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Il Comune di Lamporecchio invita la cittadinanza a partecipare alla ricerca storica sulle vicende del proprio territorio fra 1943-1944

L’associazione Culturale Orizzonti APS, incaricata dal Comune di Lamporecchio per il progetto, chiama la cittadinanza a dare il proprio contributo per una ricerca storica sulle vicende di Lamporecchio fra 1943-1944 finalizzata alla pubblicazione di un libro complessivo.

L’arco temporale oggetto dello studio va dall’8 settembre 1943 al 2 settembre 1944. L’obiettivo è analizzare il periodo e comprenderne l’impatto sulla società locale sotto gli aspetti militari, politici, culturali ed economici, individuando i nodi salienti e intrecciandoli al contesto regionale e nazionale.

La cittadinanza è invitata a contribuire al progetto, a titolo gratuito, attraverso:

– fotografie, immagini e cartoline urbane, rurali, familiari
– manifesti, pagine di giornali, documentazione cartacea varia
– testimoni oculari, sia di eventi salienti sia come semplici abitanti a Lamporecchio nel periodo storico analizzato, disponibili a rilasciare interviste.

L’avviso è aperto fino al 31 maggio 2022. Il materiale raccolto verrà utilizzato per la ricerca storica e la stesura del libro, seguendo la metodologia scientifica degli studi storiografici: osservazione, indagine, analisi, citazione della fonte e comparazione con altre fonti già reperite, come quelle archivistiche, audiovisive, bibliografiche, fotografiche, sitografiche.

La ricerca porterà alla costituzione di un fondo documentario a disposizione del Comune di Lamporecchio e della sua comunità.

Per informazioni è possibile contattare: mensileorizzonti@alice.it; matteograsso90@hotmail.it; Massimo Mancini 3387643242; Matteo Grasso 3287670042




Regione Toscana entra in Liberation route Italia

Grazie alla volontà dell’Assessora alle politiche della memoria Alessandra Nardini, la Regione Toscana ha aderito a Liberation Route Italy (Lri), l’associazione nata nel 2019 con l’obiettivo di valorizzare nel nostro Paese, legando turismo, storia e memoria, gli itinerari, i sentieri, i percorsi della Resistenza e delle forze Alleate durante la Liberazione dal nazifascismo.

Lri è l’articolazione italiana di Liberation Route Europe, fondazione europea creata attorno a un’idea di due stagisti olandesi, che ha messo in rete musei, luoghi, teatri di battaglia, monumenti, testimonianze di sopravvissuti per raccontare attraverso percorsi turistici, visite guidate, eventi e celebrazioni la Seconda guerra mondiale con uno sguardo originale e un approccio di respiro internazionale.

Con il decisivo supporto dell’Unione Europea e il riconoscimento del Consiglio d’Europa, ha dato vita ad un itinerario di oltre 3mila chilometri che collega le principali regioni di nove Paesi europei lungo l’asse seguito dalle Forze Alleate nel 1943-1945.
Ora punta a estendersi anche nel sud Europa, passando nel nostro Paese dalla Linea Gotica fino alla Sicilia.
Liberation Route Italy vede tra i membri fondatori i Comuni di Lucca, Capannori, Borgo a Mozzano, il Museo della Pace di Sant’Anna di Stazzema, il consorzio di guide turistiche Turislucca. Ne fa parte anche l’Istituto nazionale Parri ed è presieduta da Paolo Bongini. (ANSA).




Buon compleanno Museo della deportazione e della Resistenza!!!

Domenica 10 Aprile ricorre il ventesimo anniversario dell’inaugurazione, a Figline di Prato, del Museo della Deportazione e Resistenza.

L’inaugurazione, tanto voluta da Roberto Castellani -la cui figlia, nipote e bisnipote sono presenti in sala- e da tutta l’ANED ebbe luogo il 10 Aprile del 2002 alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi di cui Aurora Castellani, Presidente della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, ha ricordato le parole “ quella di oggi […] è una giornata della memoria, ricca di emozioni. L’evento che mi ha condotto da voi, l’inaugurazione di questo Museo e Centro di documentazione sulla Deportazione e Resistenza, ricorda momenti particolarmente struggenti della nostra storia; più che mai vivi nell’anima di un uomo della mia generazione. È stata un’iniziativa illuminata dar vita, a distanza di più di mezzo secolo da quelle tragiche giornate, a questo Museo, che ne conserva il ricordo. Visitandolo, i giovani d’oggi, italiani, europei, saranno indotti a riflettere sul lungo cammino che l’Italia, e l’Europa, hanno compiuto da allora ad oggi.

Il percorso che ha portato alla nascita del Museo è iniziato 25 anni prima, quando, il 27 settembre 1987, su proposta del Presidente dell’ANED di Prato, Roberto Castellani, e di Dorval Vannini, entrambi ex deportati ad Ebensee, fu siglato un gemellaggio – precursore di altre iniziative del genere in Europa-tra i comuni di Prato ed Ebensee , un atto concreto per impegnare le due comunità in un percorso di memoria, compiuto insieme in nome della pace, della fratellanza tra i popoli, del rispetto dei diritti dell’uomo, della giustizia e della solidarietà.

Perché proprio Ebensee? Perché in quel lager in Austria, uno dei peggiori sottocampi di Mauthausen, morì un numero molto elevato di deportati pratesi, arrestati da nazisti e fascisti dopo lo sciopero generale del marzo 1944. Degli oltre 130 pratesi deportati solo 18 sono tornati.

Conoscere questa storia è segno della civiltà, della civiltà che vogliamo“, ha detto il Presidente dell’ANED di Prato, mentre la Presidente provinciale di ANPI parla di “diritto e dovere della memoria“. Su questa scia, Camilla Brunelli, Direttrice del Museo, afferma che “coltivare la memoria della deportazione e della Resistenza è un dovere civico di forte valore educativo e culturale“, ed è questo lo scopo con cui il Museo è stato fondato.

Il museo è un lavoro profetico” afferma il Presidente della provincia di Prato, e Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, aggiunge che il lavoro di questo Museo è ancora più importante ora “anche per questa città sfregiata il 23 marzo 2019 dalla manifestazione di Forza Nuova per celebrare la costituzione dei Fasci di combattimento“.

Sono passati venti anni dall’inaugurazione del museo, nel frattempo, il 26 gennaio 2007, è stata costituita una Fondazione grazie alla quale il Museo e il Centro di documentazione si sono sviluppati fino a diventare un polo regionale di notevole importanza: l’affluenza è cresciuta di anno in anno portando a Figline decine di migliaia di visitatori, soprattutto studenti, provenienti da ogni parte della Toscana ma non solo, sono stati pubblicati 13 libri, realizzati 3 film, organizzato numerosissimi corsi di formazione e viaggi della memoria, sia ad Auschiwitz (con il contributo della Regione Toscana attraverso il “Treno della Memoria“) sia a Mauthausen (insieme all’ANED). Un nuovo progetto è curare, insieme all’ANED, l’allestimento del Memoriale italiano di Auschwitz, inaugurato l’8 maggio, a Firenze, al Centro Ex3 di Gavinana, dopo lo “sfratto” da Auschwitz.

Marco Palla, Presidente del comitato scientifico, già ordinario di Storia all’università di Firenze, descrive questo Museo come “presidio di cultura, di ricerca storica“. “Anche presidio di democrazia” aggiunge Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, rete di 66 istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea – realtà unica in Italia e in Europa-, a cui il Museo si è associato a pieno titolo l’anno scorso.

La ricerca della deportazione è fondamentale“, continua Pezzino, “oltre che a quello di Prato, fanno parte della Rete il Memoriale della Shoah di Milano e il Museo al deportato di Carpi“. “In un contesto storico come quello attuale, dove dilaga la banalizzazione di quella che è stata la dittatura fascista, assistiamo ad ripresa virulenta di nazionalismi in Europa e a deriva sovranista nel nostro paese, preservare la memoria e studiare la storia è fondamentale“. Anche l’Assessora alla Cultura della Memoria della Regione Toscana, Alessandra Nardini, ricorda “il dovere di tramandare e far vivere la memoria. Non ha caso la Toscana ha nel suo stendardo il Pegaso alato, simbolo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale“.

I festeggiamenti di questo ventesimo compleanno sono iniziati alle 15.30 presso i Giardini del Piazzale Leonetto Tintori a Figline con la dedica di una panchina, dipinta dal suo pronipote Niccolò Gualtieri, a Gino Signori, pittore pratese, IMI e Giusto fra le nazioni, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita. Si sono conclusi alle 17.00 con la proiezione di un filmato sui venti anni di attività del Museo della Deportazione con il commento della Direttrice Camilla Brunelli.

Auguri al Museo! E lunga vita! Il lavoro è ancora in itinere e lo attendono nuove sfide, e il pensiero va a ciò che sta succedendo in Ucraina.




Bando per la selezione di ricercatori/trici per progetto “Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”

L’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” promuove un bando per la selezione di 8 ricercatori/trici nell’ambito del progetto del progetto “Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”, che ha ottenuto un finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.

I/le candidati/e, unitamente a una lettera contenente i dati anagrafici e le motivazioni della candidatura, dovranno presentare un CV dettagliato.
La domanda di ammissione dovrà pervenire all’Istituto nazionale “Ferruccio Parri” entro le ore 12,00 di sabato 30 aprile 2022 tramite posta elettronica all’indirizzo segreteria@insmli.it.
Nell’oggetto andrà indicato: “Candidatura Bando Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”.

Gli esiti della selezione verranno pubblicati entro venerdì 20 maggio sul sito dell’Istituto e comunicati tramite mail agli/alle interessati/e.

I criteri preferenziali di selezione saranno:
– esperienze di ricerca nell’ambito della storia del primo dopoguerra e del fascismo;
– esperienze di collaborazione con gli istituti della rete Parri;
– conoscenza degli archivi e/o della storia locale dei territori da indagare.
Per informazioni è possibile scrivere a segreteria@insmli.it inserendo nell’oggetto della mail la dicitura: “Bando Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”.

Documenti in allegato.




Lo speciale digitale Donne della Resistenza toscana della Biblioteca della Toscana P. Leopoldo

Sul sito della Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo è ora pubblicato e accessibile uno speciale digitale, nella sezione #InDigitale e con un box dedicato in homepage, riservato alle donne della Resistenza toscana.

Si tratta di una selezione di risorse digitali (video, ebook, articoli, podcast) ad accesso libero che non vuole essere esaustiva ma che riporta una documentazione significativa sull’argomento.

Ecco il link per accedervi: http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/BIBLIOTECA/documenti/DONNE%20DELLA%20RESISTENZA%20TOSCANA_def.pdf

 

donne-partigiane

 

 




Comunicato stampa su 10 febbraio BFS ISSORECO con ANPI SGT

COMUNICATO STAMPA
Il consiglio comunale di San Giuliano Terme ha dedicato la seduta dello scorso 10 febbraio al Giorno del Ricordo, iniziando con un minuto di silenzio per le vittime delle foibe e dell’esodo.
Come purtroppo sempre più spesso accade negli ultimi anni, anche l’iniziativa sangiulianese si è portata dietro degli strascichi di polemica su cui non vogliamo entrare.

In qualità di soggetti dedicati alla conservazione e alla divulgazione della memoria storica, però ci sentiamo in dovere di intervenire sulla storia di quegli eventi sperando che le nostre osservazioni possano essere stimolo per un dibattito politico approfondito.

Il Giorno del ricordo commemora «la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale» (legge 92/2004.

Foibe ed esodo sono due eventi distinti: le uccisioni legate alle foibe avvennero nell’autunno del ’43 (circa 500-700 morti) e nella primavera-estate del 1945 (circa 3.000-4.000 morti), l’esodo fu un fenomeno lungo, dai primi anni ’40 fino alla metà degli anni ’50. Non bisogna confondere l’esodo (una fuga indotta) con la deportazione (uno spostamento forzato).
Vista la complessità della vicenda, legata in particolare all’onda lunga della violenza del fascismo dal 1920 fino all’occupazione del territorio jugoslavo tra 1941 e 1943 (documentata ora da una mostra virtuale molto ben fatta: https://www.occupazioneitalianajugoslavia41-43.it/), non si possono banalizzare né tanto meno travisare i fatti.

Norma Cossetto non è il simbolo del Giorno del Ricordo, così come Anna Frank non è il simbolo del Giorno della Memoria: le vicende personali servono per capire meglio i fenomeni storici, perché li arricchiscono di dettagli e di complessità esistenziale, non devono essere usate per ridurne il significato e la portata. Il Giorno della Memoria è anche il giorno dei deportati politici e delle altre vittime dei campi di sterminio, il Giorno del Ricordo deve servire ad avvicinarsi alla tragedia bellica e al lutto delle vittime, interrogandoci anche sulle responsabilità dell’esercito di occupazione italiano nei confronti delle popolazioni jugoslave. Senza questo tassello non viene rispettata né la legge 92/2004, né il senso storico degli eventi.

Come Biblioteca Franco Serantini Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa e ANPI di San Giuliano Terme siamo disponibili ad un confronto sulla base di documenti e materiali per approfondire la storia di quel tragico periodo.

BFS ISSORECO
ANPI San Giuliano Terme




Iniziato “EDUCARE” il nuovo ciclo di presentazioni online della rete degli Istituti storici della Resistenza

Lunedì 14 Febbraio, alle 17.30, in diretta FB sulle pagine degli Istituti e sul Portale ToscanaNovecentosi è tenuta la presentazione del libro a cura di Stefano Bucciarelli “Maestri e allievi contro il fascismo, ETS 2021. L’incontro è il primo di questo ciclo del Progetto a cura dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, dedicato a “Educare” che vede collaborare in rete tutti gli Istituti della Regione. In particolare, questo primo incontro è stato curato dall’Istituto di Siena.

Hanno discusso con l’autore il Professor Paolo Pezzino, già ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Pisa e attualmente Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, e la Dottoressa Chiara Martinelli, Docente a contratto presso il dipartimento Forlilpsi  (Formazione, Lingue, Intercultura e Psicologia) dell’Università di Firenze per il “Laboratorio di gestione dati e analisi della documentazione storico-educativa”
Ha coordinato Riccardo Bardotti, ricercatore e responsabile per la didattica presso l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea.

 Il libro tratta di alcune storie esemplari di docenti delle scuole superiori di Viareggio, Lucca e Pisa, che sono riusciti nel corso del fascismo a ritagliarsi spazi di autonomia, se non di vero proprio antifascismo, nel corso del loro insegnamento liceale e universitario.

Un esempio è quello di Luigi Del Bianco (la cui figura è stata tratteggiata da Luciano Luciani), prima studente e poi insegnante al liceo classico di Lucca, il quale insieme a pochi altri compagni partecipava ad un gruppo, che oggi chiameremmo di “autocoscienza” il cui animatore era Arturo Paoli, futuro sacerdote.

Altro caso è quello del preside Ernesto Guidi (la cui vicenda è stata ricostruita da Alda Fratello), di formazione crociana, fondatore del Liceo Vallisneri di Lucca che, nonostante a casa avesse moglie e figli, era talmente convinto dei suoi ideali che fu l’unico in tutta Lucca a non giurare fedeltà alla RSI. Subito dopo il suo rifiuto fu sollevato dall’incarico e mandato in Germania per 5 mesi come “lavoratore volontario”.

Il terzo personaggio su cui in questo volume ha scritto un saggio Giuseppe Berto Corbellini Andreotti, è il noto filologo Augusto Mancini, politico repubblicano, docente dell’Università di Pisa, amico di Giovanni Gentile. Mancini diventò il presidente del CLN di Lucca, e per questo fu arrestato e passò quattro mesi in carcere.

A Viareggio si segnala la vicenda di Giuseppe Del Freo (studiata da Stefano Bucciarelli), ufficialmente fascista ma con un passato di socialista e ardito del popolo che gli aveva procurato un arresto e un processo nel dopoguerra, dal quale era uscito assolto. Fu sottoposto a provvedimento disciplinare all’inizio degli anni ’30, dal quale uscì indenne grazie al suo prestigio di insegnante e all’appoggio del Preside, fra l’altro fascistissimo, Giannarelli, nonostante i rapporti molto negativi dell’autorità di P.S.

Infine Stefano Sodi ha offerto alcuni medaglioni biografici di professori fascisti e antifascisti del Liceo Galilei di Pisa e di alcuni studenti che dopo l’8 settembre si unirono alla Resistenza e pagarono con la vita questo loro impegno.

Silvia Quintilia Angelini ricostruisce le vicende poco note della scuola elementare per i bambini ebrei espulsi dalla scuola pubblica a seguito delle leggi razziali istituita a Viareggio e attiva fino al 1943, quando con l’occupazione tedesca la maestra e gli allievi furono deportati in Germania dalla quale non fecero ritorno.

In conclusione, dopo l’attenta lettura del volume che hanno fatto i due presentatori, Chiara Martinelli e Paolo Pezzino, Stefano Bucciarelli ha convenuto che queste storie di vita, caratterizzate da una scelta prudentemente afascista che dopo l’8 settembre diventò apertamente antifascista, non possono tuttavia confermare una vulgata superficiale secondo la quale la scuola e la cultura italiana rimasero fondamentalmente impermeabili al fascismo.

E’ evidente che margini di autonomia, sia pure prudentemente dissimulati, sono testimoniati soprattutto nei licei, mentre molto poco sappiamo degli istituti tecnici e professionali, dove sembra che l’adesione alle linee guida emanate dal regime sia stata più massiccia, per non parlare delle scuole elementari dove fu imposto dal regime un testo unico di Stato.




Contest “Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle” Anno scolastico 2021/2022 per le scuole fiorentine

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISRT), nell’ambito dell’attività culturale triennale sostenuta dal Comune di Firenze e in collaborazione con MAD – Murate Art District bandisce, per l’anno scolastico 2021/2022, la seconda edizione del contest Generation Florence 2020, denominato

Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle

rivolto alle/gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Firenze,  frequentanti regolarmente le classi quarte e quinte.

ALLEGATI per partecipazione al bando sulla pagina del Contest sul sito ISRT

Bando

Art. 1 Finalità

Alla vigilia delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, l’ISRT invita le/gli studentesse/i a diventare protagoniste/i di una rinnovata narrazione sulla Resistenza quale snodo identitario della città di Firenze. Obiettivo del contest è quello di creare un percorso entro il quale le/i partecipanti possano esprimere le loro riflessioni, sensazioni o vissuto su una tematica relativa ad avvenimenti sviluppatisi in un contesto e in un tempo distante dalla loro realtà, ma che mostrano affinità con la contemporaneità da loro vissuta. In tal senso, i seminari proposti saranno volti a indirizzare una riflessione personale e collettiva sul tema perno del contest.

Il concorso intende così promuovere un avvicinamento alla storia contemporanea e, nello specifico, alla storia di Firenze nella Resistenza; ulteriore obiettivo del progetto è, dunque, la promozione della creatività e del protagonismo intellettuale e artistico delle/gli studentesse/i coinvolte/i, che saranno chiamate/i ad agire attraverso una nuova forma di interazione culturale declinata mediante forme e linguaggi per loro di uso quotidiano.

Altro obiettivo del concorso è porre in contatto le/gli studentesse/i con  realtà culturali presenti sul territorio fiorentino, che si contraddistinguono per il loro elevato profilo culturale e professionale.

Art. 2 Destinatari

È ammesso a partecipare al contest chi frequenta le classi quarte e quinte di una delle scuole secondarie di secondo grado con sede nel Comune di Firenze. La partecipazione è individuale, libera e non vincolata all’appartenenza ad un corso di studi specifico.

Art. 3 Tematica di sviluppo degli elaborati

L’opera prodotta dai partecipanti dovrà essere sviluppata all’interno del tema proposto. L’aderenza al tema è vincolante per la partecipazione al concorso:

Resistenze/esistenze:   Resistenza nella sua dimensione rinnovata e ampliata di esistenze giovani, fra scelte difficili e lotte per un mondo in cambiamento.

Art. 4 Categorie

Le/i partecipanti potranno restituire la propria visione della tematica oggetto del contest attraverso l’uso di uno dei seguenti linguaggi:

Narrativa: saggio, racconto o intervista (anche fittizia). Le/I partecipanti potranno presentare un solo elaborato di loro produzione, in formato digitale, scritto in lingua italiana e rigorosamente inedito. La lunghezza del testo non dovrà superare le 12.000 battute, note e spazi compresi, e sarà accompagnato da una Guida alla lettura di un massimo di 2.000 battute, note e spazi compresi.

Fotografia: le/i partecipanti potranno presentare un book, in formato digitale, con un minimo di 5 e un massimo di 10 fotografie di loro produzione, rigorosamente inedite, accompagnate da una Guida alla lettura di un massimo di 2.000 battute, note e spazi compresi.

Art. 5 Percorso formativo

È previsto un percorso formativo, composto di seminari e incontri online, volto a stimolare riflessioni e approfondimenti sulla tematica oggetto del presente e/o sui linguaggi espressivi indicati all’Art. 4 Categorie del presente bando.

Gli incontri saranno svolti online nel periodo compreso fra i mesi di marzo e maggio e saranno così organizzati:

  • n. 2 seminari, che verteranno su Scelte e sui Luoghi della Resistenza, a cura dell’ISRT;
  • n. 1 workshop e/o consulenza, che verterà su Tecniche narrative;
  • n. 1 workshop e/o consulenza, che verterà su Linguaggio delle immagini;
  • n. 1 incontro, che verterà su Scelte e percorsi della Creatività, a cura della direttrice del MAD – Murate Art District dott.ssa Valentina Gensini, con l’eventuale partecipazione di artiste/i in residenza presso il MAD.

Per maggiori info e dettagli su orari e temi si rimanda all’All. 4 – Percorso formativo e al sito www.istoresistenzatoscana.it.

L’ISRT rilascerà un attestato di partecipazione per gli incontri seguiti.

Le/i partecipanti sono invitati a frequentare il percorso formativo; tuttavia l’adesione al percorso non è vincolante per la partecipazione al contest.

Il numero minimo di iscritti utili per l’attivazione dei workshop è di 10 partecipanti.

Art. 6 Premiazione        

La premiazione dei primi, secondi e terzi classificati di ogni categoria avverrà presso MAD – Murate Art District in data da concordare, nel mese di ottobre 2022; qualora non fosse possibile, verrà effettuata online. Contestualmente, le opere vincitrici saranno esposte presso il MAD – Murate Art District in occasione della premiazione.

Il riconoscimento corrisposto per i primi tre classificati è di tipo culturale.

Art. 7 Premi

I premi sono così suddivisi:

1° classificata/o

Categoria Narrativa: workshop organizzato in collaborazione con La Scuola di Editoria

Categoria Fotografia: n. 1 buono iscrizione corso/workshop del valore di 100€ in collaborazione con l’Associazione culturale Deaphoto

2° classificate/i

n.1 abbonamento non nominale, di 5 ingressi, presso il cinema Spazio Alfieri

3° classificate/i:

n.1 buono spesa per l’acquisto di libri da spendere nella Libreria Claudiana o nella Libreria Florida

Art. 8 Iscrizione

L’iscrizione al contest prevede la compilazione digitale (PDF compilabile) del modulo di partecipazione (Allegato 1), nel quale andranno riportati:

  • Nominativo
  • Età
  • Scuola di appartenenza
  • Categoria scelta
  • Eventuale adesione al percorso formativo (workshop e/o seminari).

Il file andrà poi rinominato: Categoria_CognomePrimaLetteraNome_Allnumero.pdf, dove la categoria è codificata in Narrativa e Fotografia (es. Narrativa_RossiG_All1.pdf).

Verrà inoltrata una mail di conferma di avvenuta iscrizione.

L’iscrizione, gratuita, deve pervenire all’ISRT tassativamente entro il 10 marzo 2022, pena l’esclusione dal contest.

Il modulo di partecipazione al concorso e al percorso formativo dovrà essere inoltrato al seguente indirizzo e-mail: nextgenerationflorence@gmail.com.

Art. 9 Comunicazione e esperienze condivise

I/le partecipanti sono invitati/e a condividere riflessioni e fasi del processo creativo sulla pagina Facebook dell’ISRT, attraverso tag e hashtag relativi all’ISRT e al concorso stesso (@istoresistenzatoscana, #isrt, #nextgf2022, #nextgenerationflorence) e agli enti che collaborano al contest, al fine di creare una piazza virtuale nella quale poter entrare in contatto con gli altri/e partecipanti.

La condivisione di riflessioni e fasi del lavoro non è obbligatorianon è vincolante per la partecipazione al concorso e non verrà esaminata ai fini della valutazione finale.

Art. 10 Invio elaborati

Gli elaborati, corredati di modulistica predisposta (Allegato 2 e  Allegato 3 – Guida alla lettura), dovranno essere inoltrati tassativamente entro il 15 giugno 2022, pena l’esclusione dal contest, tramite invio per posta elettronica all’indirizzo nextgenerationflorence@gmail.com.

Gli allegati andranno rinominati:

Categoria_CognomePrimaLetteraNome_Allnumero.pdf

(es. Narrativa_VerdiM_All.2.pdf)

l’elaborato:

Categoria_CognomePrimaLetteraNome_Titolo 

(es. Narrativa_VerdiM_Il mio lavoro).

I file inviati che peseranno più di 25 MB, potranno essere inviati attraverso la piattaforma WeTransfer (wetransfer.com).

Verrà inoltrata una mail di conferma di avvenuta iscrizione.

Se all’atto di presentazione della modulistica il partecipante risulterà minorenne, sarà necessaria e obbligatoria anche la firma di un genitore o tutore.

Le opere partecipanti al contest non saranno restituite.

Art. 11  Collaborazioni

Il concorso è frutto della collaborazione fra l’ISRT e il MAD – Murate Art District (www.murateartdistrict.it/) e La Scuola di Editoria (lascuoladieditoria.net/) relativamente alla giuria, all’organizzazione del percorso formativo e all’elargizione dei premi;  l’Associazione culturale Deaphoto. Didattica e Progettazione fotografica (www.deaphoto.it), lo Spazio Alfieri (www.spazioalfieri.it/), la Libreria Florida (www.libreriaflorida.it/) e Libreria Claudiana (www.claudiana.it/pagina/libreria-di-firenze-1.html) relativamente all’elargizione dei premi.

Art. 12 Selezione

La giuria è composta da esperti e da rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto, con una collaborazione a titolo gratuito. La giuria dovrà individuare i vincitori assoluti di ogni sezione e i secondi e terzi classificati. Le valutazioni della giuria saranno insindacabili.

Art. 13 Pubblicazione bando e comunicazioni

La segreteria organizzativa è curata da:

Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Indirizzo:            via G. Carducci 5/37, 50121 Firenze

Telefono:           +39 3393476715

Sito:                    www.istoresistenzatoscana.it

E-mail:               nextgenerationflorence@gmail.com

Orari:                  lunedì al venerdì dalle ore 9:30 – 13:00

Il bando, le informazioni e le comunicazioni relative al concorso sono resi pubblici nel sito indicato, nella sezione Didattica.

La modulistica, la richiesta di informazioni e le comunicazioni avverranno attraverso l’indirizzo e-mail indicato.

Art. 14 Trattamento dei dati personali

Tutti i dati personali saranno trattati conformemente al Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e alla normativa italiana in materia dei dati personali e saranno utilizzati solo per quanto attiene il concorso e le attività collegate, come enunciate nel presente bando. I dati raccolti non verranno comunicati o diffusi a terzi per finalità diverse da quelle del concorso e dalle iniziative di cui all’art. 5, art.8 e art.10.

Art. 15 Accettazione bando 

La partecipazione al concorso comporta accettazione incondizionata del presente Bando. La non accettazione anche di una sola di queste clausole annulla la partecipazione al concorso.