti e disegni prodotti dal Comune nella sua secolare attività.




Archivio Storico del Movimento Operaio e Democratico Senese (ASMOS)

Sede e contatti
Via San Marco, 90 – 53100 Siena (SI)
Telefono: 0577.284244
E-mail: asmos_archivio@libero.it
Sito web: http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/archivi/archivio-storico-movimento-operaio-democratico-senese-asmos/
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=29869&RicProgetto=reg-tos

Organi direttivi
Referente: Marisa Ciuccariello, Vittoria De Dominicis.
Responsabile: Archivio storico del Comune di Siena.

Breve storia e finalità
L’ASMOS nasce nel 1988 come “Archivio storico del Movimento Operaio e Democratico Senese” da un’idea di Vasco Calonaci (1927-1998) che, al termine della sua attività di Deputato della Repubblica (1979-1987) iniziò la raccolta di vari carteggi politici.

L’ASMOS assunse fino dalla fondazione la forma giuridica di una associazione autonoma senza fini di lucro; nel 1996 ottenne il riconoscimento di notevole interesse storico da parte della Soprintendenza Archivistica della Regione Toscana. Dal 2011 è iscritto alla sezione provinciale di Siena del Registro Regionale delle Organizzazioni del Volontariato ed aderisce al Cesvot. Ne sono stati Presidenti: Vasco Calonaci (1988-1998), Roberto Barzanti (1998-2001), Alessandro Orlandini (2001-2010), Stefano Maggi (2010-2012), Massimo Bianchi (dal 2012).

Patrimonio
I Fondi dell’ASMOS.

Fondo della Federazione Senese del Partito Comunista Italiano (1921-1991): contiene statuti ed organizzazione della Federazione Comunista senese.

Carte della Nuova Sinistra (1968-1990): contiene documenti di Lotta Continua, del Manifesto, del Partito di Unità Proletaria (PDUP) e di altre organizzazioni.

Fondo Associazione culturale Lev Tolstoj (1950-1999): l’associazione era un Centro di documentazione multimediale per Piombino, Follonica, Massa Marittima.

Fondo della Federazione Senese del Partito Democratico della Sinistra (1991-1998): contiene statuti ed organizzazione del partito.

Fondo del Partito della Rifondazione Comunista (1991-1998): contiene statuti e documenti del Partito della Rifondazione Comunista.

Fondo “Vietato astenersi” (1988-1994): contiene statuto e documenti dell’associazione culturale e musicale “Vietato Astenersi”.

Fondo Unione degli Universitari – Unione degli Studenti.

Fondo Vetreria Modesto Boschi di Colle di Val d’Elsa (1947-1955): contiene statuti e verbali del consiglio di amministrazione.

Fondo di Particolari (1920 – in corso): contiene le carte donate da dirigenti politici ed attivisti del movimento democratico senese composto ad oggi da 84 carteggi ed oltre 100 buste.

Fondo ASMOS (Archivio Storico del Movimento Operaio e Democratico Senese): contiene documentazione inerente l’attività e l’organizzazione dell’ASMOS.

Fondo della Federazione Senese dei Democratici di Sinistra (1998-2007): contiene statuti ed organizzazione del partito.

Archivio Gabrio Avanzati: contiene materiale e documentazione di varia natura raccolto da Gabrio Avanzati (Siena, 1946-Siena, 2002).

I Fondi collegati

il Fondo fotografico: è uno dei più interessanti, con circa 10.000 fotografie che vanno dagli anni venti agli anni novanta del Novecento.

le fonti orali: ci sono numerosi nastri magnetici audio (circa un migliaio di ore) contenenti le registrazioni di eventi ed iniziative politiche pubbliche.

la Biblioteca: risiede all’interno dell’Archivio Storico del Comune di Siena e comprende oltre 13.000 volumi ed opuscoli.

l’Emeroteca: è composta da circa 600 riviste, alcune delle quali pressoché complete.

– la Videoteca: è composta da 543 videocassette: importanti sono i filmati e cortometraggi di propaganda del PCI dagli anni ’50.

– gli Opuscoli: l’archivio raccoglie all’interno della biblioteca anche 20 cartelle di opuscoli del PCI, che contengono discorsi di dirigenti nazionali, sintesi di convegni e conferenze.




Archivio di Stato di Siena

Sede e Contatti
Via Banchi di Sotto, 52, 53100 Siena
Telefono: 0577.247145
Fax: 0577.44675
E-mail: as-si@beniculturali.it
as-si.servizialpubblico@beniculturali.it
Sito web: http://www.archiviodistato.siena.it/
Orari di apertura: Sala di studio: lunedì, giovedì, venerdì e sabato 8–13.45; martedì e mercoledì 8-17.15. Biblioteca: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e sabato 8–13.30. Sezione catasto: martedì e mercoledì 9-12.30 esclusivamente su prenotazione. Chiusura estiva: 1-16 agosto.

Organi direttivi
Direttore: Maria Raffaella de Gramatica

Breve storia e finalità
L’Archivio di Stato di Siena fu istituito con motu proprio del Granduca Leopoldo II del 17 novembre 1858, nel clima di rinnovato fervore per gli studi storici e di attenzione per il patrimonio archivistico, instauratosi in Toscana in quegli anni. Nel nuovo Istituto furono versati i documenti prodotti dalle antiche magistrature dello Stato Senese, corrispondente all’incirca alle attuali province di Siena e Grosseto, nelle due grandi fasi della sua storia: quella comunale e repubblicana dal sec. XIII al 1557 e quella granducale sino al 1808, cioè sino alla dominazione napoleonica, nonché migliaia di pergamene.

Negli anni seguenti poi, e particolarmente dopo l’Unità d’Italia, gli uffici statali periferici della provincia versarono il materiale archivistico loro spettante. Giunsero così fondi archivistici ottocenteschi di grande rilievo dalla Prefettura a quelli di vari tribunali.

Il processo è tuttora in corso: a norma del D. Leg.vo n° 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, vengono effettuati versamenti periodici dagli archivi di tutti gli uffici amministrativi statali e dai tribunali con sede in Siena e nella sua provincia.

Patrimonio
Si tratta di un patrimonio vastissimo e in continuo incremento, anche attraverso donazioni, depositi e acquisti di archivi non statali.

Attualmente gli archivi conservati coprono un arco di tempo che va dal 736 al XX secolo. La caratteristica precipua di tale documentazione è la straordinaria continuità delle serie. Le magistrature senesi, infatti, nate nel Medioevo furono abolite soltanto alla fine del ‘700 dal riformismo di Pietro Leopoldo, o nel 1808 dalla dominazione napoleonica. Ciò si tradusse in una rara continuità archivistica: i grandi archivi, che cominciarono a formarsi nella Siena comunale, continuarono nella maggior parte dei casi per cinque secoli.

Una menzione a parte merita l’archivio Diplomatico (secondo in Italia per numero di pergamene dopo quello dell’Archivio di Stato di Firenze): esso consta di 62.841 pergamene a partire dal 736 al sec. XIX. I registri, le buste, le filze, le mappe, i fascicoli ed i documenti sciolti ammontano, invece, a circa 177.400 unità, divise in più di 200 fondi archivistici ed allineate su più di 13 km di scaffalatura. Nell’ambito del patrimonio posseduto va poi ricordato un unicum a livello mondiale: la collezione delle Tavolette di Biccherna, esposta nel Museo dell’Istituto.

Particolare interesse per la storia del Novecento rivestono fondi archivistici come: Prefettura e Gabinetto di Prefettura; Unione provinciale Professionisti e artisti (1927-1944) e Comitato provinciale di liberazione nazionale (1944-1946). Ancora, le carte di associazioni come la Società di mutuo soccorso fra gli operai in Siena “L’Umanitaria” e l’Associazione femminile senese di mutuo soccorso e Istituto Butini-Bourke; e il materiale documentario e fotografico dell’Istituto Geografico Militare di Firenze (1943-1944), che testimonia l’attività svolta dal colonnello Umberto Cecchini per salvaguardare le attrezzature dell’Istituto durante la guerra.

Si segnalano inoltre gli archivi di personalità come Fabio Bargagli Petrucci, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Mario Bracci, Mario Delle Piane.

La consultazione di tutti i documenti conservati nell’Archivio di Stato è assoggettata alle previste limitazioni di legge e alle eventuali necessità organizzative dell’Istituto.




Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea (ISRSEC)

Sede e contatti
Via San Marco, 90 Siena
Telefono: 0577.271510
E-mail: istituto.siena@virgilio.it
Sito web: http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/istituto-storico-della-resistenza-senese/
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 10-12. Si consiglia, prima di recarsi in sede, di chiamare il numero 338.4874791.

Organi direttivi
Presidente: Pietro Clemente
Direttore: Alessandro Orlandini
Componenti Consiglio Direttivo: Fabio Dei, Aldo Di Piazza, Silvia Folchi, Marta Fusai, Filippo Lambardi, Alessandro Orlandini, Francesca Vannozzi, Marcello Venturini.

Breve storia e finalità
L’attuale Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea – ISRSEC, costituitosi come ISRS l’11 dicembre 1991 allo scopo di conservare e valorizzare la memoria storica relativa agli eventi della Seconda Guerra Mondiale e della Liberazione del territorio senese, fa parte della rete degli istituti storici coordinati dall’Istituto Ferruccio Parri – Rete nazionale degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea e assume l’attuale denominazione nel 2011, dopo relative modifiche del suo statuto.
Dall’anno della sua costituzione, l’Istituto ha mirato a promuovere la ricerca storica, a diffondere i valori democratici che, a partire dall’esperienza del partigianato, trovarono spazio nella Costituzione della Repubblica Italiana, e ad attivare una capillare attività didattica con scuole di ogni ordine e grado.

Patrimonio e risorse
L’ISRSEC possiede un importante patrimonio documentario costituito da: un archivio di fonti scritte composto da 104 faldoni; 95 DVD di testimonianze orali di protagonisti della storia locale; una biblioteca ricca di oltre 3000 volumi il cui catalogo è inserito nella rete bibliotecaria senese REDOS; una raccolta di 33 testate di periodici di argomento storico. Possiede inoltre una fototeca e una mediateca specializzate sugli anni del fascismo, della Seconda Guerra Mondiale e della Liberazione e un ricco archivio fotografico che ritrae personaggi o fa riferimento ad eventi storici della Resistenza e del dopoguerra.

L’ISRSEC gestisce il Laboratorio didattico di Casa Giubileo (Montemaggio) – situato nel luogo in cui il 28 marzo del ’44 fu consumato l’eccidio di diciannove partigiani – che offre una molteplicità di percorsi di lavoro, la possibilità di accedere a documentazione d’archivio e ad alcuni nuclei espositivi sulla seconda guerra mondiale e sulla Resistenza.

Dal 2007 l’Istituto coordina le attività del percorso museale “Stanze della Memoria”, nei locali della ex-Casermetta, un tempo sede del Partito Nazionale Fascista e della Repubblica Sociale Italiana, luogo in cui venivano interrogati e torturati gli oppositori al regime. Tale percorso museale, che affronta la storia del fascismo e dell’antifascismo senese, è aperto a tutti e in primo luogo alle scolaresche che possono qui trovare un’aula didattica dove è possibile organizzare incontri su temi specifici, visionare documentari storici, elaborare percorsi didattici o specifici progetti di ricerca.

Inoltre l’ISRSEC coordina, unitamente a volontari della zona, percorsi didattici nel laboratorio di Pietraporciana (Sarteano), di recente allestimento nei locali che furono sede del Comando della 1° Banda Valdichiana – Orcia e del IV gruppo del Raggruppamento “Monte Amiata”.

l’Istituto ha curato la pubblicazione di ricerche e testimonianze, ha realizzato documentari e audiovisivi relativi alla Resistenza nell’area senese, ha organizzato, in collaborazione con l’Università di Siena e altri enti di promozione culturale del territorio, corsi di aggiornamento per insegnanti.

Nel 2012-2013 l’ISRSEC ha curato la pubblicazione del periodico MAITARDI che, come si legge nell’editoriale del n°1, ottobre 2004, “nasce da alcune esigenze che abbiamo sentito particolarmente pressanti: in primo luogo dal bisogno di allargare il “cerchio”, proponendo anche ai non addetti ai lavori, le attività dell’Istituto con l’ottica di non rimanere ancorati ad un periodo storico a noi sempre più lontano, ma di rivolgere uno sguardo critico alla contemporaneità: conflitti, razzismi, cultura della pace”.




Accademia Senese degli Intronati

Sede e contatti
Palazzo Patrizi-Piccolomini, via di Città, 75  –  53100 Siena
Telefono e fax:  0577.284073
E-mail: accademia.intronati@virgilio.it
Sito web: http://www.accademiaintronati.it

Organi direttivi:
Presidente (Archintronato): Roberto Barzanti
Vicepresidente: Enzo Mecacci
Direttore della Sezione di Arte: Marina Gennari
Direttore della Sezione di Lettere: Marilena Caciorgna
Direttore della Sezione di Storia: Laura Vigni
Amministratore: Mino Capperucci
Segretario: Maria Assunta Ceppari

Breve storia e finalità
L’Accademia ha origine nel 1525, o, almeno, in tale data prende la denominazione di Intronati, essendo così la più antica fra tutte le accademie europee ancora in attività. Dopo la caduta della Repubblica l’Accademia venne chiusa nel 1568 e riaprì il 14 dicembre 1603. La sua attività principale fu quella della scrittura e rappresentazione teatrale, si ricordi come la commedia gli Ingannati fu la fonte per la Dodicesima notte di Shakespeare. L’attività teatrale venne incrementata quando, nel 1654, gli Intronati entrarono in possesso del teatro costruito all’interno del Palazzo Pubblico (l’attuale Teatro dei Rinnovati), che l’Accademia gestì fino al 1798, quando venne distrutto da un incendio. Non avendo gli Intronati le disponibilità per restaurare e mantenere il teatro, lo fecero i proprietari dei palchi, che si costituirono nella nuova Accademia dei Rinnovati. L’Istituto Comunale di Arte e di Storia, fondato il 15 dicembre 1928 dal podestà Bargagli Petrucci, venne trasformato, con Regio Decreto del 23 febbraio 1937 n. 347, in Accademia per le Arti e le Lettere, che, a sua volta, ricostituì l’Accademia Senese degli Intronati, con il Regio Decreto 27 giugno 1941 n. 680. L’attuale statuto dell’Accademia è stato approvato con Decreto Presidenziale 10 luglio 1947.

Le finalità istituzionali dell’Accademia sono espresse nell’ art. 1 dello statuto:  “L’Accademia Senese degli Intronati ha lo scopo di promuovere e favorire lo studio della storia, delle lettere e delle arti della città, della provincia e dell’antico Stato Senese”. Quindi gli interessi non sono focalizzati sul ‘900, ma sulla storia senese in generale, inclusa anche quella contemporanea; tanto per fare un esempio, il 6 dicembre 2013 si è tenuta l’inaugurazione del 489° anno accademico con la prolusione di Alessandro Orlandini A settant’anni dalla Liberazione di Siena: memoria e ricerche storiche.

Patrimonio
L’Accademia non ha un patrimonio, in quanto sia il proprio archivio storico, sia la propria biblioteca sono stati ceduti in deposito alla Biblioteca Comunale degli Intronati, onde consentirne una migliore fruizione da parte degli studiosi.