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10-11 ottobre RADIO CORA (in) FESTA! Due giorni di dibattiti, musica, calcio, giocolerie e fiabe.

Radio Cora compie un anno. In questi mesi ha provato ad ‘infestare’ l’etere con un’emissione fuori dalla righe, seminando, con tanto entusiasmo, forme sperimentali di comunicazione ‘politica’. Non tutti l’hanno capito. Ed infatti sarà festeggiato (in parte) anche un insuccesso.

Ma dalle ceneri della prima radio Cora può e deve nascere qualcosa di ancora più forte ed ‘inattaccabile’. Ne abbiamo bisogno tutti, come il pane, nella convinzione che sulla nostra Costituzione si possa ripartire avendo ben fermo il dovere di stare attaccati ai suoi principi ispiratori ed alla sua storia.

Radio Cora è un coraggioso tentativo di informazione di cui c’è bisogno e che vi invitiamo a sostenere a partire dalla partecipazione alla festa di cui riportiamo di seguito il programma:
PROGRAMMA:

SABATO 10 ottobre 2015

Ore 17.00

Saluti e presentazione della due giorni a cura del Direttore di Radio CORA, Domenico Guarino

Ore 17.30

E ORA? La Cotituzione, la riforma e quello che c’è da fare

Intervengono:

Rolando Tarchi, costituzionalista

Francesco Baicchi, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Don Andrea Bigalli (portavoce Libera Toscana)

Diego Blasi (Left lab)

Daniele Calosi (segretario FIOM Firenze)

Sergio Tamborrino (ANPI Firenze )

Introduce Domenico Guarino

Coordinano Cinzia Niccolai e Gabriella Chiaramonte (conduttrici della trasmissione Pane e Costituzione)

ore 19.30

Aperitivo PALLONI GONFIATI

Aspettando la Nazionale, chiacchiere ‘agghiaccianti, sul calcio, Conte, i conti, e chi più ne ha più ne metta.

Con Massimo Cervelli

ore 21.00

Guardiamo insieme la partita

DOMENICA 11 ottobre

ore 11.00

Messa Laica: CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, DOVE ANDIAMO

discussione paritetica sullo stato della Radio. A cura del direttore

ore 13.00

PRANZO CORA-LE a cura del Circolo. S paghettata a 7 euro

ore 16.00

FESTA CORA A CORE (per un mondo d’amore, con i più piccoli!!).

A raccontar fiabe per grandi e piccini a cura di Manuela Giugni

trucchi, giocolerie e mercatino dei piccoli

ore 19.00

APERITIVO NEVRASTENICO a cura di Pallide stragi

Tutte le iniziative sono aperte e tutt*

 




Seconda guerra mondiale 1940-1945. Concorso nazionale per racconti brevi

L’Associazione Meleto è nata per raccogliere testimonianze da tramandare alle future generazioni sui tragici eventi del 4.7.44. Quel giorno nella sola nostra frazione, persero la vita ben 93 uomini inermi per mano dei nazi-fascisti. In totale furono 192 le vittime nel territorio del nostro comune di Cavriglia.
Proprio nell’ambito di questa “missione” di tramandare la memoria, l’Associazione quest’anno, con il patrocinio del Comune di Cavriglia, della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana e il contributo di vari soggetti sensibili ai nostri valori, ha indetto un concorso letterario a carattere nazionale dal titolo: “Seconda guerra mondiale 1940-45. Racconti di vita”.

Indicazioni in dettaglio sul premio nel volantino in allegato.




A Massa Marittima il VI Convegno Nazionale dell’Associazione dei piccoli musei

La situazione e le prospettive dei piccoli musei italiani sono il tema del VI Convegno Nazionale dell’Associazione dei piccoli musei, in programma venerdì 2 e sabato 3 ottobre al Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima. In Italia secondo l’Istat ci sono poco più di 4.000 musei; probabilmente però il numero reale è almeno il doppio di quello stimato ed è composto al 90% da piccoli musei. Si tratta di strutture museali molto diverse dai grandi musei non solo per dimensioni, spazi e risorse economiche ma in una prospettiva più ampia: in confronto alla comunità locale, al territorio, alla gestione e ai profili professionali, alle competenze e ai servizi offerti ai visitatori. Su tutti questi temi si confronteranno diversi studiosi e tecnici del settore, amministratori pubblici ed esperti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Insieme alle prospettive di questo vero e proprio patrimonio nazionale, che però non è ancora valorizzato a pieno, i problemi nascono dalla gestione di queste strutture culturali. “Un problema molto sentito dei piccoli musei locali è che hanno come modello gestionale quello dei grandi musei – spiega Vanda Peccianti presidente della Cooperativa Colline Metallifere – e questo comporta problemi a volte insormontabili per una piccola struttura, dalla necessità di un direttore a standard strutturali che male si adattano alle piccole realtà”.

“Per questo una delle nostre richieste è quella di rivedere questi standard e adeguarli ai piccoli musei – continua Peccianti – L’altro problema è quello del pagamento dei diritti d’autore alla Siae per gli eventi musicali e teatrali, organizzati gratuitamente per i visitatori dei musei con l’intento di ampliare e fidelizzare il pubblico. Spesso si tratta di costi esosi molto più alti di quelli che sosteniamo per organizzare l’evento stesso e questo, ovviamente limita tutte quelle iniziative che possono incrementare il numero dei visitatori”. “Massa Marittima è felice di ospitare questo tavolo di confronto- dichiara l’assessore alla Cultura Marco Paperini- perché crede nel valore dei piccoli musei, che sono i presidi culturali decentrati, dei patrimoni raccolti nelle strutture delle grandi città. Credo inoltre che l’importanza del loro ruolo debba stare nel fungere, non solo da contenitori passivi di patrimoni, ma anche da centri attivi di promozione culturale. L’importanza dei piccoli musei può stare anche in questo: nel fare da propulsori delle altre offerte culturali del territorio, con il flusso di turisti che attraggono, in modo da instaurare una vera e propria rete territoriale che mostra unita la propria ampia offerta di beni storici, artistici ed architettonici”. Il convegno è patrocinato dal Comune di Massa Marittima e co-finanziato da Amministrazione Comunale, Parco Minerario delle Colline Metallifere e dalla Rete museale della Provincia di Grosseto.

 




Il cordoglio per la scomparsa di Gerardo Paci, staffetta partigiana e sindaco di Lastra a Signa dal 1965 al 1975

“Con la scomparsa di Gerardo Paci se ne va un pezzo della storia di Lastra a Signa. Lungimirante uomo politico, innovatore, ha lasciato e lascerà un segno indelebile nella vita sociale e politica della nostra comunità”. Con queste parole il sindaco Angela Bagni ha ricordato Gerardo Paci, sindaco di Lastra a Signa dal 1965 al 1975, scomparso questa mattina all’età di 91 anni.
“Gerardo era stato una staffetta partigiana – ha proseguito il sindaco- e i valori antifascisti hanno accompagnato sempre il suo agire politico e amministrativo. Innovative sono state le sue intuizioni in ambito sociale, Gerardo è stato infatti fra gli ideatori del Centro sociale residenziale e numerose sono state le sue azioni e progetti a favore delle fasce più deboli della popolazione. Attento osservatore della realtà politica, nel suo percorso amministrativo ha saputo interpretare il clima sociale e i cambiamenti della società dell’epoca. Grande appassionato di storia soprattutto politica e filosofica, Paci conservava moltissimi documenti, libri, riviste che, con molta generosità, nel 2012 ha donato alla biblioteca comunale. Di lui mi ricorderò la sua profonda cultura politica e antifascista, il suo rigore e la passione e entusiasmo per la cosa pubblica. Sentite condoglianze da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale ai suoi cari e a tutta la sua famiglia”.
Sabato 26 settembre alle 9, in sala consiliare, si terrà una cerimonia pubblica in suo ricordo a cui parteciperà in forma ufficiale anche il sindaco Angela Bagni.




Al via le iniziative per ricordare i 50 anni dell’alluvione di Firenze

I presidenti dei cinque Consigli di quartieri di Firenze hanno presentato le prime iniziative per i 50 anni dell’alluvione di Firenze che ricorre il 4 novembre 2016. “Puntiamo a creare una serie d’eventi concatenati – spiega il presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci – che partendo da Rovezzano arriveranno a Brozzi abbracciando tutta la città. Lanciamo un appello ai fiorentini: le sedi dei Consigli di quartiere sono pronti a ricevere immagini o documenti che ricordano quell’immane tragedia che sconvolse Firenze. Noi li duplicheremo e li renderemo ai proprietari. Abbiamo già molto materiale ma vorremmo implementarlo e siamo convinti che ci siano ancora foto inedite o storie da raccontare. Organizzeremo incontri con le scuole per far conoscere alle giovani generazioni cosa accadde 50 anni fa e, contemporaneamente, vorremmo realizzare anche iniziative legate all’acqua ed al rischio idrogeologico”. Per Michele Pierguidi “ricordare l’alluvione è ricordare come siamo noi, persone fortunate di essere nate a Firenze. Sarà importante coinvolgere tutte le scuole – aggiunge il presidente del quartiere 2 – che inviteremo a visitare la mostra fotografica”. Sarà importante il contributo dei fiorentini. “Partiamo in anticipo – continua il presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito – perché desideriamo coinvolgere più persone possibili. La zona di Gavinana fu profondamente colpita dall’alluvione. Ho parlato con tanti negozianti. Alcuni c’erano allora e sono ancora in attività, in altri casi ci sono i figli o conoscenti di chi ha vissuto quella tragedia. Facciamo veramente un appello per avere foto, documenti o testimonianze”. Mirko Dormentoni, presidente del quartiere 4, ha già individuato i luoghi dove si terranno le celebrazioni “in piazza dell’Isolotto ed in piazza Pier Vettori. E’ un progetto che nasce dal basso e che coinvolgerà anche i comitati e, soprattutto, i ragazzi delle scuole anche su come vivere il fiume Arno”. L’importanza di coinvolgere tutta Firenze è stato ribadito da Cristiano Balli. “Si ricordano sempre gli Angeli del fango e di come fu salvato il Cristo del Cimabue ma anche i borghi furono alluvionati da Brozzi a Quaracchi fino a Peretola. Il ricordo dei 50 anni dall’alluvione – conclude il presidente del quartiere 5 – è fatto anche da tante storie nate nelle case del popolo o negli oratori parrocchiali. E’ nostro impegno mettere insieme questa “memoria” e farla conoscere alle scuole”. Le iniziative partiranno con la mostra fotografica dell’associazione Firenze Promuove, presieduta da Franco Mariani, che dal 30 ottobre esporrà in piazza SS. Annunziata e che concluderà il tour nel 2016 in piazza Santa Croce.




NO alla vendita della scuola di Maiano Lavacchio, luogo della memoria della violenza fascista nel 1944

“Mamma: Corrado e Lele, l’ultimo bacio”.
Così l’ultimo saluto dei ‘Martiri d’Istia’, lasciato sulla lavagna della scuola di Maiano Lavacchio, dove all’alba del 22 marzo 1944 undici ragazzi renitenti alla leva furono barbaramente uccisi dai fascisti.
Il Sindaco di Magliano in Toscana intende mettere all’asta quella scuola – uno dei luoghi della Memoria più cari della nostra terra, da sempre luogo di incontro e riflessione specie per i più giovani – che ancora oggi testimonia ciò che è stato, e che mai più dovrà accadere. Un fatto grave che necessita la nostra generale mobilitazione.

Nell’immagine in evidenza l’articolo di Luciana Rocchi di Luciana Rocchi, direttrice dell’Istituto della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Grosseto, sulla decisione del sindaco di Magliano di vendere la scuola di Maiano Lavacchio, nel luogo dove il 22 marzo 1944 furono fucilati i martiri d’Istia, gli undici giovani che rifiutarono di arruolarsi nell’esercito della RSI. Un oltraggio alla memoria.




INDIRE e ISRT per la didattica (digitale) della Storia

“Insegnare Storia 2.0″ è il il corso altamente qualificato, organizzato a Firenze dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (Isrt) e dall’Indire. Si tratta di un vera e propria “scuola di formazione” che propone agli insegnanti delle scuole superiori un ciclo di quattro incontri da 3 ore (15-18) pensati per approfondire nodi e strumenti della didattica digitale della Storia. Ogni incontro è suddiviso in lezione frontale, discussione plenaria e attività laboratoriale in gruppi.

Nel primo incontro, fissato per mercoledì 23 settembre nella sede dell’Istituto Storico della Resistenza (via Carducci 5/37), si parlerà di Metodo storico, didattica e analisi delle fonti con Simonetta Soldani dell’Università di Firenze, Mirco Bianchi e Silvano Priori dell’Isrt e la ricercatrice dell’Indire Pamela Giorgi. L’incontro prevede un laboratorio su possibili proposte di lavoro didattico a partire dal patrimonio documentario Isrt/Indire.

Venerdì 2 ottobre, in Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1), il secondo incontro verterà sul Rapporto storia/memoria/narrazione e fiction. Relatori: Vanessa Roghi dell’Università La Sapienza di Roma, Marta Baiardi e Paolo Mencarelli dell’Isrt.

Venerdì 9 ottobre, sempre in Palazzo Medici Riccardi, focus su Gli strumenti multimediali insieme a Patrizia Vayola dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e Luisa Cicognetti dell’Istituto Parri di Bologna. I collaboratori dell’Indire Lapo Rossi e Antonella Sagazio presenteranno una serie di strumenti digitali per la didattica (tablet, cloud computing, Chromecast, ecc.) e proporranno esercitazioni laboratoriali sull’analisi dei siti e sull’utilizzo di strumenti digitali utilizzabili per arricchire le lezioni in classe.

Il ciclo di incontri si conclude giovedì 15 ottobre nella sede dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (via Carducci 5/37) con Una riflessione sul Novecento nella programmazione curriculare nelle scuole medie superiori a cura di Antonio Brusa, direttore della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia (Insmli).

Ulteriori informazioni sul sito dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (Isrt).




L’Istituto Sangalli di Firenze bandisce 2 premi per la pubblicazione di ricerche di giovani studiosi

L’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose bandisce 2 premi finalizzati alla pubblicazione di due monografie inedite di giovani ricercatori (che abbiano conseguito il Dottorato di ricerca o il Ph.D. da non più di 5 anni) su temi di storia religiosa dal medioevo all’età contemporanea. Il ‘Premio Istituto Sangalli per la storia religiosa’, al via quest’anno con la sua prima edizione, si affianca al ‘Premio Ricerca Città di Firenze’, sponsorizzato dal Comune di Firenze.
L’iniziativa dell’Istituto Sangalli, in collaborazione con l’Assessorato Università e Ricerca del Comune di Firenze, prevede che i vincitori, selezionati da un comitato scientifico, vedano pubblicati i loro lavori in una sua nuova collana stampata dalla Firenze University Press. I volumi saranno editi in forma cartacea e digitale, nonché gratuitamente scaricabili dal sito della Firenze University Press in modalità Open Access”. La premiazione avverrà durante una cerimonia pubblica in Palazzo Vecchio a Firenze, da parte della Vicesindaca e assessora a Università e Ricerca, Cristina Giachi, e del Presidente dell’Istituto Maurizio Sangalli. Le domande dovranno pervenire entro il 1° novembre 2015 all’indirizzo segreteria@istitutosangalli.it.
Si segnala che i due premi dell’Istituto Sangalli hanno una vocazione internazionale. Sono dunque incoraggiate le domande dall’Italia e dall’estero, nel quadro degli obiettivi strategici dell’Istituto che, sorto da poco più di un anno, intende promuovere attivamente la ricerca umanistica e il lavoro dei giovani ricercatori.
Tutte le informazioni sul bando sono reperibili sul sito www.istitutosangalli.it.