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Ottimo il bilancio della Summer school in preparazione al Treno della Memoria 2019

Si è chiusa ieri al Santa Chiara Lab a Siena la quinta edizione della Summer school, il seminario intensivo di cinque giorni organizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, il Forum per i problemi della pace e della guerra e l’Ufficio Scolastico Regionale per fornire agli insegnanti selezionati, circa una sessantina, gli strumenti formativi e didattici per preparare gli studenti all’esperienza del viaggio sul Treno della Memoria, in programma il prossimo anno. Il corso quest’anno si intitolava ‘Razzismi di ieri e di oggi. Il buon uso della Memoria’. Nel corso delle diverse sessioni, i 60 insegnanti provenienti da tutte le zone della Toscana: dall’Elba alla Lunigiana, dal grossetano al pistoiese, da Firenze a Massa, da Pisa ad Arezzo, hanno potuto approfondire le conoscenze storiche sui fatti di oltre 70 anni fa e riflettere sui nodi del presente. Antisemitismo, razzismo, guerra totale, violenza non sono solo parole del passato ma problemi attuali con cui la scuola deve misurarsi nella sua instancabile azione di formazione dei cittadini del domani. Grazie all’impegno straordinario della Regione tutto questo è ancora possibile.




Rinnovate le cariche sociali dell’Istituto della Resistenza apuana

Si è riunita nei giorni scorsi a Pontremoli l’assemblea straordinaria dei soci dell’Istituto Storico della Resistenza Apuana e dell’Età Contemporanea di Massa Carrara che ha approvato il nuovo statuto e provveduto al rinnovo delle cariche sociali.

Fondato nella cittadina lunigianese nel 1983, l’ISRA è impegnato nella quotidiana attività a livello provinciale e nella rete regionale toscana degli Istituti Storici della Resistenza e in quella nazionale dell’Istituto Parri. Con il nuovo statuto potrà sviluppare ulteriormente la propria attività con particolare attenzione alla collaborazione con il mondo della Scuola e con quello delle Istituzioni.

Il nuovo Consiglio Direttivo eletto dall’Assemblea ha provveduto all’elezione del presidente: alla guida dell’ISRA è stato confermato Paolo Bissoli; vice presidente è stato eletto Piercarlo Albertosi mentre il nuovo direttore dell’Istituto è il dott. Massimo Michelucci. Gli altri componenti del Direttivo sono: Angelo Angella, Gabriele Gerini, Valentina Guerrini, Nino Ianni, Pierpaolo Ianni, Luca Madrignani, Roberto Oligeri, Caterina Rapetti, Matteo Ratti, Luca Tedeschi.




Gli Istituti toscani agli STATI GENERALI dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea

Venerdì 23 marzo si apriranno gli Stati Generali dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri a Milano, ai quali parteciperanno presidenti, direttori e rappresentanti degli Istituti toscani nei diversi organismi istituzionali e scientifici del Parri.

A pochi mesi dalle elezioni generali che porteranno al rinnovo della presidenza e di tutti gli organi di governo della rete, si tratta di un passaggio essenziale per riflettere sul futuro della rete degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea alla luce del complesso momento attuale e dei profondi cambiamenti della società italiana. Come poter migliorare il rapporto fra il Parri e la rete degli Istituti? Quali priorità scientifiche e culturali per il prossimo triennio? Come intervenire in modo sempre più efficace nella formazione degli insegnanti in un rapporto serrato con Ministero e mondo della scuola alla luce dei positivi risultati degli ultimi anni? Queste solo alcune delle domande con cui si dovranno confrontare i partecipanti alle assisi.

Da parte della Redazione di ToscanaNovecento l’augurio di buon lavoro a tutte e tutti i partecipanti con l’auspicio che possa essere una tappa concreta e significativa nel lungo cammino della storia della rete degli Istituti.




Iniziato a Massa il corso di aggiornamento per insegnanti sulla Costituzione e l’Italia repubblicana

Con la partecipazione di 75 iscritti è iniziato mercoledì 21 febbraio a Massa il corso di aggiornamento per insegnanti “Costituzione e storia dell’Italia repubblicana”, organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza Apuana con la collaborazione di “Archivi della Resistenza”, Museo Audiovisivo di Fosdinovo e dell’ANPI di Massa.

Il corso rientra nel più ampio programma promosso e finanziato dalla Regione Toscana e affidato alla rete regionale degli Istituti Storici della Resistenza con corsi analoghi in programma in queste settimane in tutte le province toscane.

Il primo dei tre appuntamenti del corso in terra apuana si è svolto nell’aula magna del Liceo Classico “Pellegrino Rossi”: dopo il saluto del dirigente scolastico Massimo Ceccanti, il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Apuana ha illustrato contenuti e finalità del corso, sottolineando il fatto che questo vuole essere l’inizio di un percorso di lavoro condiviso ed esperienze didattiche da svolgere nei singoli Istituti con l’obiettivo di organizzare, all’inizio del prossimo autunno, un momento provinciale di restituzione dei lavori svolti e di condivisione dei risultati.
Apprezzata la presenza della dirigente dell’Ufficio Scolastico di Massa Carrara, Donatella Buonriposi, che si è compiaciuta per l’iniziativa e per una così massiccia partecipazione di insegnanti, arrivati a Massa da tutto il territorio provinciale, comprese le aree più disagiate della Lunigiana, segno di un generale apprezzamento per i contenuti del corso e di una particolare sensibilità per il tema.

La prima lezione è stata tenuta da Emanuele Rossi, costituzionalista e prorettore della Scuola Superiore S. Anna di Pisa che ha calamitato l’attenzione dei presenti grazie ad un’articolata riflessione sui limiti posti e i programmi proposti dalla Costituzione. Se i limiti posti sono garantiti (attraverso soprattutto l’azione della Corte Costituzionale) i programmi proposti non lo sono ed è compito di tutti impegnarsi perché lo diventino.

Lo storico Massimo Michelucci (vice presidente dell’ISRA) ha successivamente tracciato un profilo dell’appassionante figura di Aladino Bibolotti, padre costituente massese, perseguitato dal regime fascista, eletto nella Costituente e poi Senatore della prima legislatura, sempre impegnato sui temi dei diritti e del lavoro.

Infine Paola Varesi e Morena Vannini (rispettivamente responsabile del Museo Cervi e responsabile della sezione didattica) hanno illustrato le esperienze realizzabili sul tema della Costituzione e della sua attualità all’interno di un luogo della memoria sia in rapporto all’accoglienza e all’allestimento che all’attività didattica.

Prossimi appuntamenti con il corso: mercoledì 28 a Carrara e mercoledì 7 marzo a Fosdinovo nel Museo Audiovisivo.




Viva la Costituzione! Le iniziative degli Istituti della Resistenza per il 70° anniversario della Carta

4-11 novembre 2017            La Costituzione degli Italiani: cittadini e lavoratori

In occasione de 70° anniversario dell’approvazione della Costituzione (22 dicembre 1947), l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto, Livorno, Lucca, Apuania, Pistoia e Siena, grazie al sostegno della Regione Toscana, propongono una settimana di iniziative che nel segno della Costituzione, carta di identità degli italiani, ci sollecitino a conoscere il passato e riflettere sul presente.

 

Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea costituente approva a larga maggioranza la Costituzione della Repubblica. Attraverso discussioni e approfonditi confronti fra visioni e progetti politici diversi, i costituenti avevano scritto un testo espressione di significative convergenze, un’esperienza esemplare nell’Europa postbellica ed un passaggio qualificato nella storia del costituzionalismo novecentesco.
Dopo la dittatura fascista e la guerra, la suprema Carta restituiva valore al lavoro e alla persona umana, disegnava un sistema compiuto di diritti e di doveri per gli individui e la società su cui fondare il nuovo senso di appartenenza collettiva degli italiani. Una Costituzione “programmatica” per un Paese che non sempre ne avrebbe seguito gli indirizzi all’interno dei processi di profonde trasformazioni politiche, culturali sociali ed economiche dei decenni successivi. Spesso celebrata, ma di fatto obliata. Eppure sempre presente come riferimento insostituibile per la difesa dei valori nati dalla Resistenza e dall’avvento della democrazia. Riflettere sulla Costituzione significa approfondirne il rapporto dialettico con la storia repubblicana e con la complessità del tempo presente, con le vite concrete degli italiani, cittadini e lavoratori.

 

Qui sotto i link ai programmi degli Istituti:

4-11 novembre – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Lucca:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/temi-e-valori-della-carta-costituzionale-per-una-concreta-attuazione-del-principio-di-uguaglianza/

7-9 novembre – ISGREC Grosseto:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isgrec-grosseto-italia-repubblicana-diritti-di-cittadinanza-e-diritti-sociali/

7 novembre – ISTORECO Livorno:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/istoreco-livorno-diritto-alla-salute-e-costituzione-la-salute-a-tutti-i-costi-incontro-pubblico-di-riflessione-sullart-32-della-costituzione/

8 novembre – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/proiezione-e-discussione-del-film-viva-litalia-istituto-storico-della-resistenza-e-delleta-contemporanea-di-pistoia/

9 novembre – ISRT a Firenze:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isrt-cittadinanza-e-integrazione-dalla-costituzione-allo-ius-soli/

10 novembre – ISRT a Empoli:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isrt-empoli-cittadinanza-genere-femminile/

10 novembre – ISRT a San Casciano:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/isrt-san-casciano-dignita-e-diritti-le-donne-nellitalia-repubblicana/

10 novembre – Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contemporanea:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/20901/

10-11 novembre – Istituto Storico della Resistenza apuano:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/istituto-storico-della-resistenza-apuana-aladino-bibolotti-padre-costituente-in-cammino-verso-la-costituzione-1948-2018-edgardo-lami-starnuti-sindaco-di-carrara-e-deputato-allassemblea-costi/

 

 




Pieno sostegno alla Lettera di insegnanti toscani a Lotito e ai Presidente delle Squadre di Serie A

ToscanaNovecento e gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea presenti in Toscana appoggiano e condividono spirito e finalità della letetra inviata da vari insegnanti toscani al Presidente Lotito e ai presidenti delle Squadre di calcio di Serie A ritenendo fondamentale un’azione capillare e continuativa di formazione delle nuove generazioni.

Proprio la rete degli Istituti, grazie alla Regione Toscana, con le sue consolidate politiche della memoria, e alla stretta collaborazione con il mondo della scuola, presidio insostituibile nella formazione di una cittadinanza consapevole e democratica, ha svolto e può svolgere sempre più un ruolo importante, ma che necessita di costanti miglioramenti e sostegni.

Invitiamo tutti quindi a sottoscrivere questa lettera e a diffonderla fra i propri contatti.

Di seguito il testo della lettera:

Egregio Presidente Lotito e Presidenti delle squadre di serie A,Siamo docenti delle scuole toscane che partecipano da tempo alla formazione legata alle politiche della Memoria in Italia. Stiamo assistendo con preoccupazione al dibattito innescato dall’immagine di Anna Frank strumentalizzata per tornare a diffondere pericolosi messaggi di antisemitismo nella società.  Siamo professionisti della formazione che decidono di scriverVi consapevoli del fatto che i giovani ultras delle curve degli stadi possono essere anche le stesse studentesse e studenti che siedono nei banchi delle nostre classi. Per questo motivo pensiamo di poter partecipare  al dibattito in corso offrendo il nostro contributo professionale:  partecipiamo da anni al Treno della Memoria della Toscana e sappiamo che ogni viaggio ha avuto successo soltanto quando è stato preceduto dalla formazione e dalla didattica a scuola.

Per questo non è sufficiente limitarsi ad immaginare viaggi ad Auschwitz o fiori alle sinagoghe, ancor meno cambiare il colore della maglia fatta indossare da Anna Frank.

La legge che ha istituito il Giorno della Memoria chiama in causa con forza le scuole e noi, da docenti, abbiamo sempre risposto con l’impegno diretto e con il lavoro con gli studenti ottenendo crescita interiore, riflessione e conoscenza storica. Crediamo che le scuole ed i docenti che vi  lavorano e che si formano da decenni  sulle tematiche legate alla storia ed alla memoria dei fatti del Novecento siano gli interlocutori necessari, perché quanto si sta dibattendo si trasformi in costruzione di cittadinanza inclusiva e che i buoni propositi non restino lettera morta. Per questo vi suggeriamo di non replicare iniziative a sé stanti, ma di dare sostegno in maniera concreta a quanto le scuole hanno fatto e stanno facendo per incidere a livello profondamente formativo rispetto a queste tematiche fondamentali per la crescita dei giovani che passano anche dagli stadi. Egregi Presidenti siamo pronti a incontrarvi ed a collaborare.

Maria Pia Suma, Caterina Marini, Franca Donnini, Alessandro Guidotti, Nicola Pagliuca, Enrica Canaccini, Elena Rossotto, Beatrice Masi, Daniele Mangini, Serena Conti, Corrado Nesi, Chiara Bontempi, Silvia Pagnin, Odetta Barani, Lorella Niccolini, Lucia Parri, Lara Pieri, Sandra Troilo, Silvia Cosimi, Maria Rosa Ricciarini, Graziella Poli, Laura Bardelli, Paola Martini, Maria Chiara Gentili, Maria Pisana, Antonio Venneri, Giusy Gesualdi, Mariassunta Pirillo, Andrea Monastero




“Don Lorenzo Milani e la Costituzione” Su iniziativa dell’ISRA, gli studenti si confrontano con l’opera del priore di Barbiana

“Don Lorenzo Milani e la Costituzione” è il titolo del convegno in programma venerdì 27 ottobre a partire dalle 9,45 nel Cinema Teatro Manzoni di Pontremoli e organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza Apuana nell’ambito delle iniziative regionale per la Settimana della Costituzione promossa dalla Regione Toscana con la Rete degli Istituti Storici della Resistenza e dell’età  Contemporanea toscani.

L’appuntamento è solo una delle tappe che vedono impegnati gli studenti di alcune classi degli Istituti Scolastici cittadini Belmesseri e Malaspina e che al Manzoni si confronteranno con Emanuele Rossi (costituzionalista e prorettore della Scuola Superiore S. Anna di Pisa), con Mario Lancisi (giornalista e scrittore che ha dedicato molti studi al priore di Barbiana) e con Davide Filippelli (Fondazione Don Lorenzo Milani).

Sono infatti un centinaio gli studenti che stanno lavorando da alcune settimane sulla figura e l’opera di donMilani: un percorso iniziato partecipando ad una impegnativa lezione tenuta da Emanuele Rossi nei due Istituti e che proseguirà  nel corso dell’anno per approfondire singoli aspetti o partecipare ad iniziative, il tutto legato dai due anniversari: i 50 anni dalla morte di don Milani e i 70 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione.

Inoltre, sempre all’interno di questo percorso, l’ISRA ha favorito la proiezione in due serate del documentario Barbiana 65, presentato nel corso dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia e che propone le interviste inedite (e le uniche mai filmate) al priore di Barbiana; il documentario sarà  proiettato al Cinema Manzoni di Pontremoli mercoledì 25 e giovedì 26 ottobre, la mattina per gli studenti delle scuole e la sera per tutto il pubblico.

Intanto l’11 ottobre sono state le classi 3a cat, 3a afm/sia, 3a tur e 5a sia dell’Istituto d’Istruzione Superiore Belmesseri a recarsi a Barbiana il giorno 11 ottobre 2017, accompagnate dalle insegnanti Bertocchi, Felini, Garofalo e Pelliccia. L’incontro e la lunga chiacchierata con  Piero Cantini, uno dei ragazzi di don Milani è stato molto significativo: con le sue semplici parole è riuscito a trasmettere a tutti la grandezza e la forza del priore: per i ragazzi vedere un uomo che dopo cinquant’anni ancora si commuove a raccontare episodi lontani nel tempo è stata una lezione di vita, come avrebbe voluto e insegnato don Milani. Lasciato il pullman, per raggiungere Barbiana il folto gruppo ha percorso il sentiero della Costituzione organizzato lungo la  vecchia strada che sale al piccolo nucleo con la chiesa, la canonica, la scuola, il cimitero; studenti e insegnanti hanno potuto leggere pannelli illustrativi deglia articoli della Costituzione, tanto cara a don Lorenzo. È stata per tutti una esperienza emozionante e formativa.




Ciao Laura, comandante partigiana. E grazie!

ToscanaNovecento si unisce all’Istituto della Resistenza apuana e alla sezione di Pontremoli dell’ANPI nel ricordare Laura Seghettini nel giorno della sua scomparsa.

Laura Seghettini, Comandante Partigiana, Vice Commissario della XII Brigata Garibaldi di Parma. A lei nel 2006 il Presidente della Repubblica aveva conferito il titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana nel corso di una cerimonia al Quirinale.

Per tutta la vita Laura ha lottato, senza mai tirarsi indietro, senza alcun calcolo di opportunità , anteponendo sempre il bene altrui al proprio. Maestra, ha educato generazioni di giovani tra i banchi di scuola, ed ha insegnato a tutti noi nella società  quanto siano preziosi i principi di pace e giustizia e quanto sia necessario difendere, ogni giorno, gli ideali di libertà  e di uguaglianza.

Cresciuta in una famiglia antifascista – socialista e comunista – ascoltava e partecipava agli accesi dibattiti nella casa patriarcale in quel rione di S. Cristina al quale è rimasta legata per tutta la vita e nel quale la comunità  locale e tanti amici arrivati anche da lontano si ritroveranno domani martedì 11 luglio per l’ultimo saluto. Là si svilupparono gli embrioni di quei saldi principi che l’avrebbero portata, pochi anni dopo – al ritorno dalla Libia dove aveva seguito lo zio emigrato per cercare quel lavoro che il fascismo gli aveva negato – a schierarsi contro il regime che, anche e soprattutto a Pontremoli, faceva sentire tutto il peso dell’oppressione della dittatura.

Attiva nella propaganda clandestina e senza timore di esprimere liberamente e apertamente le proprie idee antifasciste, le venne somministrato l’olio di ricino e rimase sotto la sorveglianza delle camicie nere locali. Dopo l’8 settembre e con l’organizzarsi delle prime formazioni iniziò a sostenere la Resistenza occupandosi di consegnare rifornimenti di viveri e vestiario ai giovani renitenti saliti sulle montagne pontremolesi. Venne arrestata e incarcerata due volte: un’esperienza che le fece promettere a se stessa che non si sarebbe ripetuta. Così quando seppe del terzo ordine di arresto, questa volta emesso dal comando tedesco, prese la strada dei monti: era la primavera del 1944. La formazione che la accolse era quella del battaglione Guido Picelli, nelle montagne sopra Cervara nella quale militavano molti suoi coetanei. Arrivò e  nei giorni successivi si verificò l’uccisione da parte dei fascisti della X Mas del comandante Fermo Ognibene ; il nuovo comandante era Dante Castellucci, “Facio” che tuttavia di lì a poche settimane sarebbe morto in circostanze mai del tutto chiarite, fucilato da un manipolo di partigiani.

Era il 22 luglio: pochi giorni dopo Laura con un gruppo di fedelissimi di Facio passò alla Zona Operativa Ligure per continuare la lotta armata nel parmense, nei ranghi della XII Brigata Garibaldi della quale arrivò a ricoprire addirittura il ruolo di Vice Commissario e il 6 maggio 1945 ebbe l’onore  – unica tra le donne partigiane presenti alla manifestazione – di sfilare alla testa del corteo per festeggiare la Liberazione e la fine della guerra.
Per molti anni continuò a chiedere invano che fosse fatta piena luce sull’uccisione di Dante Castellucci e gli fosse resa giustizia. Alla fine si dedicò all’insegnamento e all’educazione di grandi e piccoli: in tanti salivamo le scale della casa in Santa Cristina per ascoltare i suoi racconti e per riflettere con lei.
Sempre attenta, curiosa e partecipe, scelse di raccontare la storia del suo impegno nella Resistenza solo molti anni dopo; il suo libro Al vento del nord. Una donna nella lotta di Liberazione (Carocci, Roma 2006) è una straordinaria testimonianza che si propone come guida per tutti coloro che credono che uguaglianza, libertà  e pace siano valori per i quali vale ancora la pena di spendersi in prima persona.