Anche a Firenze, la proiezione del film “Pistoia 1944” prodotto da giovani appassionati alla Resistenza

Un gruppo di ragazzi pistoiesi appassionati di cinema e teatro, una volta conosciuta la storia della Resistenza nel loro territorio sono rimasti meravigliati del fatto che i partigiani avessero la loro età e sono stati travolti da un’idea un po’ folle: raccontarne la storia in un film.

Ovvero  una  storia  di  partigiani  ventenni  di  ieri  raccontata  da  cineasti  ventenni  di  oggi.

Realizzare un lungometraggio non è un’impresa facile non solo dal punto di vista finanziario.

C’è da scrivere il soggetto, la sceneggiatura, i dialoghi. Si devono trovare gli attori, si devono decidere le ambientazioni, preoccuparsi dei costumi, delle scenografie e delle attrezzature di scena (in questo caso uniformi, armi, auto e mezzi d’epoca).

Un’impresa veramente enorme soprattutto se affrontata per la prima volta.

Gli autori dopo due anni di lavoro hanno finalmente presentato il film a Pistoia lo scorso 8 settembre (…data simbolica…) ottenendo grandi consensi di critica e pubblico.

Il presidente di Ricorboli Solidale è stato qualche anno fa insegnante di Cinematografia della giovane regista Gaia Cappelli e si è proposto per diffondere anche nel territorio fiorentino il film.

Il Teatro L’Affratellamento, nella persona di Gigi Mannelli, si è dimostrato entusiasta di offrire la propria collaborazione poiché i valori veicolati da questa operazione sono molto forti in quanto dimostrano che c’è una parte sana della gioventù che guarda ed impara dal passato.  L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea visto il film, ha deciso di promuoverlo attraverso i propri canali e interverrà con  piacere all’iniziativa con l’intervento del direttore dott. Matteo Mazzoni che terrà una breve introduzione sulle scelte della Resistenza prima dell’inizio della proiezione.

Al Teatro L’Affratellamento di Firenze, Domenica 17 Novembre alle 21.

Vi aspettiamo numerosi.




Premio di laurea “Aurelio Ciacci” riservato a laureti presso l’Università di Siena con tesi magistrale

Si comunica che è stato bandito un premio di laurea riservato a laureti presso l’Università di Siena con tesi magistrale discussa nel periodo 01/09/19-01/04/20 su uno dei seguenti argomenti:

– storia del movimento dei lavoratori nel territorio senese nel dopoguerra;

– storia dell’antifascismo e della resistenza nel territorio senese.
Data di scadenza del bando
Giovedì, 2 Aprile, 2020
Maggiori informazioni al seguente link
https://www.unisi.it/albo_pretorio/bandi/studenti_borse/bando-di-concorso-l%E2%80%99attribuzione-del-premio-di-laurea-aurelio




Le carte di Alberto Nirenstein e Wanda Lattes depositate alla Fondazione di studi storici “F. Turati”

Le carte di Alberto Nirenstein e Wanda Lattes depositate alla Fondazione di studi storici “F. Turati”.

Wanda Lattes (Firenze, 24 maggio 1922 – Firenze, 2 giugno 2018), figlia di una famiglia ebraica, giornalista e scrittrice. Durante la Resistenza ha conosciuto il giornalista e scrittore di origine polacca Alberto Nirenstein con il quale si è sposata nel 1945. Dal matrimonio sono nate tre figlie: Fiamma, Susanna e Simona. Dal 1949 al 1956 ha lavorato presso la redazione del «Nuovo Corriere» sotto la direzione di Romano Bilenchi. Poi è passata al «Giornale del Mattino», dal 1975 a «La Nazione» e dal 1990 al «Corriere della Sera». È stata una delle prima donne giornaliste a Firenze e ha dato il suo contributo alla fondazione de «Il Corriere Fiorentino». Tra le sue pubblicazioni: Alberto, Fiamma, Simona, Susanna e Wanda Nirenstein, “Come le cinque dita di una mano. Storie di una famiglia di ebrei da Firenze a Gerusalemme”, Milano, Rizzoli 1998; “E Hitler ordinò: “Distruggete Firenze”. Breve storia dell’arte in guerra (1943-1948)”, Milano, Sansoni 2001.

Alberto Nirenstein (Baranów, 1916 – Fiesole, 2 settembre 2007) giornalista e scrittore polacco, nato da famiglia ebraica. Nel 1936 si è trasferito in Palestina dove ha completato gli studi presso l’Università di Gerusalemme. Durante la seconda guerra mondiale si è arruolato come ufficiale nelle Brigate ebraiche della VIII armata britannica. I suoi familiari sono stati sterminati nel campo di concentramento di Sobibor. Nel dopoguerra la sua attività si è concentrata sulla testimonianza dell’Olocausto. Nel 1950 ha fatto ritorno in Polonia alla ricerca di testimonianze, in particolare sulla Resistenza nel ghetto di Varsavia, dove è stato trattenuto fino alla morte di Stalin nel 1953. Tra le sue pubblicazioni: “Ricorda cosa ti ha fatto Amalek”, Torino, Einaudi 1958 e “È Successo Solo 50 Anni Fa: Lo Sterminio Di Sei Milioni Di Ebrei”, Firenze, La Nuova Italia 1993. Ha collaborato a «Hamishmar».




Uscito il bando del Premio “Barsane Conti” per tesi magistrali promosso da Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e ANPI Sezione Di Vittorio

Anche quest’anno la Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e ANPI Sezione Di Vittorio istituiscono un premio dell’importo di euro 1.000 (mille) lordi per promuovere studi e ricerche sulla storia del mondo del lavoro e dei suoi conflitti, del movimento operaio, contadino e sindacale, della resistenza e della partecipazione democratica tra Ottocento e Novecento.

Il premio, arrivato alla seconda Edizione, è intitolato a una figura poco conosciuta del movimento operaio fiorentino Barsene Conti. Una trecciaiola, fabbricante di cappelli di paglia, che nel maggio 1896 guidò le proteste delle lavoratrici per un salario più dignitoso e migliori condizioni di lavoro.
Vogliamo in questo modo sottolineare il ruolo della memoria per interpretare il nostro presente.
Le lavoratrici hanno svolto un ruolo centrale per la nascita del movimento operaio fiorentino, così come non va dimenticato come i lavoratori e le lavoratrici che hanno dato vita alla Camera del Lavoro di Firenze (e non solo) erano molto spesso precari, lavoratori intermittenti, senza diritti e tutele.
Possono concorrere per l’assegnazione del premio le studentesse e gli studenti laureati tra il 1° gennaio 2015 e il 31 luglio 2019 all’Università degli Studi di Firenze, con una tesi di laurea magistrale dedicata a temi di storia del mondo del lavoro e dei suoi conflitti, del movimento operaio, contadino e sindacale, della resistenza e della partecipazione democratica tra Ottocento e Novecento.
Non sarà possibile concorrere al bando con lo stesso elaborato presentato in edizioni precedenti.
Le domande di partecipazione dovranno essere inviate, in carta libera, entro il 15 gennaio 2020 alla e-mail: premiobarseneconti@gmail.com

Scarica il bando.




Tempo di scuola 2020 – Proposta didattica dell’Istituto di Grosseto per insegnanti e studenti

E’ uscita la brochure “Tempo di scuola 2020”, con le proposte formative e didattiche per insegnanti e studenti dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.

(cliccare sul quadrato “fullscreen” nell’angolo in basso a destra per la visione a tutto schermo | clicca QUI per scaricare la versione in pdf)




“Emigrazioni, immigrazioni e migrazioni interne nella storia d’Italia e nell’integrazione europea.”

Il corso è rivolto ai docenti, ma è aperto a tutti gli interessati, e rilascia un attestato riconosciuto dal MIUR.

Date e sedi:

Orario: 15.00-18.00

Totale ore: 9

Costo: 50 € (pagabile con la carta docente)

Scadenza iscrizioni: 31 ottobre

Per info e iscrizioni: isreclucca@gmail.com




Ci ha lasciato il partigiano “Fischio”, Dario Del Sordo, Presidente onorario della sezione ANPI di Empoli

Si è spento Dario Del Sordo, partigiano (nome di battaglia “Fischio”) a 15 anni, nella 23esima Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia” attiva tra Siena, Grosseto e Volterra, fu fra gli oltre 500 che partirono da Empoli per entrare nel Corpo Volontari della Libertà per combattere sulla Linea Gotica e oltre per completare la Liberazione del Paese.

Nel dopoguerra è stato per decenni un protagonista del mondo dello sport locale (Atletica Empoli) e regionale e si è impegnato con passione e generosità nell’associazionismo, a cominciare dall’Anpi, era presidente onorario della sezione empolese.




Razzismi e confini difficili: l’Alto Adriatico, l’Italia, l’Europa: corsi di formazione della Domus Mazziniana

La Domus Mazziniana– Istituto Storico Nazionale – ha organizzato nel quadro del proprio protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana un corso di formazione per docenti e studenti sul tema del confine alto-Adriatico nel Novecento. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’IIS Santoni (scuola capofila), l’IIS Da Vinci-Fascetti e il Liceo Dini di Pisa e con l’IIS Ferraris-Brunelleschi di Empoli, e si inserisce nell’ambito del percorso di formazione promosso dalla Regione Toscana e coordinato dall’ISRECG di Grosseto.

Destinatari del corso, che si articola su due province, sono gli alunni delle classi del triennio degli Istituti Secondari di II grado Ambito Toscana 18 (Pisa), gli alunni delle classi del triennio degli Istituti Secondari di II grado IIS “Ferraris-Brunelleschi” (Empoli) e i docenti toscani.

Attraverso una serie di conferenze tenute dai massimi esperti, l’obiettivo è quello di fornire una conoscenza storica documentata su un tema complesso della storia italiana ed europea del Novecento, spesso oggetto di un uso pubblico tanto diffuso quanto non necessariamente informato.

I docenti avranno modo di confrontarsi con la storia di una regione travagliata da mutamenti continui, cambi di frontiera che hanno segnato la storia di individui, così come di comunità nazionali e sociali.

Gli studenti potranno approfondire, attraverso un incontro rigoroso con fonti, documenti, testimonianze, memorie, un percorso di conoscenza storica aggiornato, che proietta la sua luce sulla comprensione delle relazioni di cittadinanza attiva europea contemporanea. Per questo a una serie di attività di formazione con esperti e enti esterni si affiancheranno attività di lavoro individuale e di gruppo volte all’applicazione di quanto acquisito.

Il corso, nell’ambito del progetto della Regione Toscana sui confini difficili, è anche propedeutico alla selezione di 6 studenti (2 per ogni Istituto coinvolto nel progetto regionale: Da Vinci-Fascetti e Santoni di Pisa, Ferraris-Brunelleschi di Empoli) che parteciperanno al viaggio-studio organizzato e finanziato dalla Regione Toscana.

Gli studenti delle due province coinvolte lavoreranno insieme a momenti di restituzione inter-istituti e istituzionali.

Sono previsti gli interventi dei seguenti relatori:

Paolo Pezzino (Pisa), (Istituto Nazionale “F. Parri”), Un confine difficile: Venezia Giulia, Istria e Dalmazia

Daniela Bernardini (Pisa e Empoli), Luigi Puccini (Pisa e Empoli), (I.T.I. “Marconi”, Pontedera), A proposito di Julka, ti racconto

Matteo Mazzoni (Pisa e Empoli), (Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Firenze), Dimenticate, obliate, usate: le “foibe” nel discorso pubblico dell’Italia repubblicana

Enrico Miletto (Pisa), (Università di Torino), Partenze e approdi: storia, dinamiche e traiettorie dell’esodo giuliano-dalmata

Raoul Pupo (Pisa e Empoli), Titolo da definire

Alessandro Cattunar (Empoli), (Associazione Quarantasettezeroquattro), Storia di una linea bianca, un confine mobile tra immagini e memorie

Marco Abram (Empoli), (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa), La Jugoslavia socialista e la regione di confine alto-adriatica: politica, cultura e identità

Silvia Dai Pra’ (Pisa e Empoli), Presentazione del volume Senza salutare nessuno (Laterza, 2019)

Marta Verginella (Pisa e Empoli), Titolo da definire

Il coordinamento scientifico è affidato al professor Pietro Finelli della Domus Mazziniana, il coordinamento organizzativo e didattico alla professoressa Orsetta Innocenti (che coordina anche le attività organizzative per Pisa a nome dell’IIS Santoni, scuola capofila), alla professoressa Maria Carmela Calfapietro e al professor Andrea Bruscino (coordinatore per la parte empolese).

Riferimenti Sofia:

Pisa (id. SOFIA 36370)

Empoli (id. SOFIA 36614)