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UN’ALTRA STORIA – Il progetto 2020 di ISRT sostenuto dalla Fondazione C. Marchi

[In allegato è possibile consultare il programma del corso di formazione]

Di seguito la scheda del progetto:

 

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La presentazione di “Paesaggi della memoria. Resistenze e luoghi dell’antifascismo in Italia” a Marina di Massa

In occasione della presentazione del progetto di Memoriale di Niccioletta, nella biblioteca comunale di Massa Marittima venerdì 22 Novembre si è tenuta la presentazione di Paesaggi della memoria. Resistenze e luoghi dell’antifascismo in Italia, pubblicato nel 2018 da ETS di Pisa,  a cura di Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

Paesaggi della memoria è il titolo di una volume corredato da un documentario su DVD, realizzato da Archivi della Resistenza di Fosdinovo, che illustra la costituzione di una rete di musei e luoghi di memoria dell’antifascismo, della deportazione, della seconda guerra mondiale, della Resistenza in Italia.

La rete si è costituita ufficialmente alla Casa della Memoria di Milano il 29 Settembre del 2016 ed è cresciuta nel tempo: dai 15 iniziali unisce oggi 28 fra memoriali e musei.

Dapprima il Prof. Pezzino ha proiettato il DVD, della durata di circa 40 minuti, che unisce interviste a studiosi a video ritratti dei 15 musei iniziali della rete. Il DVD è il prodotto di due anni passati da Archivi della Resistenza a fare riprese in giro per l’Italia centrosettentrionale, con scoperte sorprendenti di luoghi poco conosciuti, ma tutti attivi nel costituire, ognuno nella sua unicità, un tessuto di storia e memoria sulle vicende fondative della nostra democrazia. Il DVD, sotto la regia di Andrea Castagna e Alessio Giannanti, restituisce con alta intensità emotiva la realtà e il paesaggio di questi luoghi di memoria, come suggerisce la frase iniziale di Italo Calvino: “la Resistenza rappresentò la fusione fra paesaggio e persone”.

Nel suo intervento Paolo Pezzino ha illustrato il suo saggio introduttivo al volume e le finalità della rete, partendo innanzitutto dalla declinazione al plurale  della Resistenza: partigiani ai monti e nelle città, il coraggio delle donne nell’aiutare i militari sbandati dopo l’8  settembre e nella “manutenzione della vita” (Anna Bravo), la resistenza degli IMI nei campi di prigionia nazisti, la deportazione degli antifascisti e della popolazione civile, la persecuzione degli ebrei, le stragi di intere comunità.

Di tutto ciò parlano i tanti musei sparsi sul territorio nazionale. Pezzino ha rilevato la mancanza in Italia di un museo nazionale della Resistenza che in parte è la conseguenza del carattere localistico dell’attività resistenziale, e in parte la conseguenza della battaglia politica che sulla memoria della Resistenza si è combattuta, e si combatte tuttora, nell’Italia repubblicana.

Tuttavia la ricchezza e l’articolazione locale dei luoghi di memoria fanno sì che, riuniti in una rete, fondano il loro specifico racconto in una narrazione complessiva che restituisce il valore nazionale delle Resistenze.

Riferendosi poi alla difficile situazione culturale, sociale e politica attuale, Pezzino ha sostenuto che ognuno di questi luoghi è un avamposto di democrazia, da difendere e sviluppare, anche in presenza di un taglio generalizzato dei finanziamenti, con un impegno attivo e volontario di tutti coloro che si riconoscono nei valori della nostra Costituzione.




Premio di laurea “Aurelio Ciacci” riservato a laureti presso l’Università di Siena con tesi magistrale

Si comunica che è stato bandito un premio di laurea riservato a laureti presso l’Università di Siena con tesi magistrale discussa nel periodo 01/09/19-01/04/20 su uno dei seguenti argomenti:

– storia del movimento dei lavoratori nel territorio senese nel dopoguerra;

– storia dell’antifascismo e della resistenza nel territorio senese.
Data di scadenza del bando
Giovedì, 2 Aprile, 2020
Maggiori informazioni al seguente link
https://www.unisi.it/albo_pretorio/bandi/studenti_borse/bando-di-concorso-l%E2%80%99attribuzione-del-premio-di-laurea-aurelio




Le carte di Alberto Nirenstein e Wanda Lattes depositate alla Fondazione di studi storici “F. Turati”

Le carte di Alberto Nirenstein e Wanda Lattes depositate alla Fondazione di studi storici “F. Turati”.

Wanda Lattes (Firenze, 24 maggio 1922 – Firenze, 2 giugno 2018), figlia di una famiglia ebraica, giornalista e scrittrice. Durante la Resistenza ha conosciuto il giornalista e scrittore di origine polacca Alberto Nirenstein con il quale si è sposata nel 1945. Dal matrimonio sono nate tre figlie: Fiamma, Susanna e Simona. Dal 1949 al 1956 ha lavorato presso la redazione del «Nuovo Corriere» sotto la direzione di Romano Bilenchi. Poi è passata al «Giornale del Mattino», dal 1975 a «La Nazione» e dal 1990 al «Corriere della Sera». È stata una delle prima donne giornaliste a Firenze e ha dato il suo contributo alla fondazione de «Il Corriere Fiorentino». Tra le sue pubblicazioni: Alberto, Fiamma, Simona, Susanna e Wanda Nirenstein, “Come le cinque dita di una mano. Storie di una famiglia di ebrei da Firenze a Gerusalemme”, Milano, Rizzoli 1998; “E Hitler ordinò: “Distruggete Firenze”. Breve storia dell’arte in guerra (1943-1948)”, Milano, Sansoni 2001.

Alberto Nirenstein (Baranów, 1916 – Fiesole, 2 settembre 2007) giornalista e scrittore polacco, nato da famiglia ebraica. Nel 1936 si è trasferito in Palestina dove ha completato gli studi presso l’Università di Gerusalemme. Durante la seconda guerra mondiale si è arruolato come ufficiale nelle Brigate ebraiche della VIII armata britannica. I suoi familiari sono stati sterminati nel campo di concentramento di Sobibor. Nel dopoguerra la sua attività si è concentrata sulla testimonianza dell’Olocausto. Nel 1950 ha fatto ritorno in Polonia alla ricerca di testimonianze, in particolare sulla Resistenza nel ghetto di Varsavia, dove è stato trattenuto fino alla morte di Stalin nel 1953. Tra le sue pubblicazioni: “Ricorda cosa ti ha fatto Amalek”, Torino, Einaudi 1958 e “È Successo Solo 50 Anni Fa: Lo Sterminio Di Sei Milioni Di Ebrei”, Firenze, La Nuova Italia 1993. Ha collaborato a «Hamishmar».




Uscito il bando del Premio “Barsane Conti” per tesi magistrali promosso da Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e ANPI Sezione Di Vittorio

Anche quest’anno la Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e ANPI Sezione Di Vittorio istituiscono un premio dell’importo di euro 1.000 (mille) lordi per promuovere studi e ricerche sulla storia del mondo del lavoro e dei suoi conflitti, del movimento operaio, contadino e sindacale, della resistenza e della partecipazione democratica tra Ottocento e Novecento.

Il premio, arrivato alla seconda Edizione, è intitolato a una figura poco conosciuta del movimento operaio fiorentino Barsene Conti. Una trecciaiola, fabbricante di cappelli di paglia, che nel maggio 1896 guidò le proteste delle lavoratrici per un salario più dignitoso e migliori condizioni di lavoro.
Vogliamo in questo modo sottolineare il ruolo della memoria per interpretare il nostro presente.
Le lavoratrici hanno svolto un ruolo centrale per la nascita del movimento operaio fiorentino, così come non va dimenticato come i lavoratori e le lavoratrici che hanno dato vita alla Camera del Lavoro di Firenze (e non solo) erano molto spesso precari, lavoratori intermittenti, senza diritti e tutele.
Possono concorrere per l’assegnazione del premio le studentesse e gli studenti laureati tra il 1° gennaio 2015 e il 31 luglio 2019 all’Università degli Studi di Firenze, con una tesi di laurea magistrale dedicata a temi di storia del mondo del lavoro e dei suoi conflitti, del movimento operaio, contadino e sindacale, della resistenza e della partecipazione democratica tra Ottocento e Novecento.
Non sarà possibile concorrere al bando con lo stesso elaborato presentato in edizioni precedenti.
Le domande di partecipazione dovranno essere inviate, in carta libera, entro il 15 gennaio 2020 alla e-mail: premiobarseneconti@gmail.com

Scarica il bando.




Tempo di scuola 2020 – Proposta didattica dell’Istituto di Grosseto per insegnanti e studenti

E’ uscita la brochure “Tempo di scuola 2020”, con le proposte formative e didattiche per insegnanti e studenti dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.

(cliccare sul quadrato “fullscreen” nell’angolo in basso a destra per la visione a tutto schermo | clicca QUI per scaricare la versione in pdf)




“Emigrazioni, immigrazioni e migrazioni interne nella storia d’Italia e nell’integrazione europea.”

Sono aperte le iscrizioni per il corso di formazione organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca: “Emigrazioni, immigrazioni e migrazioni interne nella storia d’Italia e dell’integrazione europea“. Alla luce dell’importanza assunta negli ultimi anni dal fenomeno migratorio, il corso propone un approccio storico al problema, che permetta di contestualizzare le migrazioni odierne e il loro impatto sull’opinione pubblica.

Il corso è rivolto ai docenti, ma è aperto a tutti gli interessati, e rilascia un attestato riconosciuto dal MIUR.

Date e sedi:

4 ottobre 2019 – Cred, via S. Andrea 33, Lucca: “Emigrazione e migrazioni interne in Italia dall’Unità ad oggi”, con Stefano Gallo (ISMed-CNR-Napoli)

12 novembre 2019 – Casa della memoria e della pace, castello porta San Donato, Mura urbane, Lucca: “L’immigrazione straniera in Italia, dal 1945 ad oggi“, con Michele Colucci (ISMed-CNR-Napoli)

19 novembre – Casa della memoria e della pace, castello porta San Donato, Mura urbane, Lucca: “La nascita dell’Europa di Schengen dagli anni ’80 ad oggi“, con Simone Paoli (Università di Pisa)

Orario: 15.00-18.00

Totale ore: 9

Costo: 50 € (pagabile con la carta docente)

Scadenza iscrizioni: 31 ottobre

Per info e iscrizioni: isreclucca@gmail.com




Ci ha lasciato il partigiano “Fischio”, Dario Del Sordo, Presidente onorario della sezione ANPI di Empoli

Si è spento Dario Del Sordo, partigiano (nome di battaglia “Fischio”) a 15 anni, nella 23esima Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia” attiva tra Siena, Grosseto e Volterra, fu fra gli oltre 500 che partirono da Empoli per entrare nel Corpo Volontari della Libertà per combattere sulla Linea Gotica e oltre per completare la Liberazione del Paese.

Nel dopoguerra è stato per decenni un protagonista del mondo dello sport locale (Atletica Empoli) e regionale e si è impegnato con passione e generosità nell’associazionismo, a cominciare dall’Anpi, era presidente onorario della sezione empolese.